Flavescenza dorata: le viti infette vanno immediatamente estirpate.
Lo ribadisce con forza il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare aggiornando le misure fitosanitarie d’emergenza per il contrasto al fitoplasma vettore della malattia.
L’escalation degli ultimi anni
La Flavescenza dorata è infatti la più grave delle malattie da fitoplasmi della vite, denominate con il termine generico di "giallumi", ed è oggetto di quarantena in tutta l'Unione europea. È stata segnalata per la prima volta in Italia nei primi anni '70 ed è attualmente presente in tutte le regioni del Centro Nord. In considerazione dell'aggravamento e dei danni causati dall'organismo nocivo, il Mipaf ha ridefinito le misure fitosanitarie di emergenza e con D.M. 06/06/2023 ha abrogato il precedente decreto 31 maggio 2000 (misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza dorata della vite) emandando poi la nuova Ordinanza ministeriale 22/06/2023, n. 4, “Misure fitosanitarie d'emergenza per il contrasto di Grapevine flavescence doree phytoplasma atte ad impedirne la diffusione nel territorio della Repubblica italiana” (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 12/08/2023, n. 188).
Estirpo obbligatorio
Tra le misure rafforzate c’è proprio quella relativa all’estirpazione delle piante infette.
All’art.6 dell’ordinanza si ribadisce infatti che «devono essere tempestivamente estirpati e distrutti dal proprietario e/o dal conduttore del fondo tutti i ceppi di vite che presentano sintomi riconducibili alla presenza dell'organismo nocivo specificato, senza necessità di ulteriori analisi se il rinvenimento è in una zona già considerata infestata».
«In alternativa all'estirpazione immediata le piante sintomatiche individuate devono essere capitozzate, eliminando eventuali ricacci fino al momento dell'estirpazione del ceppo, che dovrà avvenire entro la successiva ripresa vegetativa e comunque non oltre il 31 marzo».
«Qualora il numero delle viti sintomatiche per appezzamento di vite superi il 20% delle piante vive presenti, l'intero appezzamento di vite o parte di esso viene estirpato».
«Devono, altresì, essere estirpate tutte le piante di Vitis spp., compresi eventuali ricacci, site nei vigneti abbandonati».
«Il Servizio fitosanitario regionale può, inoltre, disporre l'estirpo di tutte le piante di Vitis sp. nelle aree con viti inselvatichite, comprese le aree non agricole.
Il controllo del vettore
Nell'intera area delimitata devono inoltre essere effettuati trattamenti fitosanitari contro il vettore della malattia Scaphoideus titanus con prodotti autorizzati secondo le indicazioni impartite dal Servizio fitosanitario regionale. Il numero di trattamenti può variare in relazione al livello di severità e al rischio fitosanitario di diffusione della malattia.
Il Servizio fitosanitario regionale può, altresì, disporre, in considerazione della presenza del vettore e del rischio fitosanitario di diffusione della malattia, l'effettuazione di trattamenti fitosanitari obbligatori anche al di fuori delle zone delimitate.
Leggi anche: