Macro e microrganismi utili, sostanze naturali (o botanicals), semiochimici: gli agenti di biocontrollo sono il comparto che cresce maggiormente nell’ambito dei mezzi tecnici per la difesa delle colture. E anche la vite non si sottrae a questa tendenza.
La risorsa più preziosa
Insieme queste categorie di prodotti rappresentano la risorsa che può rilevarsi più efficace per raggiungere gli obiettivi di riduzione degli agrofarmaci fissato dal Green Deal. L’agricoltura italiana ed europea stanno infatti affrontando un difficile percorso di cambiamento che le renderà molto diverse da quelle che siamo abituati a conoscere oggi.
Il tramonto delle strategie di difesa tradizionali è stata decretata con la pubblicazione da parte della Commissione europea della strategia “Farm to Fork”, un piano decennale che deve guidare la transizione verso il sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente previsto dal Green Deal.
La viticoltura è il settore più esposto
La viticoltura è forse il settore agricolo più esposto a questa crescente domanda di sostenibilità. Un’esigenza che è considerata un presupposto nei mercati più sensibili.
La strada per coniugare reddito e tutela dell’ambiente passa dalla conoscenza. I produttori di mezzi tecnici stanno intensificando i loro investimenti in ricerca e sviluppo per sostenere i viticoltori con una gamma sempre più ricca di agenti di biocontrollo. Una breve rassegna delle soluzioni più efficaci, tratta dallo speciale che abbiamo pubblicato sul numero 2/2023 di VVQ è disponibile ai link qui sotto.
- Blexia, il nuovo concept di Ascenza
- BASF per i viticoltori
- Un trittico da Bayer
- Viticoltura sostenibile? La risposta di Biogard
- La gamma Biologicals di Corteva
- Kitogreen Direct: nuovo chitosano di origine fungina
- Le soluzioni della linea vite Gowan
- Manica, una strategia di biocontrollo efficace fino alla raccolta
- L’apripista dei Botanicals
- Sumitomo e il vigneto biorazionale
- Syngenta Biologicals, scienza e natura
- UPL e il biocontrollo della vite