L'Organizzazione mondiale delle dogane approva la proposta dell'OIV

Il vino nei recipienti da 2 a 10 litri non sarà più considerato sfuso

Export dello sfuso in crescita e pari 39% del volume totale degli scambi
Lavorazione di contenitori bag in box

L'Organizzazione mondiale delle dogane approva la proposta dell'OIV: i vini confezionati in recipienti da 2 a 10 litri non saranno più considerati vino sfuso. "Questa decisione è molto importante per il settore vitivinicolo e lo è anche per i consumatori". A una settimana dalla celebrazione della World Bulk Wine Exhibition (WBWE), il meeting mondiale sul vino sfuso che si è svolto ad Amsterdam il 25 e 26 novembre 2013, il direttore generale dell'OIV, Federico Castellucci, si è felicitato per il  "riconoscimento della proposta dell'OIV" in occasione della 46ª riunione del sottocomitato per la revisione del sistema armonizzato (SA) dell'Organizzazione mondiale delle dogane (OMD), tenutasi a Bruxelles: l'emendamento concernente la modifica della definizione di vino sfuso all'interno del sistema armonizzato è stato convalidato e sarà sottoposto al Consiglio dell'OMD per l'approvazione finale. Nella sesta edizione del sistema armonizzato (SA) prevista per il 2017 figurerà una nuova sottovoce 2204.22 "in recipienti di capacità superiore a 2 litri e inferiore a 10 litri". Attualmente, la voce 2204.2 comprende due sottovoci: la 2204.21, che identifica il vino in recipienti di capacità inferiore o uguale a 2 litri e la sottovoce 2204.29, che identifica il vino in recipienti di capacità superiore a 2 litri, quello che viene abitualmente definito vino sfuso.  Con la nuova sottovoce 2204.22, i prodotti in recipienti fino a 10 litri saranno considerati prodotti confezionati e non sfusi. Secondo il direttore generale dell'OIV, "questa nuova nomenclatura di riferimento mondiale proposta dall'OIV aumenta la trasparenza e la chiarezza della raccolta di dati statistici del settore e consentirà di comunicare cifre più precise a livello mondiale su questo tipo di prodotto". Le esportazioni di vino sfuso presentano una crescita considerevole e nel 2012 hanno raggiunto i 37 milioni di ettolitri, pari al 39% del volume totale degli scambi. "Al fine di ottenere dati statistici più affidabili sui mercati interni e sul commercio estero, è fondamentale distinguere il vino effettivamente sfuso da quello che viene proposto ai consumatori in recipienti di capacità compresa tra 2 e 10 litri, le cosiddette 'bag-in-box' o contenitori simili", ha spiegato Castellucci. (Fonte: OIV)

Il vino nei recipienti da 2 a 10 litri non sarà più considerato sfuso - Ultima modifica: 2013-12-02T15:34:21+01:00 da Redazione

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