Tannini e polisaccaridi Enartis per la fase di pre-imbottigliamento

Capaci di eliminare i difetti del vino rispettandone le caratteristiche intrinseche, tannini e polisaccaridi Enartis possono essere aggiunti nella fase di pre-imbottigliamento senza bisogno di fare travasi e filtrazioni, ovvero senza perdite di vino.  A seconda della loro origine, i tannini possono mettere in risalto le note di frutta, legno e spezie tipiche di ogni vitigno. I tannini d’affinamento sono costituiti da due grandi famiglie di prodotti: i preparati a base di tannino d’uva, come EnartisTan FF, che possono essere usati per far risaltare le note fresche e fruttate nei vini con un sentore di legno troppo marcato, e i preparati a base di tannino di quercia, come EnartisTan DC ed EnartisTan Napa, in grado di esaltare la nota di legno nei vini da imbottigliare prima che il periodo ideale di affinamento in botte sia completato.

Sia i tannini che i polisaccaridi vengono usati in pre-imbottigliamento per controllare la solubilizzazione dell’ossigeno, stabilizzare lo stato ossido-riduttivo e prolungare la shelf life del vino.

I coadiuvanti della gamma Surlì, ad esempio, preparati a base di mannoproteine, svolgono un’importante azione antiossidante aiutando a mantenere basso il potenziale redox del vino, riducendo il contenuto in catechine e in ossigeno attivo.

Grazie all’utilizzo di questi prodotti, è possibile soddisfare le richieste del mercato e le aspettative del consumatore, garantendo vini di elevata qualità.

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Tannini e polisaccaridi Enartis per la fase di pre-imbottigliamento - Ultima modifica: 2020-11-24T09:27:12+01:00 da Paola Pagani

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