Dal primo prototipo al mercato internazionale. OXIR si prepara al grande debutto

Protagonista della prima giornata di EIMA INTERNATIONAL 2021 la nuova macchina per vigneto e frutteto di OXIR, la tecnologia green che sfrutta in ambito agricolo il potere igienizzante dell’ozono. Una macchina top di gamma che dopo anni di studi e test da parte delle due aziende partner MET e G.R. GAMBERINI, è pronta a rivoluzionare il settore all’insegna della sostenibilità e della sicurezza.

G.R. Gamberini e MET tracciano la strada dell’agricoltura del futuro raccogliendo i risultati di due anni di sperimentazioni nell’ambito del progetto europeo Horizon 2020, che finanzia le tecnologie “innovative” e “dirompenti” sul mercato. Sotto i riflettori, il 19 ottobre nella prima giornata di EIMA (Bologna Fiera, Pad 30 Stand A12), l’anteprima mondiale della tecnologia OXIR che sfrutta il potere igienizzante dell’ozono. Una soluzione all’avanguardia nata per ridurre l’utilizzo della chimica nella lotta alle malattie fungine e alle infezioni, portando l’agricoltura a un nuovo livello di sostenibilità e sicurezza. La macchina che verrà presenta è progettata per trattamenti in vigneto e frutteto, e consente di effettuare la protezione a residuo zero, difendendo la pianta, i frutti, ma anche il terreno e le falde, rappresentando la sintesi dell’esperienza costruttiva di G.R. Gamberini, con esperienza pluri-decennale in costruzione di macchine per la protezione delle piante e delle colture, e della competenza di MET “ozone experts” nel settore dei generatori ad acqua ozonizzata. Un traguardo raggiunto anche grazie alla collaborazione di diverse aziende italiane che attraverso test e prove hanno saputo orientare, disegno dopo disegno, l’attività dei progettisti fino al raggiungimento dell’assetto definitivo.

Un prodotto top di gamma

La macchina, destinata al mercato nazionale e internazionale e presto omologata dall’ENAMA per la circolazione stradale, si afferma per importanti caratteristiche tecniche e per prestazioni che al momento non conoscono concorrenza. Ha dimensioni estremamente compatte che non ostacolano e che anzi assicurano agilità di manovra tra i filari del vigneto e del frutteto, grazie a due super ruote che garantiscono un buon livello di galleggiamento sia su terreni pianeggianti che in dolce collina, mentre per i terreni più impervi e scoscesi occorrerà attendere gli upgrade successivi già in fase di studio. È dotata di un serbatoio in acciaio inox di ultima generazione, con capacità di 1.800 litri. Al suo interno, invece, un rivestimento in materiale tecnico mantiene la temperatura dell’acqua, garantendo il controllo sulla concentrazione di ozono. La componentistica si avvale di elementi di altissima gamma come il potentissimo generatore di corrente e la pompa elettrica ad alta capacità. A questi elementi si aggiunge tutta la perizia e l’esperienza di G.R. Gamberini e, in particolar modo, la progettazione del sistema diffusore che convogliando l’aria movimenta la foglia, facendo meglio penetrare l’acqua ozonizzata nebulizzata con degli ugelli anti-deriva. Tutte le scelte sono state prese consapevolmente seguendo la migliore distribuzione possibile dell’ozono, per mantenere la concentrazione in PPM dell’ozono dal generatore che lo produce fino alla pianta. Questa macchina compatta e ingegnerizzata è stata fatta proprio per mantenere la quantità di ozono prodotta dal generatore fin sopra la pianta, per dare il migliore rendimento possibile, ben oltre le soluzioni modificate su macchine preesistenti, in cui l’ozono prodotto dal generatore si disperde nella sanificazione di tubi, serbatoio e pompa, elementi creati per prodotti convenzionali.

Il team Oxir

Ulteriori plus che fanno della macchina un prodotto top di gamma si individuano nel generatore di ozono brevettato da Met Srl, al momento il più potente disponibile sul mercato, nella possibilità di personalizzazione, nell’eventuale applicazione di un computer per l’agricoltura 4.0 e in un servizio di manutenzione premium che oltre al collaudo e alla messa in campo, prevede l’intervento tempestivo dei tecnici in caso di eventuali problematiche. Infine la macchina non conosce tempi morti e si presta a essere utilizzata lungo tutto l’arco dell’anno coprendo la fase vegetativa, di post-raccolta e la potatura come confermano recenti sperimentazioni effettuate in Abruzzo: dagli studi e dai dati raccolti in campo, infatti, l’acqua ozonizzata risulta efficace anche nel cauterizzare le ferite della potatura, inibendo così l’infezione da parte di microbi e batteri.

La tracciabilità delle performance permette anche di aver un accesso facilitato alle certificazioni, perché nella richiesta della dichiarazione del BIO o il riconoscimento di un trattamento virtuoso, il fatto che la macchina sia tecnologicamente avanzata consente anche di avere a disposizione una serie di dati utili in questo senso, oltre al residuo zero, fondamentale per abbattere i residui nell’ambiente.

«Ha un costo facilmente ammortizzabile, – commenta Luca Gamberinipoiché il ritorno dell’investimento è stimato addirittura nello stesso anno di acquisto per le aziende che dispongono di una superficie a partire dai 50 ettari. È un prodotto premium in grado di restituire un ritorno economico importante non solo a livello di risparmio sui prodotti convenzionali (su cui abbiamo un abbattimento veramente significativo), ma anche sulla salubrità in generale di tutto l’ambiente, dell’operatore, del frutto, del terreno e delle falde acquifere. Oltre alla possibilità di utilizzo anche nella sanificazione di ambienti e macchinari di produzione vitivinicola, azione determinante per operare in condizioni ottimali. Anche se siamo solo all’inizio siamo molto fiduciosi. Nel 2022 contiamo di fare un importante produzione di macchine per rispondere alle prime richieste del mercato, soprattutto quello estero, già in arrivo».

Un altro dei plus di è l’assistenza premium, con intervento tempestivo in caso di problematiche e la propedeutica nell’utilizzo: ogni macchina prevede infatti una messa in campo e una strumentazione che permette di operare rapidamente in autonomia. Il generatore è dunque molto tecnologico, ma con un sistema di manutenzione semplificata che grazie alla cinquantennale esperienza dell’azienda permette di ridurre in maniera drastica il fermo macchina.

Un gioiello della meccanica italiana, ideale nella lotta a peronospora, oidio e botrite, che non si prefigge lo scopo di eliminare totalmente la chimica ma di limitarne molto l’uso, consentendo anche all’azienda biologica di rientrare più facilmente nei vari limiti imposti dalla Comunità Europea. «Abbiamo constatato che acqua ozonizzata e olio ozonizzato arrivano quasi alla stessa efficacia del prodotto convenzionale - chiosa Gamberini - ma l’utilizzo in alternanza a un prodotto convenzionale a base rameica dell’acqua ozonizzata porta ad un’efficacia analoga, con tutti i vantaggi derivanti dall’abbassamento dei residui».

Le prestazioni di OXIR sulla vite

L’uva è una delle colture più importanti del mondo, ma allo stesso tempo una delle più fragili e di difficile gestione. Agenti patogeni come la botrite e la peronospora sono minacce costanti e potenzialmente in grado di pregiudicare la qualità e la resa della coltivazione e del prodotto finale. Per contrastare questa problematica la viticoltura ha fatto per lungo tempo ricorso a prodotti fitosanitari di sintesi che però si sono rivelati fallimentari a causa dei rischi ambientali e sanitari a essi connessi. In tale contesto si inserisce la portata rivoluzionaria della tecnologia OXIR, un’arma efficace per dare agli agricoltori una valida alternativa all’utilizzo di fitofarmaci e prodotti similari come il rame, soluzione limitata e da sempre vincolata a strette norme di utilizzo.

Le sperimentazioni di OXIR si sono rivolte esclusivamente a colture Made in Italy con l’obiettivo di porre le basi per la salvaguardia di un patrimonio di valore mondiale. Il mondo della coltivazione della vite in Italia e non solo guarda con sempre maggiore interesse l’aspetto BIO. Cresce infatti la domanda di un prodotto con sempre minore presenza di agrofarmaci. I grandi brand vanno in questa direzione, cercando soluzioni alternative per una coltura che soffre di moltissimi patogeni. OXIR punta quindi a fornire una valida alternativa con l’ozono agli operatori del settore agricolo e vitivinicolo, anche grazie alle sperimentazioni in corso sulla distribuzione, puntando a un unico passaggio in entrambi i lati dei filari, per ridurre la presenza di acqua nel terreno, così da non alterare l’umidità di uno specifico ambiente che influisce sulle proprietà organolettiche del prodotto finale.

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Dal primo prototipo al mercato internazionale. OXIR si prepara al grande debutto - Ultima modifica: 2021-09-30T14:46:23+02:00 da Paola Pagani

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