The Winner Is... Valle d'Itria Rosso IGP 2020 prodotto dell'Istituto Agrario di Locorotondo, in Puglia, che nella primavera del prossimo anno avrà quindi il compito di organizzare e ospitare il ventennale del concorso nazionale "Bacco e Minerva", la cui edizione 2022 si è appena conclusa nella splendida cornice del "Cecchi" di Pesaro. Questo l'esito del più importante momento di confronto tra i vini prodotti dagli Istituti tecnici e professionali per l'agricoltura di tutta Italia, svoltosi per tre giorni, dal 18 al 20 maggio, a colpi di assaggi di un'ottantina di etichette provenienti da Campania, Abruzzo, Puglia, Sardegna, Sicilia, Piemonte, Veneto, Basilicata, Lazio, Marche Calabria, Toscana e Friuli Venezia Giulia. Una sfida certo, ma soprattutto un'esperienza con la quale il Ministero dell'Istruzione punta a favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche tra le scuole impegnate in ambito enologico.
Premio Giovani all'Agrario di Conegliano Veneto
Il concorso è anche l'occasione per un viaggio su e giù per l'Italia, alla ricerca di conferme e di novità nelle scelte produttive che vedono coinvolti studenti e docenti. Oltre al vincitore assoluto, il "Bacco e Minerva" prevede anche l'assegnazione di un "Premio Giovani", individuato non dalla commissione istituzionale, composta da esperti e Presidi a riposo, ma dagli allievi dei corsi di specializzazione in enologia, che hanno valutato come migliore il "Venezia", un Manzoni Bianco DOC 2020 prodotto dall'altrettanto prestigioso Istituto Agrario di Conegliano Veneto. Tra i due massimi riconoscimenti, divisi tra sud e nord d'Italia, tanti altri premi per ogni categoria nei quali sono stati suddivisi i vini in concorso.
Nei "Bianchi" il sud sopravanza il nord d'Italia
Per la categoria "Bianchi DOC e DOCG" primo posto per il "Falerio", un Pecorino DOC Bio 2021 della cantina dell'Istituto "Celso Ulpiani" di Ascoli Piceno; seconda piazza per il Manzoni Bianco DOC 2020 di Conegliano Veneto e terza per il "Friuli Colli Orientali" Sauvignon DOC 2021 dell'Agrario di Aquileia di Cividale del Friuli.
Per la categoria "Bianchi IGT", invece, medaglia d'oro per il "Montedoro", un Campania Fiano 2021 dell'Istituto "Mattei Fortunato" di Eboli, d'argento per il Campania Greco 2020 dell'Agrario "De Sanctis Agostini" di Avellino e bronzo per il "Minutolo" Valle d'Itria 2021 ancora del "Basile" di Locorotondo. Il meridione in questo caso sopravanza nettamente le produzioni nordiche, con le Marche a tenere alto l'onore dell'Italia di mezzo.
Abruzzo, Piemonte, Veneto e Puglia svettano nei Rossi
Per la categoria "Rossi DOC e DOCG" svetta su tutti il "Lucene", un Montepulciano d'Abruzzo DOC 2018 vanto dell'Istituto "Rodolfi" di Scerni, seguito a ruota dal "Castello Rosso", un Nebbiolo d'Alba DOC 2019 prodotto nella cantina dell'Agrario "Umberto I" di Alba Piemonte; terzo gradino del podio per "Re Mithras", un Colli di Conegliano Rosso DOCG 2018 etichettato dall'Istituto di Conegliano Veneto.
Nella categoria "Rossi IGT", che è quella da cui è uscito, sulla base dei punteggi valutativi ottenuti il vincitore assoluto, secondo posto per il "Vulturnus" Nero di Troia 2019 dell'Agrario di Cerignola, quindi ancora Puglia, e terzo per il Colli Aprutini Rosso 2021 dell'Istituto Teramo, in Abruzzo.
Rosati, Dolci Passiti e Distillati "didattici"
A testimonianza della ricca produzione didattica, non sono mancate le partecipazioni in altre categorie. In quella dei "Rosati" primo posto per l'Histonium 2021 del "Rodolfi" di Scerni, piazzamento per l'Aleatico del pluripremiato Agrario di Locorotondo e terzo posto il Palmento 2021 dell'Istituto "Mattei Fortunati" di Eboli. Ed è ancora la Campania a fare sua la categoria dei "Dolci Passiti" con un Campania IGT Fiano Passito prodotto dal "De Sanctis" di Avellino, che si aggiudica pure la categoria "Distillati" con il Brandy di Fiano.
Una categoria per le produzioni biologiche
Nella sezione riservata alle produzioni biologiche si distingono invece il "Serpieri" di Avezzano, con un Rosso Favassero 2019, e il "Celso Ulpiani" di Ascoli Piceno con un Pecorino Brut 2019. Per la categoria "Spumanti" è ancora l'Agrario di Locorotondo, che si aggiudica l'Oscar e quindi il pieno diritto di ospitare la ventesima edizione del "Bacco e Minerva", una manifestazione dietro e dentro la quale convive il lavoro di decine e decine di scuole agrarie, centinaia di classi e migliaia di futuri periti agrari, agrotecnici, enotecnici ed enologici. Insomma, il vino che verrà.
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