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Editoriali

Gli Editoriali di VVQ, firmati da esperti in vari campi della filiera vitivinicola.

Andare per farfalle?

L'annata 2025 in Italia si è caratterizzata per un'elevatissima presenza di lepidotteri dannosi in vigneto, come la ben nota tignoletta e la tignola rigata, divenuta degna di attenzione in tempi più recenti

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Di come parliamo di vino al consumatore e di cosa il consumatore coglie

La viticoltura piemontese spinge sull’innovazione condivisa

"La vera sfida è creare sinergie tra istituzioni, enti di ricerca, consorzi e imprese, per costruire insieme un futuro della viticoltura non solo possibile, ma anche desiderabile"

Il monitoraggio del vigneto alla base di decisioni agronomiche vincenti

Il vigneto, per tutto l’anno, esprime e mostra il proprio comportamento: saperne rilevare lo stato significa anche saperlo gestire

La Cina che sogna l’Europa del vino

Entrare in contatto con la Cina vitivinicola significa scoprire un mondo in larga parte ancora sconosciuto a un'Europa fortemente emulata da questo Paese

Intelligenza naturale a sostegno dell’intelligenza artificiale

La sfida è dare valore, e valori, al più antico algoritmo applicato in agricoltura, ovvero l’osservazione. L’intelligenza naturale – in varie forme di espressione – può essere, in ambito agricolo, il vero supporto all’intelligenza artificiale

Tornare alla visione di insieme

Più che rincorrere le eccessive specializzazioni, che spesso si traducono in “frammentazioni di conoscenza”, bisognerebbe tornare di corsa alla visione d’insieme, come primo approccio, e solo successivamente “contestualizzare”

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Rettangolo

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Un modo semplice per cercare un'azienda o un prodotto!

L'Esperto risponde

I consigli di Terra e Vita agli agricoltori

Bottone #1

Rettangolo piede

Crisi di autogoverno

Giro di vite di Bruxelles sulla misura di promozione. E la filiera del vino rischia così di perdere lo strumento più efficace nello stimolare sinergie su obiettivi comuni come qualità, tipicità, sostenibilità

Acini bollenti

Imparare a gestire la qualità delle uve nel vigneto che scotta: è una condizione necessaria ma non più sufficiente.  La viticoltura deve anche dimostrare di poter dare un contributo agli obiettivi di neutralità climatica

Insospettabili vitigni aborigeni

La biodiversità del vigneto italiano, formata oggi da 600 varietà iscritte a registro, deriva in realtà da un ristretto pool di solo 8 vitigni “padri” per lo più sconosciuti. Radici limitate per sorreggere tutto il peso della nostra tipicità

Enoturismo, leva competitiva per la ripartenza

E' l'attività che unisce cultura, turismo e agricoltura, i tre richiami che caratterizzano il nostro Paese nel mondo. Strumenti legislativi adeguati e una visione politica lungimirante può rendere l’enoturismo una leva competitiva importante per la ripartenza economica dei territori

Bravi ricercatori, ma senza finanziamenti

I ricercatori italiani sono ai vertici come numero di articoli sperimentali pubblicati nel settore vite-vino, ma di questa mole di lavoro finiscono per usufruire altri Paesi. Da noi, al di là dell’effetto annuncio, i progetti di ricerca e sviluppo sono infatti penalizzati dall’eccesso di burocrazia e dalla mancanza di programmazione di lungo periodo

Enoturismo da remoto

Le visite in cantina sono il fenomeno che ha più inciso nell’evoluzione del settore enologico negli ultimi anni, ma dopo mesi di isolamento forzato si deve adattare. A rischio un business da 2,5 miliardi di euro

Un vigneto finto digitale

Tra i filari la sfida di arrivare al 10% di precision farming è forse vinta. Ma è una digitalizzazione ancora basic. Sostenuta più dallo spirito d’iniziativa dei singoli che dai piani faraonici calati dall’alto

Cartesio in cantina

«Cogito ergo vinifico». Ecco come la metabolomica amplia gli orizzonti enologici consentendo ai produttori illuminati di realizzare il vino che corrisponde al proprio ideale

Biodiversità, volano di valore

Le varietà veramente autoctone marcano il territorio e danno vantaggi competitivi alle aziende. Ma le attività di recupero sono frustrate dalla burocrazia registrativa e dalle difficoltà a reperire fondi

Vendemmia meccanica, l’anno della svolta

Frontiere chiuse e rigidità sociale mettono in luce l’assurdità dei pregiudizi nei confronti della vendemmia meccanica. Oggi si considera migliore la raccolta manuale. Presto l'evoluzione del digitale causerà un ribaltamento completo di prospettive
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