Vitigni autoctoni recuperati, nuova linfa alla viticoltura laziale
Danilo Scenna, giovane e motivato viticoltore biodinamico di Pescosolido (Fr), riporta in produzione vigneti abbandonati con viti franche di piede. Scoprendo, grazie alla collaborazione con istituti di ricerca, un tesoro di tipicità: autoctoni bianchi come Maturano e Pampanaro e rossi (Lecinaro e uva Giulia) da cui oggi produce fra le 15 e le 18mila bottiglie all’anno
Alto Adige, rilancio continuo sulla sfida della sostenibilità
Il progetto Agenda 2030 prevede impegni crescenti anno dopo anno: le esperienze delle cantine della Val d’Isarco nel coniugare qualità e transizione ecologica
Roero, vino sostenibile e di qualità nonostante il climate change
L’esempio dell’azienda Angelo Negro, uno dei nomi che ha fatto grande l'Arneis nel mondo, e della rete Interra Farm. In un'annata piena di difficoltà le sfide climatiche sono state affrontate con successo grazie alle soluzioni messe a punto da Syngenta
Tre nuovi vitigni autoctoni pugliesi
Trasferimento tecnologico: due casi che fanno scuola. Cigliola, Carrieri e Santa Teresa sono infatti tre vitigni autoctoni pugliesi passati dalla ricerca all’applicazione pratica nella Cantina Supersanum (Lecce). Cantina Coppola ha invece rilanciato la propria produzione di Negroamaro grazie ai lieviti starter tipici messi a punto dal progetto di ricerca Innowine
I vini del Canavese verso la modifica dei disciplinari
Il progetto del Consorzio su Carema Doc, Canavese Doc ed Erbaluce di Caluso Docg. Videointervista al presidente del Consorzio, Antonino Iuculano, produttore nonché sindaco del Comune di Cuceglio (To)
Vino in equilibrio con l’ecosistema, la ricetta sostenibile di Pitars
Economia circolare, difesa e fertilizzazione sostenibili, bioedilizia. Videointervista a NIcola Pittaro che spiega la strategia green di Cantina Pittars per produrre vini in equilibrio con l'ambiente naturale all'interno di un'area candidata a Riserva della Biosfera Unesco come l'alveo del Tagliamento in Friuli
La nuova Borgogna è in Alto Adige
Il climate change rimescola le carte sconvolgendo rapporti consolidati tra vitigni e territori. Franz Haas ne è consapevole: da decenni il suo impegno è quello di migliorare qualità e prestigio dei vini altoatesini. Innanzitutto del Pinot Nero, puntando su tutte e quattro le dimensioni del terroir. «Quella più trascurata – dice -, e che invece fa più che mai la differenza, è l’altitudine». E ora grazie alla collaborazione con l’Oenolab dell’Università di Bolzano, può scientificamente dire come e quanto incide questa variabile sulla finezza dei suoi vini
Certificazione Equalitas per Banfi
Castello Banfi e l’impegno nella sostenibilità anche in etichetta, un traguardo raggiunto con l’ente di certificazione Csqa. La Ceo Cristina Mariani-May: «Abbiamo iniziato a pensare e lavorare in modo sostenibile in tempi impensabili, quando ancora non era un trend»
Nessun rosè per l’Asolo Prosecco Docg
«Il nostro vero patrimonio è il vigneto». è la certezza di Ugo Zamperoni, presidente del Prosecco di Asolo Montello Docg. Per questo il Consorzio vuole trasmettere questo valore alle generazioni future con un corso di potatura. e riguardo alle recenti polemiche su possibili introduzioni di nuove tipologie rosè: «Nessuna modifica del disciplinare è in atto».
Luigi Moio al vertice dell’Oiv
Professore di enologia a Napoli e produttore di vino presso l’azienda Quintodecimo, con Luigi Moio l’Italia sale al vertice dell’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (Oiv). Sbaragliata sin dalla prima votazione la concorrenza australiana. Le congratulazioni di Ernesto Abbona