Vino, anche il trasporto fa la qualità

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La qualità del vino dipende certamente dal terroir, ma anche il trasporto è una fase della filiera che può fortemente condizionare il prodotto finale. Per questo è fondamentale fare affidamento a un servizio di logistica sicuro ed efficiente

In Italia il vino si fa prevalentemente in quattro regioni del Nord: Veneto (23%), Toscana (13%), Emilia-Romagna e Piemonte (11%). In particolare, le province dove si concentra la produzione del vino, anche per motivi di logistica e patrimonio tecnologico in campo enologico, sono Verona (10%), Treviso (8%) e Cuneo (6%). Sono i dati di Alleanza Cooperative Agroalimentari. La produzione italiana è anche la più controllata al mondo: oltre 17mila controlli Icqrf (Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione frodi) su Prosecco, Amarone/Valpolicella, Asti, Nero d'Avola, Barolo, Chianti e molte altre denominazioni. L'Italia, inoltre, è l'unico Paese al mondo ad avere il registro telematico del vino, che consente il monitoraggio dei dati di stoccaggio e movimentazione e controlli sul 95% del vino made in Italy. La tendenza attuale del settore, così come per molti altri, è quella di un maggiore utilizzo della tecnologia, con una conseguente concentrazione della produzione laddove ci sono strutture di stoccaggio moderne e servizi di logistica affidabili.

L’importanza di un servizio di logistica sicuro

Lo stoccaggio e la logistica rappresentano infatti due momenti della filiera del vino molto critici, dove il prodotto può andare incontro a una serie di trasformazioni a causa delle condizioni ambientali a cui è sottoposto. Per raggiungere la Gdo, negozi specializzati e clienti privati, mantenendo la qualità e l’integrità del vino, le aziende necessitano di un servizio di logistica rapido ed efficiente, sia per quanto riguarda il commercio digitale che quello tradizionale, in Italia o all’estero.

Il trasporto, in particolare quello su gomma, acquisisce un’importanza determinante per la soddisfazione dei clienti e per questo chi fornisce questo servizio deve garantire: la sicurezza della merce, collegamenti rapidi, capillarità, puntualità e flessibilità nella gestione di imballaggi di diversi formati e dimensioni, consegne in molti Paesi.

Il trasporto su pallet

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Sia che si tratti di spedizioni destinate a piccoli esercizi commerciali o a grandi distributori, spesso il trasporto su pallet è la soluzione adottata dalle aziende. Tra i vari player attivi sul territorio italiano, Palletways  si può considerare un vero e proprio esperto nel settore del trasporto vino su pallet.
Palletways nasce nel 1994 nel Regno Unito e arriva in Italia nel 2002. Oggi rappresenta la maggiore rete europea presente in 24 paesi, compresa l’Italia dove è attivo grazie ai suoi oltre 110 concessioni e i tre hub di Bologna, Milano e Avellino i quali movimentano più di 11mila pallet a notte consegnandoli in 24 ore, con il servizio Premium, o in 48/72 ore con il servizio Economy.
Palletways ha ideato servizi appositi che garantiscono una consegna veloce e sicura per ogni destinazione, che si tratti della grande distribuzione con i Servizi Gdo e Gdo Timed, dei canali Horeca o del consumatore finale.
Inoltre, l’attenzione a compiere pochi passaggi, riposizionamenti minimi e carico-scarico laterale garantiscono l’integrità delle merci di cui i clienti possono monitorare in tempo reale il percorso attraverso l’avanzato servizio online di track and trace.

L’esperienza dell’azienda La Grazia

«La passione per il vino ce l’ho sin da bambino e produrlo è sempre stato il mio sogno – racconta Paolo Oberti, dell’azienda La Grazia a Tirano, in Valtellina – ma solo nel 2012 sono riuscito a unire questa passione al profondo attaccamento al territorio valtellinese dando vita alla cantina che gestisco assieme alla mia famiglia. La cantina porta il nome di mia moglie Grazia e il logo è quello del trenino rosso del Bernina, patrimonio mondiale dell’Unesco, del quale abbiamo un vagone nel giardino dell’azienda che utilizziamo come showroom.

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La famiglia Oberti della cantina La Grazia

Il nostro obiettivo è valorizzare al massimo le piccole produzioni di viticoltura di montagna, che ormai si può definire “eroica”, creando prodotti di estrema qualità. Ne 2013 abbiamo acquistato nuovi terreni sui quali abbiamo piantato un vitigno non molto tipico della zona: il Pinot Bianco. La prima vendemmia c’è stata nel 2015 con la produzione tradizionale valtellinese (Rosso di Valtellina Doc, Sforzato di Valtellina Docg, Valtellina Superiore Docg, ecc.), alla quale abbiamo affiancato un vino bianco fermo e due spumanti metodo classico uno bianco e un rosé. Negli anni successivi abbiamo aumentato ulteriormente la superficie vitata, che ormai è di circa 3 ha, prendendo in conduzione e riconvertendo impianti abbandonati. La produzione iniziale del 2015 è stata di circa 8mila bottiglie che sono poi diventate 20mila nel 2016 e 30mila nel 2017 e nel 2018. Nello stesso anno abbiamo realizzato nuovi impianti utilizzando ceppi di varietà resistenti a diverse malattie fungine, con l’obiettivo di produrre uva senza l’uso di fitofarmaci in una direzione di lungimirante rispetto dell’ambiente».

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Il vagone del trenino rosso del Bernina adibito a showroom

Sul tema della logistica Oberti spiega che tutto è importante, perché fare vino significa fare qualità.

«Questa passa dal terreno, dal vitigno, dall’uva, dalla vinificazione, dall’imbottigliamento e anche dal trasporto per la vendita del prodotto, una fase che troppo spesso viene trascurata. Oggi, un’azienda vitivinicola che vuole proporre prodotti di un certo livello non può permettersi di inciampare in un servizio di trasporto non affidabile, che può vanificare il lavoro fatto fino a quel momento e intaccare la percezione del consumatore finale. Ci siamo affidati a Palletways perché siamo certi che i nostri clienti avranno le consegne come devono essere fatte: curate, puntuali, professionali, con danneggiamenti praticamente nulli. Le aziende, dal canto loro, devono preparare bene le merci, con imballaggi adeguati; anche in questo Palletways offre la possibilità di gestire il prodotto con pallet diversi per rispondere a tutte le esigenze di consegna. La tipologia di bancale dedicato al vino e al mondo del beverage il mini quarter – con base 80-100 cm di larghezza x 120 cm di profondità x 60 cm di altezza e un peso fino a 150 kg – è una soluzione competitiva che meglio si adatta alle esigenze del settore e permette di gestire in maniera ottimale il rapporto peso/volume della merce. Altre criticità dipendono dal canale a cui è destinata la consegna, in particolare per il canale Horeca, fortemente vincolato dagli orari di servizio, è fondamentale che il trasportatore organizzi al massimo le consegne in modo da arrivare puntuale. È una responsabilità del trasportatore ma anche della cantina, io come mittente voglio che chi consegna la merce sia rispettoso delle esigenze del cliente finale che paga. Palletways, poi, è un network di aziende molto radicato nel territorio e questo può essere un valore aggiunto, perché riescono a scegliersi delle aziende eccellenti nel mondo della logistica in grado di rispondere agli elevati standard imposti. Tutto questo permette di instaurare un rapporto di fiducia tra mittente e trasportatore, aspetto da non sottovalutare dato che a lui si affidano merci di grande valore».

Vino, anche il trasporto fa la qualità - Ultima modifica: 2019-05-07T15:41:05+02:00 da Sara Vitali

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