Export per ora positivo, ma i problemi arrivano adesso

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Ernesto Abbona, presidente Uiv
Ernesto Abbona (Uiv): «L’inizio d’anno a gonfie vele per il nostro export non bastano a compensare il calo del mercato interno per la chiusura di bar e ristoranti». Uiv prevede comunque un volume di export totale che a fine campagna potrebbe sfondare il tetto dei 43 milioni di ettolitri

Nel primo trimestre del 2020 l'export italiano di vino è progredito sia in volume (+6%, a 5,1 milioni di ettolitri), sia in valore (+5%, a 1,5 miliardi di euro).

Effetto tariffe Usa

Lo rende noto L’Unione italiana vini (Uiv), affermando che si tratta di una performance che, pur positiva, deve essere inquadrata in un contesto di forte fibrillazione, caratterizzato da eventi come il covid 19 e circostanze come le tariffe americane che hanno inciso e incideranno in maniera molto forte sulla regolarità delle spedizioni nazionali.

Limature in vista

«Per uiv – afferma il presidente Ernesto Abbona - è necessario riflettere sul fatto che gli effetti del covid 19 sono destinati ancora a propagarsi e che le performance positive di inizio anno probabilmente avranno qualche limatura nel prosieguo del 2020».

Le sofferenze dell’Horeca

«Questo rallentamento si innesta su una situazione interna che deve smaltire gli effetti di tre mesi di lockdown, con l'horeca avviato su una lunga e problematica strada di convalescenza; andando avanti di questo passo, senza peggioramenti ulteriori, al 31 luglio per Uiv si potrebbe arrivare a chiudere la campagna dell'export con un saldo di 43 milioni di ettolitri, 5 in più del 2019».

Export per ora positivo, ma i problemi arrivano adesso - Ultima modifica: 2020-06-15T02:09:14+02:00 da Lorenzo Tosi

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