Dal 2009 Diam Bouchage ha adottato una politica ambientale per tutti i suoi siti industriali, tutti certificati ISO 14001. Questo processo impegna l'azienda a migliorare le performance dei suoi strumenti di produzione attenendosi a 4 principali criteri: il controllo dei consumi di energia e materiali, e quindi dell'impronta di carbonio; l'inserimento in un processo di economia circolare attraverso il recupero dei sottoprodotti del sughero e dei suoi scarti; la gestione dei rischi industriali dei suoi impianti tecnici; lo sviluppo di prodotti più rispettosi dell'ambiente, in un approccio di progettazione ecocompatibile durante il loro ciclo di vita.
L'impronta di carbonio di DIAM Bouchage per il 2022 si attesta a 67.720 tonnellate di CO2e. Nonostante una notevole crescita della produzione, l'azienda registra un calo del 2% rispetto al bilancio 2019, grazie al controllo delle emissioni direttamente legate alla sua attività.
Tra i tanti impegni assunti dall’azienda, la rivitalizzazione delle foreste di querce da sughero è uno dei pilastri delle azioni condotte da Diam Bouchage. Tra il 2020 e il 2021 ha infatti sovvenzionato la piantumazione di 5.934 querce da sughero in Provenza. Un'altra leva chiave adottata per ridurre la propria impronta di carbonio è il miglioramento delle emissioni del traffico stradale.
Nell'ambito della gestione energetica, Diam Bouchage ha anche effettuato un importante investimento per il recupero del calore generato dagli impianti di purificazione del sughero nella sua sede spagnola.