Il monitoraggio del territorio per una difesa efficace del vigneto

Le esperienze raccolte in diversi areali vitivinicoli italiani e il dialogo con tecnici e viticoltori per impostare strategie di difesa efficaci, sostenibili e innovative

Come monitorare e interpretare correttamente l’andamento dell’annata viticola in corso e supportare i viticoltori nella scelta di strategie efficaci ed efficienti per la difesa del vigneto? Osservando cosa accade in campo e confrontandosi con gli operatori. In sintesi, vivendo i singoli territori.

Poiché la vite viene coltivata da Nord a Sud e da Est a Ovest, l’Italia viticola è un puzzle a volte complesso, nel quale le avversità biotiche possono manifestarsi in modi e tempi diversi.

Questa attenzione “puntuale” alle esigenze di areali viticoli differenti è il driver della terza edizione di a Te la Scelta, il format ideato da Bayer Crop Science per affrontare in modo proattivo, in ogni annata viticola, i temi più caldi della difesa del vigneto da patogeni e parassiti.

Sin dalla nascita del progetto "a Te la Scelta", prospettiva e finalità rimangono le stesse: condividere esperienze e fornire ai viticoltori informazioni utili e mirate per gestire al meglio la difesa, partendo dalle esigenze degli operatori, raccolte sul campo (è davvero il caso di dirlo) e discusse - all’interno di uno studio televisivo - tra professionisti del settore, in un’ottica di confronto costruttivo.

Protagonisti di “a Te la Scelta” sono infatti viticoltori, tecnici, agronomi, esperti Bayer e... il territorio, ovviamente.

L’edizione 2025 di "a Te la Scelta" pone il territorio al centro

“Ci vediamo in vigneto”. È con questo saluto che si chiude ognuno dei tre collegamenti dal territorio proposti nei tre episodi di “a Te la Scelta” edizione 2025. In studio, come nelle edizioni precedenti, Silvano Locardi, Grapes & Fruits Solutions Expert Bayer Crop Science. Collegati da tre territori chiave per la viticoltura italiana - ed è questa la novità della terza edizione del format - tre tecnici Bayer Crop Science: dal Piemonte Massimo Abrigo, dal Nord Est Marco Grandin e dalla Toscana Cesare Cangero.

Flessibilità per il controllo della peronospora

Principalmente a causa dei cambiamenti climatici, cresce da alcuni anni a questa parte la diffusione della peronospora nei vigneti piemontesi, come sottolinea Massimo Abrigo.

Per il controllo di questa fitopatia servono soluzioni caratterizzate da elevata flessibilità di impiego e, per favorire la massima efficacia dei trattamenti e al contempo evitare inutili sprechi di prodotto e impatti ambientali indesiderati, occorre intervenire nel momento più corretto. È inoltre necessario agire in modo da preservare l’efficacia delle sostanze attive a nostra disposizione, sempre meno numerose, e alternare prodotti a diverso meccanismo di azione, per prevenire l’insorgenza di fenomeni di resistenza.

difesa del vigneto
Massimo Abrigo in collegamento dal Piemonte

A questo scopo è opportuno basare la strategia di controllo della peronospora sull’uso alternato di Melody Flex (a base di Iprovalicarb e Folpet), Profiler (a base di Fluopicolide e Fosetil-Al) e Mikal Premium (a base di Iprovalicarb, Folpet e Fosetil-Al).

Grazie all’associazione dei due principi attivi, Melody Flex esplica una funzione antisporulante e curativa. È impiegabile per trattamenti da foglie sviluppate a chiusura del grappolo e protegge sia la vegetazione che i grappoli.

Profiler e Mikal Premium hanno in comune il fatto di contenere Fosetil-alluminio, primo induttore di resistenza a essere immesso sul mercato. Grazie alla doppia sistemia, il Fosetil-alluminio si diffonde in tutti i tessuti vegetali e stimola nella pianta l’attivazione di geni responsabili della sintesi di sostanze naturali di difesa.

Mentre Profiler è specificatamente formulato per una protezione preventiva, con una copertura completa e di lunga durata su femminelle, grappoli e vegetazione in via di sviluppo, Mikal Premium, lanciato nella stagione 2024, grazie alla sua specifica composizione è in grado di esplicare un’azione sia preventiva che curativa. Se correttamente posizionato, Mikal Premium ostacola l’incistamento delle oospore, prevenendo le infezioni primarie. Ma in caso di infezioni avvenute nelle precedenti 24-48 ore, l’applicazione di Mikal Premium offre un’azione curativa grazie al suo robusto effetto anti-sporulante, limitando il rischio di infezioni secondarie. La flessibilità di azione di Mikal Premium consente dunque di modulare i programmi di difesa in base alla pressione delle malattie e al clima.

Non solo. Per Melody Flex e Mikal Premium l’etichetta prevede doppio dosaggio: metà dose in fioritura e dose piena a ingrossamento grappolo, permettendo così di evitare applicazioni di prodotto in eccesso rispetto alle reali necessità.

Agire col supporto di un Dss

Va ribadita l’importanza fondamentale di intervenire in tempo per prevenire le infezioni primarie precoci di Plasmopara viticola, condizione essenziale per non ritrovarsi a dover “rincorrere” la malattia. Essere pronti a intervenire quando occorre e non farsi cogliere impreparati è strategico. Per questo è necessario calpestare i vigneti e monitorarli, ma anche agire col supporto di un Dss come GrapeVision, sviluppato da Bayer Crop Science.

Sfruttando i dati meteorologici di campo e le conoscenze sulla biologia dei patogeni, GrapeVision riesce a prevederne i cicli, determinando il livello di rischio fitosanitario durante ogni fase della stagione e fornendo al viticoltore informazioni e allerte utili per intervenire nel modo e nel momento più adeguato, con vantaggi tangibili in termini di efficacia e sostenibilità degli interventi di protezione.

Novità nella confusione sessuale di Lobesia botrana

In Toscana, racconta Cesare Cangero, la tignoletta è diffusa da tempo, soprattutto nelle zone litoranee, e i viticoltori hanno sviluppato una grande expertise nel controllo di questo parassita. La confusione sessuale è ormai ampiamente diffusa in zona, in alternativa o in affiancamento ai trattamenti con insetticidi.

Rispetto al passato, tuttavia, sono sorte nuove istanze da parte dei viticoltori, ovvero la necessità di ridurre la manodopera e i tempi necessari per collocare i diffusori in campo e quella di rendere la tecnica più sostenibile, evitando di lasciare residui in vigneto.

Cesare Cangero in collegamento dalla Toscana e Silvano Locardi in studio

Ecco perché Bayer Crop Science ha voluto portare innovazione nella tecnica della confusione sessuale, giungendo nel 2025 al lancio di Vynyty Lobesia Pro Press. In Vynyty il feromone è micro-incapsulato all’interno di un gel che viene applicato direttamente sul fusto della pianta tramite una pistola brevettata, ad azione meccanica. Grazie alla specifica formulazione, il feromone viene rilasciato in modo costante e controllato. Inoltre, l’attività del feromone di Vynyty Lobesia Pro Press non viene influenzata dall’andamento meteorologico ed è stabile in condizioni colturali diverse. Formulato solo con componenti di origine naturale e privo di plastica, Vynyty Lobesia Pro Press non lascia residui plastici in campo e si degrada naturalmente. A ciò si aggiunge il grande vantaggio del risparmio di tempo e manodopera: si entra in vigneto solo all’inizio della stagione per applicare il prodotto e non occorre rimuovere nulla a fine stagione.

Come sottolinea Cesare Cangero, i viticoltori che hanno testato Vynyty Lobesia Pro Press nella stagione 2024 ne hanno apprezzato la praticità, i tempi rapidi di distribuzione e l’assenza di contatto con la sostanza attiva.

Vynyty Lobesia Pro Press è la novità 2025 di Bayer Crop Science per la confusione sessuale di Lobesia botrana. Il feromone è micro-incapsulato all’interno di un gel che viene applicato direttamente sul fusto della pianta tramite una pistola brevettata e ad azione meccanica

Flessibilità anche nei trattamenti insetticidi

Nel Nord Est, spiega Marco Grandin, la preoccupazione per la diffusione della Flavescenza dorata è in parte rientrata, grazie alle azioni di monitoraggio effettuate negli ultimi anni per individuare ed estirpare le piante sintomatiche, oltre che per rilevare la presenza del vettore del fitoplasma, lo Scaphoideus titanus, e applicare opportuni trattamenti insetticidi.

Per impedire che la Flavescenza torni a preoccupare, di cosa hanno bisogno i viticoltori? Di un insetticida che agisca velocemente nel contenere la diffusione del fitoplasma.

 

Marco Grandin in collegamento dal Veneto

Sivanto Prime di Bayer è l’insetticida a base di Flupyradifurone, appartenente alla nuova famiglia chimica delle butenolidi. Esso si distingue per una proprietà unica, il Fast Feeding Cessation, che determina una rapidità di azione tre volte superiore rispetto agli standard di riferimento. Il prodotto è assorbito dalla vegetazione, traslocato per via sistemica e ridistribuito su tutta la vegetazione per via translaminare. Agisce per contatto e ingestione sia su forme adulte che giovanili di numerosi insetti, tra cui S. titanus.

Ma non solo: come spiegano Marco Grandin e Silvano Locardi nell’episodio dedicato di “a te la Scelta”, sono in corso prove di efficacia anche sulla cocciniglia farinosa della vite, Planococcus ficus, per cui il prodotto è registrato. La diffusione di P. ficus è in forte aumento nei vigneti del Nord Est, in particolare sulla varietà Pinot grigio.

Guarda gli episodi di "a Te la Scelta"

L’impegno di Bayer per la viticoltura rigenerativa

Diversi fattori stanno mettendo a dura prova l’agricoltura, tra cui il cambiamento climatico e l’aumento di parassiti e malattie che minacciano rese e qualità delle produzioni, mentre si riduce il ventaglio delle soluzioni a disposizione degli agricoltori e al contempo diventa sempre più stringente la normativa in merito all’uso della chimica in agricoltura. Occorre dunque produrre in modo diverso e la risposta a tale sfida per Bayer risiede nell’agricoltura rigenerativa. Questo determina un innalzamento del livello di “ambizione”. Perché se fino a oggi l’obiettivo è stato produrre di più con meno, minimizzando l’impatto dell’agricoltura sulla natura, l’agricoltura rigenerativa ha come obiettivo produrre e “ripristinare di più”, in particolare la fertilità del suolo.
Bayer intende essere un attore protagonista della diffusione e implementazione delle pratiche rigenerative in agricoltura. Un impegno strutturato, ispirato da una visione globale dell’azienda e con una chiara visione per il futuro, che poggia su tre pilastri. Il primo è arrivare a produrre il 50% in più rispetto a oggi, grazie all’aumento delle rese ottenuto col miglioramento genetico delle specie coltivate e una protezione più efficiente delle colture. Il secondo pone il focus sul rigenerare la natura. Il terzo è la promozione dell’agricoltura rigenerativa su larga scala, grazie alla collaborazione con aziende e partner. Tale impegno in Italia si è si concretizzato in “Rigenerare per crescere”, un progetto dedicato alla vite.
Nel concreto? I trattamenti con fungicidi e insetticidi o l’applicazione della confusione sessuale non sono di per sé pratiche rigenerative. A essere tali sono, invece, le modalità con cui si agisce: utilizzare un Dss per stabilire quando effettuare un trattamento significa evitare inutili ingressi in campo e quindi calpestare meno il terreno, favorendone la rigenerazione. E ancora: l’agricoltura rigenerativa ha tra i suoi scopi anche l’incremento del benessere degli agricoltori e delle comunità. A questa contribuisce anche l’eliminazione di residui plastici dai vigneti, che consente la valorizzazione a scopo ricreativo dei paesaggi viticoli, migliorando l’esperienza di fruizione da parte dei semplici cittadini o dei turisti.

Il monitoraggio del territorio per una difesa efficace del vigneto - Ultima modifica: 2025-06-04T17:22:43+02:00 da Redazione

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