Confermate le deroghe e più flessibilità per la promozione

Le misure anticrisi messe in campo dal legislatore assumono sempre più la fisionomia di un'articolata strategia nazionale per sostenere il settore vitivinicolo. Rivisto il calendario delle scadenze e meno sanzioni per favorire l’attuazione della misura di promozione e agevolare le imprese per la ripartenza

Firmati due decreti ministeriali con l’obiettivo di sostenere, mediante deroghe e una maggiore flessibilità, le imprese vitivinicole che ancora scontano gli effetti dell’emergenza sanitaria e del blocco del canale Ho.Re.Ca.

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Oltre alla promozione nei Paesi terzi, il cui decreto ministeriale è finalizzato a favorire la spesa e incoraggiare il riequilibrio dei mercati, sono state anche confermate, nella stessa direzione delle disposizioni europee, alcune proroghe e deroghe nell’implementazione e nella gestione delle misure inserite nel Programma Nazionale di Sostegno (PNS), nei pagamenti e nella validità delle autorizzazioni di impianto.

Misure e strumenti che si aggiungono alle strategie messe in campo dal legislatore per attenuare le conseguenze ed i potenziali effetti Covid-19.

Più tempo per la promozione

Il DM 28 maggio 2021, rispetto al cronoprogramma, ha prorogato di due mesi la tempistica di esecuzione dei programmi per l’annualità 2020/2021, inizialmente fissata al 31 dicembre 2021 e invece spostata al 28 febbraio 2022.

Inoltre, in deroga alla tempistica di esecuzione, esclusivamente per l’annualità 2021/2022, il Mipaaf dovrà emanare il proprio avviso entro il 30 settembre 2021 ed AGEA dovrà invece stipulare i contratti con i soggetti beneficiari entro il 28 febbraio 2022. Così come, le attività di promozione dovranno essere effettuate a decorrere dal 1° marzo 2022.

Flessibilità orizzontale

Con un altro decreto ministeriale, anch’esso firmato il 28 maggio scorso, sono state confermate una serie di misure e di termini che di fatto danno attuazione a quanto già stabilito a livello europeo.

Vendemmia verde

In particolare il DM, oltre a precisare che la stessa superficie vitata ammessa alla misura della vendemmia verde nella campagna 2020/2021, può aderire alla misura anche nella campagna 2021/2022 – ammettendone quindi l’adesione anche per la seconda campagna consecutiva – stabilisce la tempistica per la campagna 2021/2022: il termine per la presentazione delle domande è fissato al 15 giugno 2021, le operazioni di vendemmia verde devono essere concluse entro il 15 luglio 2021 ed i controlli devono essere effettuati entro il 15 settembre 2021.

Sul fronte della ristrutturazione e riconversione dei vigneti, per la campagna 2021/2022 il termine per la presentazione delle domande è fissato al 15 luglio 2021 mentre le graduatorie dovranno essere definite entro il 15 febbraio 2022. Per quanto riguarda le precedenti campagne 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021, i beneficiari possono apportare modifiche ai progetti approvati e per coloro che non realizzano l’intera operazione saranno destinatari di sanzioni.

Per quanto riguarda la misura OCM Investimenti, limitatamente alle campagne 2019/2020 e 2020/2021, le Regioni possono consentire ai beneficiari di modificare la durata del progetto da annuale a biennale e da biennale a triennale mentre, rispetto al regime di autorizzazione degli impianti viticoli, la durata delle autorizzazioni di nuovo impianto e di reimpianto in scadenza nel 2020 è prorogata al 31 dicembre 2021. Anche in questo caso, i produttori che entro il 28 febbraio 2021 hanno comunicato di non voler beneficiare di tale proroga non saranno destinatari di sanzioni amministrative.

Le cause di forza maggiore

Il DM 28 maggio 2021 che introduce una maggiore flessibilità per le imprese vitivinicole disciplina inoltre il caso di parziale esecuzione di un progetto: se questa circostanza è dovuta a cause di forza maggiore o circostanze eccezionali di cui al Reg. (UE) 1306/2013 (comunque da dimostrare in sede di controllo) ma l’obiettivo viene comunque raggiunto, è comunque erogato un contributo corrispondente alle azioni realizzate.

Al di là delle cause di forza maggiore, se i controlli dimostrano che l’intero progetto non è stato completamente realizzato ma che l’obiettivo generale è stato anche in tal caso raggiunto, occorre applicare un criterio di proporzionalità: in questi casi dovrà essere corrisposto un contributo per un importo corrispondente alle singole azioni realizzate decurtato dell’importo del contributo correlato alle azioni incompiute.

Confermate le deroghe e più flessibilità per la promozione - Ultima modifica: 2021-06-07T09:33:35+02:00 da Lorenzo Tosi

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