Non è buono ciò che è buono
La ricerca della “genuinità” non giustifica la produzione di vini di pessima qualità. Il movimento dei ViniVeri aggiorna le proprie regole. Ma il segreto della gradevolezza del vino non è legato al rispetto delle regole. Tutt’altro
La resilienza del vino
Il barometro del commercio internazionale segna ancora mal tempo. Quando le radici sono profonde, non c’è però motivo di temere il vento. Nell’editoriale di Terra e Vita Camilla Lunelli spiega cosa rende il vino italiano resiliente di fronte a tensioni internazionali e fiammate inflazionistiche. E come l’impegno per la sostenibilità possa diventare occasione di crescita per interi territori
Mal dell’Esca, un piano per il restyling dei vigneti
La proposta di dirottare parte dei fondi Ocm della misura della ristrutturazione per contrastare gli effetti di una sindrome che sta causando il progressivo diradamento del paesaggio vitato italiano
L’innovazione sconveniente
Il caso del rame e il meccanismo perverso delle sostanze “candidate alla sostituzione” svelano i rischi delle transizioni ecologiche a marce forzate imposte dall’Ue. La ricerca scientifica è un valore che presuppone, per definizione, un approccio più laico
Più che il climate change a pesare è l’imperizia
Peggiorano rese e qualità e la causa è legata a errori tecnici. Un invito accorato ai giovani: «il vigneto del futuro è in mano vostra, investite
in professionalità»
Buon sangue mente
Bruxelles apre ai vitigni resistenti anche nelle Doc. I tempi sono maturi per una “rivoluzione sessuale” anche per la vite, superando pericolose presunzioni di nobiltà sulle varietà storiche
I due veri “ingredienti” che fanno il vino
Il nuovo obbligo di indicare gli additivi in etichetta finirà per discriminare competenze e professionalità?
Sussidi, arma a doppio taglio
Grazie al meccanismo della convergenza interna i contributi Pac per i viticoltori potrebbero presto raddoppiare. Ma sono aiuti fortemente condizionati: la partita sui vini sostenibili è il primo banco di prova per vedere se mercato e politica vanno nella stessa direzione.
«La scintilla dell’innovazione accenderà il futuro delle nostre denominazioni»
Territorio batte varietà: nel vino l’Italia sta vincendo la sfida con il nuovo mondo valorizzando la propria tradizione. «Che non vuol dire però immobilismo: l’attenzione alla sostenibilità testimonia la necessità di aprirsi a novità come quelle dei vitigni resistenti». Il punto di vista di Riccardo Ricci Curbastro, presidente di FederDoc, uno dei protagonisti del convegno del 1 ottobre a Rauscedo
Crisi di autogoverno
Giro di vite di Bruxelles sulla misura di promozione. E la filiera del vino rischia così di perdere lo strumento più efficace nello stimolare sinergie su obiettivi comuni come qualità, tipicità, sostenibilità