Non è trainato. Non è telecomandato. Al suo interno non è nascosto un nano come nel droide R2-D2 (o C1-P8 per i nostalgici della versione italiana del 1978) di Star Wars. Niente di tutto questo: il robot del progetto RoVitis, nato dalle idee del viticoltore Inventore Giorgio Pantano, avviato verso la produzione in serie grazie ad un gruppo operativo della misura 16 del Veneto a cui partecipa il CREA di Conegliano, si muove in maniera autonoma, autoapprende e punta a migliorare la sostenibilità e la competitività delle aziende viticole di media- piccola dimensione.
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La prova in campo del robot con visualizzazione 3D del percorso
È una delle innovazioni più futuribili dell’edizione numero 5 di Nova agricoltura in vigneto. Il 6 giugno alle ore 9 lo si potrà vedere all’opera nella prima dimostrazione dinamica programmata tra i filari dell’azienda sperimentale “Calle di Busco” del Crea a Spresiano (Tv), dove Nova va in scena per la seconda volta dopo il successo di tre anni fa.
Vieni a verificare l’autonomia
I visitatori, oltre alle consuete dimostrazioni dinamiche delle più evolute attrezzature per la pulizia e lavorazione dell’interfila, le irroratrici a recupero prodotto, quelle a bassa deriva, le macchine per il pirodiserbo o per l’ozonoterapia (rimani sintonizzato su questa pagina per i prossimi approfondimenti), potranno quest’anno verificare in vigneto la sicurezza e performance della guida automatica del robot di RoVitis, la sicurezza e corretta interazione fra i robot e le centraline meteo poste in campo, al fine di valutare la capacità del sistema di gestire in autonomia i trattamenti fitosanitari.
Telecamere 3D puntate sulla chioma
Equipaggiato con sensori evoluti, tra cui un sistema di telecamere messe a punto da Cet-Electronics in grado di fargli stimare la chioma da trattare in 3D, collegato ad un DSS (sistema di supporto delle decisioni), per ora Rovitis si focalizza sulle operazioni di difesa per garantire anche alle piccole e medie aziende, a costi accessibili, vantaggi economici (l’uso di macchine autonome abbatte i costi della manodopera, che può essere impiegata in attività meno ripetitive); ambientali (l’uso di sensori, DSS e modelli previsionali abbatte le quantità di input impiegati) e Sociali (l’impiego di robot invece di trattori e irroratrici minimizza i rischi di infortunio per due delle attività più impegnative del comparto primario).
Cingoli o “zampe”?
Rispetto agli altri (pochi) prototipi ed esperienze di viticoltura 5.0 che si stanno sperimentando in Italia , Rovitis presenta vantaggi come Il sistema Slam (Simultaneous Localization and Mapping) per il movimento autonomo su cingoli, che permette al robot, in una prima ispezione di un ambiente sconosciuto, di costruirsi autonomamente una mappa e di apprendere il percorso da fare, guidato dal Lidar.
Completamente diverso il sistema di locomozione del progetto che invece l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza sta sviluppando nell’ambito del progetto PrinBot: 4 arti che consentono al robot di avanzare anche nei vigneti a forte pendenza e un braccio allestito per interventi autonomi di potatura invernale. Un’innovazione di cui si parlerà a Spresiano, ma che non si potrà ancora vedere all’opera perché ancora in fase di “deep learning”.
App e DSS
E poi ancora tanta digitalizzazione, con il progetto PVSensing in sperimentazione proprio tra i filari dell’azienda, i laboratori sui DSS di Horta, la viticoltura bio e l’esigenza di coltivare l’invisibile di Agronominvigna e l’app 4Grapes per gestire stato fitosanitario, nutrizionale e fenologico della vite direttamente da smartphone.
Le aziende partner
- Agriges
- Agronominvigna
- Argo tractors
- Arrizza
- Arysta
- Atlas
- Bertoni
- Biolchim
- Campadelli
- Campagnola
- Caussade semences
- Cima
- Diachem-Chimiberg
- Drigo
- Europiave
- Fomet
- Fcp Cerea
- Gobbi
- Gowan
- Gr Gamberini
- Haifa
- Horta
- Ideal
- ItalPollina
- Maisadour
- Martignani
- Maschio Gaspardo
- Mingozzi Officine
- Padana sementi
- Perleuve
- Scam
- Syngenta
- Trelleborg
- VCR
- Zephyr
Back to the future tra i filari di Spresiano
Nova in vigneto torna il 6 giugno sui terreni ghiaiosi dell’azienda sperimentale “Calle di Busco” a Spresiano (Tv) per accendere i fari sulla viticoltura 4.0 e 5.0. A robot e sensoristica avanzata saranno infatti dedicati i focus più originali di un evento giunto alla quinta edizione e che Edagricole organizza assieme al Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria - Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia – proprio all’esordio dell’atteso progetto di ricerca Agridigit.
L’azienda che ha ospitato anche l’edizione 2016 dell’evento si presenta rinnovata, con numerosi nuovi impianti a spalliera dedicati, manco a dirlo, soprattutto a Glera. E con parcelle dedicate a nuove attività sperimentali come i progetti Rovitis e PvSensing, cofinanziati dalla Regione Veneto attraverso la misura 16 (cooperazione per l’innovazione) che saranno oggetto di approfondimenti durante la giornata.
Trattamenti sostenibili, con attrezzature per la limitazione della deriva e degli inquinamenti puntiformi. Lavorazione dell’interceppo e gestione dell’inerbimento sulla fila. Fertilizzazione e irrigazione di precisione, Difesa sostenibile con agenti di biocontrollo e biostimolanti. Ma anche pirodiserbo e ozonoterapia: sono i temi su cui si svilupperanno le dimostrazioni dinamiche delle macchine più innovative per la gestione sostenibile del vigneto nei cantieri organizzati in collaborazione con le aziende supporters di Nova.
E per il convegno del pomeriggio abbiamo allestito due diversi momenti: un talk show con il presidente Luca Zaia sull’evoluzione sostenibile dei vitigni resistenti e sulla gestione del potenziale produttivo delle grandi denominazioni venete. E un convegno sull’evoluzione della precisione nella difesa, nell’irrigazione, nei biostimolanti e nella gestione della vegetazione.
Il programma: Nova agricoltura in vigneto a Spresiano 6 giugno
9.00 Dimostrazioni dinamiche delle macchine più innovative
- Cantieri di lavorazione: suolo, difesa sostenibile, lavorazione chioma, irrorazioni smart e a recupero prodotto (visite guidate a cura di: Lorenzo Tosi, Alessandra Biondi Bartolini, Cristiano Baldoin)
- Laboratori in campo: Robotica Rovitis; Sensoristica Pv sensing; Monitoraggio in remoto: 4grapes Perleuve; Sistemi di supporto alle decisioni DSS vite.net Horta; Viticoltura bio, Agronominvigna
13.00 pranzo a buffet nella tensostruttura
Nel pomeriggio
Talk show: Viticoltura, la sostenibilità passa dall’innovazione
Robotica, precisione, digitalizzazione e la svolta dei vitigni resistenti
il futuro del vigneto Italia è già in campo
13.50 Il contributo della ricerca: fare innovazione è nel solco della nostra tradizione
Riccardo Velasco
14.10 Governare un valore che cresce battendo la strada della sostenibilità
Luca Zaia
14.30 Grandi denominazioni a confronto
Tavola rotonda con:
- Innocente Nardi Consorzio Conegliano Valdobbiadene docg ,
- Stefano Zanette consorzio prosecco doc ,
- Albino Armani Consorzio delle Venezie,
- Lodovico Giustiniani consigliere Conegliano Valdobbiadenne,
- Armando Serena Consorzio Asolo Montello
15.00 L’evoluzione digitale tra i filari: non basta uno smarphone per essere viticoltori smart
15 Progetto Agridigit, la ricerca pubblica per lo sviluppo della viticoltura 4.0
Marcello Donatelli CREA
15.15 ll futuro preciso del vigneto (Paolo Storchi Crea)
15.30 Sensoristica (Denise Vicino Cet Electronics)
15.45 Flessibilità per mitigare gli effetti del climate change (Diego Tomasi Crea)
16.00 La gestione precisa dell’irrigazione (Andrea Pitacco UniPd)
16.15 Protocolli di sostenibilità e usi sostenibili degli agrofarmaci (Roberto Causin UniPd)
16.30 La frontiera dei biostimolanti (Alberto Palliotti UniPG)
Per info: eventi.edagricole@newbusinessmedia.it – tel. 051.6575834