Sensoristica applicata, analisi spaziale dei dati, aerei a pilotaggio remoto, mappature nelle strategie gestionali in campo. La viticoltura cerca figure specializzate che sappiano destreggiarsi con le nuove tecnologie, avvalendosi di dati georeferenziati e di modelli analitici con i quali è possibile ottenere informazioni gestionali o decisionali. A questa specifica formazione punta il corso sull’agricoltura di precisione promosso da Confagricoltura Verona e la Rete innovativa regionale Innosap nell’ambito del progetto Odino con il sostegno dell’Università di Verona, Safe, Consorzio di tutela del Soave, Confindustria e Fondazione Cariverona.
Odino, corsi per l'innovazione del settore vitivinicolo
Il progetto Odino, acronimo di Officine d’Innovazione, supporta i giovani dai 16 ai 30 anni del territorio veronese nell’accesso al mondo del lavoro attraverso percorsi formativi gratuiti di eccellenza e di auto-imprenditorialità, con particolare attenzione ai settori delle applicazioni meccaniche/robotiche/industria 4.0 e nel settore vitivinicolo. Tra le altre proposte gratuite che figurano nel catalogo di Odino e che si svolgeranno in estate figurano anche il corso Green Wine Marketing, avente a tema il vino sostenibile come strumento di promozione del territorio, il corso di cantiniere e quello di potatore advanced. Un ventaglio di proposte, dunque, mirate ad approfondire varie tematiche legate al vino, dalla sostenibilità alla potatura.
Full immersion con case history di successo
Il corso sulla viticoltura di precisione si prefigura come full immersion in sette tappe, che si concluderà a luglio 2022, con docenti universitari che curano progetti sperimentali sul territorio, responsabili di aziende produttrici di strumentazioni e attrezzature, cantine del territorio che hanno inserito il metodo nelle proprie lavorazioni. Si parlerà di aeromobili a pilotaggio remoto nella viticoltura di precisione, di raccolta di dati, di sistemi di posizionamento globale e di informazione geografica, di sensori e sistemi di navigazione negli areali di interesse. Un futuro che è già realtà, come dimostreranno le case-histories di successo illustrate in una delle lezioni. Il ciclo si concluderà con una visita a un’azienda veronese dove si potrà visionare l’analisi delle decisioni in viticoltura.
Ricerca e innovazione in ambito viticolo ed enologico
La genesi del corso è legata al progetto VITVIVE (acronimo che sta per Viti Viticoltura Veneta) che intercetta le traiettorie innovative della Smart Agrifood del “Documento di Strategia Regionale della Ricerca ed Innovazione” e che si caratterizza per attività sperimentali in ambito viticolo che comprendono analisi e razionalizzazione di processi e protocolli non routinari in ambiente reale, evidenziandone i vantaggi di costi, anche adottando strategie di condivisione costi fissi.
Un contesto sperimentale di oltre 100 ettari vitati
Il contesto sperimentale del progetto VITVITE è costituito da più di 100 ettari vitati, dai sistemi di allevamento misti, localizzati in pianura, pedocollina e collina, tra le province di Padova, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza. I campi sperimentali, principalmente delle varietà Pinot Grigio, Glera, Garganega e Corvina, sono stati individuati in aziende viticole dall’elevata propensione all’investimento in innovazione. Le attività di ricerca industriale coinvolgono l’ambito viticolo ed enologico.
Nuovi materiali in vigna e nuovi prodotti in cantina
L’aspetto viticolo prevede la valutazione di nuovi materiali vegetali (portainnesto e varietà resistenti) non ancora valorizzati o di nuova costituzione. I materiali oggetto di studio, in parte già impiantati in vigneti sperimentali in parte ancora in serra pertanto da impiantare ex-novo nelle aziende interessate, saranno valutati per aspetti sanitari, fisiologici e del potenziale enologico. Nell’ambito enologico si prevede di acquisire nuove conoscenze sui fenomeni associati ad alcune fasi critiche del processo di vinificazione e conservazione dei vini, per programmare tecnologie e metodiche in grado di migliorare la sostenibilità e la longevità delle produzioni, evidenziando anche i margini di riduzione dei costi associate a tali interventi.
Nuove tecnologie per una viticoltura più sostenibile
“Confagricoltura Verona e Innosap hanno pensato al corso di agricoltura di precisione per imprese e professionisti in ambito vitivinicolo che vogliano approfondire le nuove tecnologie legate alla gestione del vigneto", spiega Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona. "La precision farming fa parte della branca dell’ingegneria agraria che opera nel segno di un’agricoltura sempre più sostenibile, che punta a ottimizzare le operazioni colturali e alla migliore gestione delle risorse naturali, riducendo l’impatto ambientale delle pratiche viticole, migliorando la qualità delle uve e diminuendo i costi”.