Vendemmia meccanica, l’anno della svolta
Frontiere chiuse e rigidità sociale mettono in luce l’assurdità dei pregiudizi nei confronti della vendemmia meccanica. Oggi si considera migliore la raccolta manuale. Presto l'evoluzione del digitale causerà un ribaltamento completo di prospettive
Vigneti dai satelliti e altre innovazioni accelerate dall’emergenza sanitaria
Cosa rimane dopo l’emergenza Covid-19? Le novità normative e le esperienze della fase 1 hanno condizionato la prospettiva di medio-lungo termine soprattutto nella gestione dei controlli e nelle attività dei consorzi. Con misure strutturali destinate a lasciare il segno anche nel futuro
Un taglio alla “lunga coda” della sostenibilità
Pessimismo e ottimismo sul nuovo “sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola”. Chi avrà ragione?
Vendemmia verde: tecnica e politica per una volta d’accordo
La vendemmia verde parziale applicata come una sorta di diradamento crea un precedente per migliorare le norme un po’ rigide dell’Ocm di settore e se ben applicata anche la qualità delle uve
2019 e 2020, millesimi storici rari
Riduzione delle rese per l’annata in corso, distillazione di crisi per quella precedente. Il Governo attiva il piano di rilancio post covid 19, ma le risorse sono limitate. Servono scelte strategiche a livello territoriale
Lo spettro del ritorno dell’era dell’alambicco
Il mercato interno ha tenuto grazie alle vendite online ma l’impatto dell’emergenza coronavirus rischia di essere pesante per l’export. Serve una reazione che non vanifichi l’immagine di qualità conquistata dal nostro vino negli ultimi 30 anni, senza arrendersi a un virus che colpisce i sensi
Occhi indiscreti nel vigneto digitale
La rivoluzione 4.0 prende piede grazie a sistemi di supporto delle decisioni sempre più user friendly. Ma quali garanzie ci sono per la tutela dei dati che rendono speciali i nostri vigneti?
Il superpotere più super è la sostenibilità
Politiche agricole e Ambiente al lavoro per uniformare gli standard VIVA, Sqnpi, Equalitas e Tergeo. Ma conviene rendere prerequisito quello che è considerato il maggior valore del vino?
Nomen omen
Dare il nome è il primo passo per definire l'identità (e il destino) di una varietà. «Perché allora avere paura di mantenere la chiara indicazione della linea genetica di un nuovo vitigno ottenuto da un incrocio tra un autoctono ed un resistente, a sua volta ottenuto da lunghi reincroci con Vitis vinifera di alto lignaggio per diverse generazioni? L'intervento di Riccardo Velasco, Direttore del Centro di Ricerca in Viticoltura ed Enologia, CREA
Chi ha paura dei robot?
Il vigneto è l’epicentro dell’evoluzione dell’automazione in agricoltura. Ma i prototipi come Rovitis pronti ad affrontare il mercato rischiano di essere bloccati dalla mancanza di normative ad hoc