Nizza Docg verso il riconoscimento dei cru

Allargamento della zona di produzione verso i versanti est e ovest e mappatura delle espressioni del territorio per spianare la strada alle menzioni geografiche aggiuntive. Le novità del Nizza, la più recente e vivace Docg del Piemonte illustrate dal presidente dell’Associazione produttori Gianni Bertolino

 

Il presidente dell’Associazione Produttori del Nizza, Gianni Bertolino, ci parla dei progetti in campo per accrescere la qualità e la visibilità di questo grande rosso del Piemonte, il Nizza Docg, da uve barbera in purezza coltivate nell’areale di 18 Comuni della provincia di Asti.

Verso il riconoscimento delle menzioni geografiche

Mentre la prima mappatura del territorio spiana la strada per le future menzioni geografiche, i cosiddetti “cru”, l’Associazione ha richiesta intanto una modifica del disciplinare per allargare le zone di esposizione ai versanti est e ovest.

Effetto climate change

«Dal 2000 in poi il clima è contrassegnato da annate molto calde con estati siccitose – sottolinea Bertolino - e questo ci ha fatto pensare che sia utile considerare anche quei vigneti che possono mantenere un po’ più di acidità e freschezza».

Quattro bouquet differenti per le diverse macro-aree

Tra le curiosità anche la degustazione annuale dei produttori per distinguere i prodotti delle quattro macro-aree del Nizza Docg, utile per mettere in relazione le caratteristiche dei vini a quelle dei suoli. Tutto questo nel servizio video di VVQ, a cura di Massimiliano Rella.

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Nizza Docg verso il riconoscimento dei cru - Ultima modifica: 2020-09-11T16:25:22+02:00 da Lorenzo Tosi

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