Italia- Spagna, un confronto impietoso sulle misure anti-crisi

Il dettaglio su: distillazioni, vendemmia verde, misure aggiuntive

Italia- Spagna, un confronto penalizzante riguardo all'efficacia delle misure anticrisi per il vino
Tempestività e integrazione tra le misure di distillazione, stoccaggio privato, limitazione delle rese e vendemmia verde. È ciò che ha consentito a Madrid di contenere del 5% la produzione nazionale aiutando le denominazioni più a rischio. E mentre l'Italia non riesce a trovare il bandolo della matassa per non disperdere i 61 milioni “risparmiati” dalla vendemmia verde parziale, la Spagna attiva come misura aggiuntiva il potenziamento delle prestazioni viniche

Crisi economica da pandemia.

L’Italia tentenna ancora sulle misure integrative da attivare per il comparto vitivinicolo dopo il flop di distillazione e vendemmia verde parziale.

I nostri principali competitor, ovvero Francia e Spagna, su questo fronte si sono invece dimostrati decisamente più efficienti. Il confronto è impietoso, ma può fungere da stimolo per le nostre istituzioni e per la nostra filiera per riuscire a cambiare passo in extremis.

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Il caso della Spagna

Prendiamo il caso della Spagna. Dopo il successo delle misure di distillazione di crisi, vendemmia verde tradizionale e riduzione delle rese, il paese iberico ha invece potenziato in settembre le prestazioni viniche, una misura Ocm che il nostro Paese ha forse troppo prematuramente accantonato.

Un’azione immediata.

Mentre i nostri produttori devono aspettare l’esito del dibattito parlamentare sulla conversione in legge del decreto agosto (Leggi qui) per contare su nuove azioni come la distillazione di dop e igp e/o gli aiuti allo stoccaggio privato (sperando poi di avere tempo sufficiente per attivarle e finanziarle entro l’anno), a Madrid è bastata la convocazione del tavolo del vino nazionale per avviare l’azione integrativa che fa parte del pacchetto delle misure dell’Ocm unica.

La riunione del tavolo del vino a Madrid

Durante la riunione in videoconferenza il Segretario generale dell'agricoltura e

Fernando MIranda in teleconferenza al tavolo del vino spagnolo

dell'alimentazione, Fernando Miranda ha informato che la Spagna «ha raggiunto il pieno equilibrio nell'applicazione di misure eccezionali anticrisi per un valore di 91,5 milioni di euro».

Quasi il doppio di quanto l’Italia è riuscita finora a spendere per sostenere il vino (53 milioni), a fronte di stanziamenti iniziali (50 milioni da ocm più 100 milioni dal bilancio nazionale) decisamente superiori. Un risultato frutto della tempestività con cui i cugini iberici hanno approntato le azioni anticrisi e della capacità di integrare in maniera virtuosa le diverse azioni.

Il pacchetto pronto a inizio giugno

L'11 giugno scorso è entrato infatti in vigore il Regio Decreto 557/2020, con il pacchetto di misure straordinarie nel settore vitivinicole per far fronte alla crisi derivante dalla pandemia di Covid-19 (una ventina di giorni prima dell’attivazione in Italia della distillazione di crisi, oltre un mese prima della novità della vendemmia verde parziale).

L'obiettivo di queste misure (distillazione di crisi, stoccaggio privato e vendemmia verde),
- finanziate principalmente attraverso la contrazione dei fondi inizialmente stanziati nel programma spagnolo di sostegno al settore vitivinicolo (Pasve 2020) ad altre misure (promozione nei paesi terzi, ristrutturazione e conversione dei vigneti e investimenti) -
era quello di ridurre l'offerta disponibile di vino sul mercato prima dell'inizio della campagna di commercializzazione 2020/21.

Nei numeri l’intenzione era quella di avviare:

  • 2 milioni di hl alla distillazione in alcool industriale o sanitario;
  • 2,25 milioni di hl allo stoccaggio privato,
  • di consentire la prima applicazione assoluta in Spagna della vendemmia verde tradizionale, destinando alla misura 10 milioni di euro.

Il bilancio delle misure spagnole

Dalla verifica delle domande ammesse all’aiuto, le sovvenzioni del PASVE 2020 ammontano a un totale di quasi 91,58 milioni di euro (vedi tab 1), di cui 65,39 milioni per la distillazione di crisi (un terzo ai vini a denominazione, in Italia esclusi, due terzi a quelli senza).

Tab. 1. Sintesi delle misure straordinarie applicate al vino in Spagna
Misure straordinarie Richiesto Ammesso Coefficiente
Hl/ha Quantità Hl/ha Quantità %
(€) (€)
Distillazione di crisi Dop 969.730 - 500.000 20.170.404 51,56%
DOP esterno 2.188.968 - 1.500.000 45.218.421 68,53%
Stoccaggio privato Dop 4.666.437 - 2.067.616 15.040.965 44,31%
Igp 182.384 - 182.384 1.149.464 100,00%
Raccolta in verde Dop 10.003 23.256.368 4.301 10.000.000 43,00%
Totale 91.579.254
Fonte: MAP

L’effetto delle misure ha consentito, secondo le stime di Miranda, di contenere la produzione totale di vino e mosto spagnolo attesa quest’anno del 5% rispetto alla media quinquennale (vedi Tab. 3).

Le stime aggiornate del ministero indirizzano infatti la produzione spagnola verso i 39,5 milioni di ettolitri (lontana dalla cifra di 43 milioni annunciata dal Ceev a inizio settembre e che aveva innescato l’ira del rappresentante della commissione Ue nel corso della videoconferenza vendemmiale di Assoenologi, Ismea, Uiv- clicca qui per leggere).

Ma non basta.

La distillazione dei sottoprodotti

Per contenere ulteriormente la produzione in cantina il ministero spagnolo ha pensato di potenziare le prestazioni viniche.

La proposta presentata al tavolo del vino spagnolo è quella di un innalzamento dal 10% al 15% del volume di alcol sovvenzionato nella misura di distillazione dei sottoprodotti (vinacce con almeno 2,8 litri di alcol ogni 100 kg e fecce con almeno 4 litri di alcol ogni 100 kg).

Una misura che può avere un duplice effetto sia sulla qualità delle produzioni, evitando sovratorchiature, che sulla quantità, con un’ulteriore sottrazione di produzione in post vendemmia.

Una misura che può essere attivata automaticamente in virtù della previsione normativa già inserita nel Regio decreto 557/2020, che aveva già previsto la possibilità di attivare una serie di misure aggiuntive, senza ulteriore passaggio parlamentare, in caso di superamento della disponibilità di vino a inizio campagna superiore della media delle ultime 5 campagne. Circostanza che si è puntualmente verificata a causa del peso delle scorte di fine stagione.

Alfredo Lopez della rivista spagnola specializzata Vida Rural stima che l’aumento del 5% di alcol previsto con questa misura assicuri l’avviamento alla distillazione di almeno 2,5 milioni di ettolitri di sottoprodotti.

Vigneti de La Rioja

Come fare funzionare la distillazione

L’Italia non è riuscita ad utilizzare in pieno le risorse per la distillazione di crisi, riservata finora solo al vino comune, fermandosi alla percentuale del 28% (14 milioni su 50). La Spagna ha invece fissato fin da subito quote di distillazione sia per vini dop, con un tetto di mezzo milione di ettolitri, e non dop, 1,5 milioni di ettolitri, con importi di aiuto di 40 euro/hl per il primo e di 30 euro/hl per il secondo, più un’integrazione per i costi di trasporto per distanze superiori ai 150 km rispetto alla sede della distilleria.

Anche in Spagna la richiesta di distillazione è stata superiore alle attese soprattutto per quanto riguarda i vini dop. Il settimanale Vida Rural stima che in totale, tra dop e non dop, siano state autorizzate distillazioni per quasi 65,4 milioni di euro (71,4% dei fondi stanziati per finanziare le misure straordinarie).

A beneficiare di queste risorse sono state 17 distillerie e 415 cantine. L’attuazione tempestiva della misura (Regio decreto 557/2020 del 9 giugno, con 20 giorni di anticipo rispetto al provvedimento analogo italiano per la distillazione e addirittura più di un mese per quello della vendemmia verde) ha consentito di allestire una tracciabilità efficace delle produzioni distillate.

Tab. 2 Richieste di aiuto e volume di vino per la distillazione di crisi “tracciabile” in Spagna
regione Vini con DOP Resto dei vini
Richieste di volume (hl) Quantità Richieste di volume (hl) Importo (A)
(€)
Andalusia 18.865,00 392.392,50 29.142,50 602.008,67
Aragon 75.575,00 1.571.962,00 250 5.164,35
Castilla-La Mancha 350.263,53 7.285.490,69 1.809.875,60 37.387.348,33
Castiglia e Leon 61.325,79 1.275.578,05 3.111,00 64.265,21
Catalogna 89.589,07 1.863.455,03 7.403,84 152,944,18
Extremadura 50.977,56 1.069.334,60 287.812,00 5.945.451,46
Com. Madrid 588,8 12.247,06 338 6.982,21
R. de Murcia 15.550,00 323.440,41 1.740,00 35.943,90
C.F. de Navarra 12.420,50 258.346,73 1.225,25 25.310,50
La Rioja 1.000,00 20.800,03 970 20.037,69
Com. Valencian 293.574,49 6.106.357,16 47.100,00 972.964,17
Totale 969.729,74 20.170.404,25 2.188.968,19 45.218.420,77
Fonte: Elaborazione Vida Rural da dati MAP.

Lo stoccaggio invece che
la vendemmia verde parziale

L’Italia si è caratterizzata per un forte sottoutilizzo dei fondi per la vendemmia verde parziale (39%). La Spagna ha attivato sia lo stoccaggio privato che, per la prima volta, la vendemmia verde.

Nel primo caso è stato fissato un aiuto per sospendere di 180 giorni (6 mesi) la commercializzazione dei vini prodotti, con una proroga a 270 o 360 giorni per i rossi. L’importo dell’aiuto (di cui hanno usufruito 374 cantine) è stato fissato a 0,027 euro/hl di vino per giorno di conservazione.

Una misura destinata sia alle produzioni Dop che Igp, con risultati differenziati. Poiché le richieste degli IGP da stoccare sono state inferiori ai volumi stabiliti per legge, la totalità delle richieste è andata a buon fine, con un aiuto totale corrisposto di quasi 1,15 milioni di euro.

Al contrario le domande di stoccaggio dei vini doc hanno superato il limite stabilito, arrivando a quasi 4,67 milioni di hl. Ne sono stati ammessi solo circa 2,1 milioni, il 44,1% del totale, con un totale di aiuti corrisposti di poco superiore ai 15 milioni di euro.


Una vendemmia verde, tradizionale, che funziona

La misura della vendemmia verde adottata in Spagna non è stata quella parziale del decreto rilancio italiano, ma era quella dell’ocm vino, da attuare per appezzamenti completi con una dotazione massima di 10 milioni di euro. La misura è stata attuata in 14 regioni e i beneficiari dell'aiuto sono stati 1.680 viticoltori che hanno chiesto di svolgere questa attività per 10.003 ettari, con un aiuto di 23,26 milioni di euro.

Le domande di aiuto hanno quindi superato il limite fissato, rendendo necessario un forte coefficiente di riduzione del 43% sull'importo richiesto, ammettendo infine 4.301 ettari e 1.670 viticoltori. In Italia la vendemmia verde dell’Ocm è stata attuata solo da 4 regioni: Basilicata, Marche, Calabria e Sicilia, che da sola ha impiegato il 90% delle risorse disponibili.


Più tempestività e integrazione tra le misure

In Italia l’effetto di queste misure nella riduzione della produzione (per evitare tracolli di prezzo) e nel miglioramento della qualità è di difficile comprensione. Le misure sono infatti apparse troppo slegate. La loro attivazione troppo tardiva.

In Spagna le misure sono state concepite invece secondo un piano preciso che mirava a contenere le produzioni in particolare delle regioni più “critiche” come Castiglia-La Mancia e Extremadura.

C’è stata una forte connessione tra le misure.

Il punto di partenza è stata la limitazione delle rese delle denominazioni più critiche. Il superamento di questi tetti non veniva riversato a cascata, come si fa in Italia, sulle produzioni Igt e di vino comune che insistono sulla stessa area di produzione, ma è stato avviato obbligatoriamente alla distillazione. Le misure della vendemmia verde e della distillazione sono state equamente distribuite tra produzioni con denominazioni e senza, cercando di favorire, con le dotazioni, le zone più critiche.

È ancora presto per capire l’efficacia di questa strategia. Il ministero dell’agricoltura spagnolo stima però che la produzione di vino per la campagna 2019/2020 sia tra 39,5 e 41 milioni di hl, inferiore del 5% rispetto alla media quinquennale (e solo +3-4% rispetto alla produzione 2019, che in Spagna fu particolarmente penalizzata dal maltempo. Un dato comunque molto inferiore rispetto alle stime del più 12% portate dal Ceev alla conferenza pre vendemmia congiunta Assoenologi-Ismea-Uiv di inizio settembre).

Tab. 3 Stima delle produzioni e degli stock di fine campagna in Spagna
C.A. Scorte vino + mosto (hl) stime Prod Vino +Mosto (hl) Var. (%) stima offerta  2020/21 (hl)
2019/20
Andalusia 2.997.781 890.000 -12,00% 3.900.000
Aragona 1.353.675 1.030.000 18,20% 2.400.000
AST 20.594 0 0% 20.600
BAL 99.076 50.000 -10,50% 150.000
CAN 52.049 50.000 2,00% 102.000
CANT 8.636 0 0% 8.700
Castilla-La Mancha 10.813.079 23.000.000 17,40% 33.800.000
CYL 2.792.809 2.220.000 10,90% 5.000.000
Catalogna 5.480.301 2.140.000 -34,60% 7.620.000
Extremadura 1.109.160 2.790.000 7,50% 3.900.000
Galizia 513.791 930.000 2,40% 1.440.000
Com. Madrid 74.495 80.000 17,50% 154.500
R. de Murcia 865.228 730.000 -1,50% 1.600.000
Navarra 1.072.700 750.000 27,50% 1.800.000
PVAS 2.477.027 650.000 -1,90% 3.130.000
La Rioja 4.999.385 1.990.000 2,50% 7.000.000
Com. Valenciana 1.953.024 2.530.000 2,50% 4.480.000
TOTAL 36.683.440 39.890.000 7,10% 77.070.000
Fonte elaborazione Vida Rural su dati Map 9 settembre 2020
Italia- Spagna, un confronto impietoso sulle misure anti-crisi - Ultima modifica: 2020-10-01T13:51:26+02:00 da Lorenzo Tosi

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