Corsa al fotofinish per lo stoccaggio dei vini

Il sostegno allo stoccaggio non si pratica per la nuova vendemmia, per i vini già imbottigliati e nemmeno per i vini che non hanno ancora finito il periodo di maturazione
Si chiuderà in volata la partita dei 9,54 milioni di euro. Manca però un altro decreto che andrà a disciplinare di controlli

Tempi stretti e corsa contro il tempo per impiegare le economie derivanti dall’attuazione dell’intervento di riduzione volontaria delle rese, pari a 9,54 milioni di euro.

Il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, cd. DL Agosto, ha dirottato le risorse allo stoccaggio dei vini di qualità, misura finalizzata a contenere l’offerta e prevenire turbative di mercato, ancora rallentato dagli effetti dell’emergenza sanitaria.

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Il budget disponibile potrebbe non essere sufficiente a soddisfare tutti ma la misura è stata introdotta, seppure limitatamente all’esercizio 2020, dal Reg. (UE) 2020/592 e nel futuro, se confermata, potrebbe anche trovare conferma nei programmi di sostegno.

Né imbottigliati né nuovi

Il DM 26 novembre 2020, n. 9641040 prevede che i vini stoccabili siano quelli già detenuti al 31 luglio 2020 in carico della dichiarazione di giacenza, ottenuti quindi fino alla vendemmia 2019.

Una formula che riguarda in particolare lo stoccaggio dei vini sfusi Docg, Doc e Igt, già certificati e atti a divenire e che pertanto esclude, oltre a quelli prodotti dalla campagna 2020, anche quelli imbottigliati: una precisazione non di poco conto, che praticamente ha tenuto fuori il segmento spumantistico ed i vini che, anche al di là di quanto previsto dai disciplinari di produzione, si trovano in bottiglia alla data di pubblicazione del decreto.

Il DM inoltre non riconosce il sostegno ai vini che, sebbene detenuti allo stato sfuso, non hanno ancora concluso il periodo di invecchiamento o di affinamento previsto dal disciplinare di produzione, fase del processo che comunque terrebbe i vini in magazzino fino al raggiungimento delle caratteristiche minime. Tanto che sono considerati vini atti a divenire Docg, Doc o Igt quelli che hanno terminato l’eventuale periodo di invecchiamento e che pertanto hanno già raggiunto i requisiti minimi per poter essere messi in commercio.

Opzione riesame

Le partite di vino, che per ciascun stabilimento enologico potranno essere sottoposte allo stoccaggio di sei mesi, devono essere comprese tra 100 e 4 mila ettolitri. L’aiuto previsto dal DM, pari a 0,060 euro/ettolitro/giorno per i vini a Docg e Doc e 0,040 euro/ ettolitro/giorno per i vini a Igt, consente di poter stoccare, a seconda della tipologia, da poco meno di 900 mila a 1,3 milioni di ettolitri.

Sul fronte dell’istruttoria, il decreto prevede, dopo una prima pre-adesione scaduta il 4 dicembre, la pubblicazione dell’elenco dei beneficiari e dei relativi contributi, considerando che, in caso di superamento del plafond disponibile, è prevista una rimodulazione proporzionale dei volumi in stoccaggio e quindi del relativo aiuto. Una revisione che rischia di tagliare drasticamente le quantità riconosciute in magazzino e che, se eccessiva rispetto a quanto inizialmente richiesto dai produttori, potrebbe scoraggiare l’adesione alla misura di sostegno.

Rebus controlli

Sul fronte delle verifiche il DM 26 novembre 2020, n. 9641040 rimanda ad un ulteriore decreto con il quale saranno individuati i controllori e determinate le modalità di audit.

Controlli dei Nas in cantina

Tuttavia, pur rimandando ad un’altra norma i criteri operativi (che verosimilmente arriverà dopo la pubblicazione dell’elenco dei beneficiari ammessi alla misura) il decreto stoccaggio fa già riferimento ad una verifica di congruità tra quanto accertato e quanto dichiarato dal produttore nella domanda di aiuto, che dovrà tener conto di una soglia massima di tolleranza sui quantitativi di vino stoccato pari al 5% rispetto al volume ammesso.

Senza citare, almeno in fase di controllo, il registro telematico di cantina che, consultabile da remoto, potrebbe essere un efficace strumento per verificare la giacenza dei vini sottoposti a stoccaggio.

Quale prospettiva

Probabilmente l’unica possibile perché più veloce, e si spera più efficace, rispetto alle altre misure, lo stoccaggio porta con sé alcune riflessioni ed un rischio: quello di un temporaneo alleggerimento del mercato che, considerando le restrizioni che ancora oggi condizionano gli equilibri di mercato, possa soltanto rimandare di un semestre gli effetti della crisi.

Corsa al fotofinish per lo stoccaggio dei vini - Ultima modifica: 2020-12-10T22:31:22+01:00 da Lorenzo Tosi

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