Ocm promozione, cento milioni per la ripartenza del made in Italy

La ministra Teresa Bellanova firma il decreto. Al via l’Ocm vino promozione nei Paesi terzi. Le scadenze, le azioni finanziabili e le variazioni ammesse in un periodo in cui si riaffaccia l’incertezza per l’emergenza sanitaria

È stato firmato e pubblicato sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il decreto direttoriale del 30 settembre 2020 n. 9193815, relativo alle misure applicative per la promozione del vino su mercati dei Paesi terzi per l’annualità 2020/21.

I fondi destinati alla promozione, in Italia, ammontano a circa 100 milioni annui che saranno gestiti dalle Regioni e Province Autonome per il 70% del totale delle risorse e dal Mipaaf per il restante 30%.

La base territoriale

Pertanto i progetti di promozione potranno dunque essere:

  • regionali → progetti presentati da soggetti proponenti che hanno sede operativa in una specifica regione e promuovono il vino di tale Regione (gestiti da Regioni e Province autonome e finanziati con le risorse assegnate a ciascuna Regione o Provincia autonoma)
  • multiregionali → progetti presentati da soggetti proponenti che hanno sede operativa in almeno due Regioni e promuovono le produzioni di tali Regioni (gestiti dalle Regioni coinvolte e finanziati con le risorse assegnate alle Regioni e in parte con risorse assegnate al Ministero)
  • nazionali → progetti presentati da soggetti proponenti che hanno sede operativa in almeno cinque Regioni e promuovono le produzioni di tali Regioni (gestiti dal Ministero e finanziati con le risorse assegnate).

La quota del 60% a rimborso delle spese sostenute

I contributi saranno erogati a rimborso delle spese sostenute per le attività di promozione dei vini, realizzate dai produttori, per un importo massimo del 60% delle spese sostenute.

Le scadenze

Le istruttorie effettuate dal Mipaaf e dalle Regioni e Province Autonome sui progetti presentati (entro il 23 novembre 2020) dovranno essere concluse entro 20 gennaio 2021 e le attività di promozione potranno essere avviate a partire dal 1° aprile 2021.

Bellanova: «Fondi che nel post- Covid19 assumono un significato ancora maggiore»

La Ministra Teresa Bellanova ha commentato il provvedimento in una nota, affermando:

Teresa Bellanova, ministra delle Politiche agricole

«Non c'è adeguata valorizzazione delle nostre produzioni vitivinicole e delle loro eccellenze senza una altrettanto adeguata strategia di promozione sui mercati internazionali».

«Si tratta di fondi decisivi che le aziende hanno dimostrato negli anni di saper utilizzare al meglio per rafforzare il loro posizionamento e la loro capacità espansiva verso nuovi mercati. E che, soprattutto nel post covid, acquistano un ruolo ancora maggiore».

Le attività finanziabili

Le attività che potranno essere realizzate con i fondi stanziati sono:

  1. azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, di sicurezza alimentare o di ambiente;
  2. la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
  3. campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione;
  4. studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione.

Le variazioni possibili

Naturalmente i progetti presentati, su richiesta motivata dei proponenti potranno subire variazioni, senza comunque snaturare la strategia complessiva del progetto, il Paese mercato di destinazione e gli elementi che ne hanno determinato il posizionamento nella graduatoria stilata dal Comitato di valutazione secondo i punteggi attribuiti ai diversi aspetti sulle base degli elementi previsti dal decreto stesso.

Il Ministero, con decreto direttoriale, emana annualmente un avviso per la presentazione dei progetti, con il quale sono fornite le modalità operative, per il Ministero stesso, le Regioni e le Province autonome, per procedere all’erogazione di 100 milioni annui di contributi, previsti dal Piano nazionale di sostegno del settore vitivinicolo.

La ripartenza del made in Italy

Una disposizione applicativa, quindi, che assume un particolare valore in momento come quello attuale, dove è necessario promuovere con ogni mezzo la “ripartenza” commerciale delle eccellenze del made in Italy di qualità nei mercati tradizionale extraeuropei e nei Paesi emergenti, sempre più interessanti sbocchi commerciali per i nostri prodotti.

Gli autori sono del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali

Ocm promozione, cento milioni per la ripartenza del made in Italy - Ultima modifica: 2020-10-08T19:58:43+02:00 da Lorenzo Tosi

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