16 comuni del vicentino uniti per raccontare le "terre da gustare"

Le Valli del Vino, progetto PIAR per la promozione del territorio

Un itinerario immaginario che percorre la strada del Recioto e dei vini di Gambellara DOC e la strada del vino Lessini Durello DOC

E’ stato presentato alla stampa lo scorso 28 ottobre 2013 Le Valli del Vino e del Racconto. Terre da gustare. Il progetto PIAR- ACCESS coinvolge 16 comuni dell'Ovest e dell'Alto Vicentino: Chiampo, Arzignano, Castelgomberto, Cornedo Vicentino, Gambellara, Isola Vicentina, Malo, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Montorso Vicentino, San Vito Leguzzano, Schio, Sovizzo, Trissino, Zermeghedo, Monteforte d’Alpone. Un itinerario immaginario che percorre la strada del Recioto e dei vini di Gambellara DOC e la strada del vino Lessini Durello DOC offrendo uno spaccato di vita autentico di un territorio in cui si respira un'atmosfera suggestiva e d'altri tempi radicata in un legame genuino. Il brand Le Valli del Vino e del Racconto. Terre da gustare è nato nato con l’intento di far conoscere il grande patrimonio naturalistico, culturale e storico dell’area dell'Ovest e dell'Alto Vicentino, attraverso la promozione di un’offerta enoturistica integrata. Un modello che si fonda sul rispetto dei valori del luogo, il recupero di tradizioni, riti, leggende, la salvaguardia dei saperi e la scoperta delle tipicità. Vini e racconti, dunque, come le due anime di un luogo tutto da scoprire. Il progetto L’obiettivo generale della politica turistica delle Valli del Vino e del racconto è migliorare la qualità della vita e l’attrattività del territorio coinvolto, puntando alla riscoperta e alla valorizzazione delle risorse ambientali, storiche e culturali. A partire da questa premessa, le finalità perseguite sono: la creazione di un’identità unitaria del territorio del PIA-R Access, il coinvolgimento degli operatori locali, la presentazione di un’offerta integrata territoriale che coinvolga tutti i comparti turistici, l’incremento dei flussi turistici nazionali ed internazionali nell’area, il potenziamento della ricettività turistica e la diversificazione delle attività produttive. La comunicazione Sono stati individuate quattro linee di sviluppo dell’ attività di comunicazione:creare un racconto che sappia appassionare l’ascoltatore-spettatore, invitatolo a scoprire “ciò che è inedito, ma autentico”;  rafforzare l’attività di PR con la stampa;  differenziare il messaggio per segmenti e mercati; potenziare la comunicazione online. Elementi che permettono di: sfruttare i punti di forza del territorio, veicolare un’identità unitaria e caratterizzante, così da consentire una differenziazione rispetto ad altre destinazioni e favorire la conoscenza di tutti i comparti che caratterizzano l’offerta. Per garantire coerenza e uniformità all’immagine del luogo, sono stati scelti importanti strumenti e azioni di veicolazione, attraverso i quali il messaggio è stato declinato: Logo e identity, video istituzionale e tematici, opuscolo istituzionale e tematico, sito web, fiere di settore (TTG e BIT, quattro incontri con gli operatori locali. Negli strumenti si è scelto di fondere il concetto di racconto con quello di vino. Anche il cromatismo diventa espressione di questi due aspetti: un vecchio libro, che aprendosi, parla di un territorio da scoprire. Il territorio Circondate da una corona di monti prealpini e dalla splendida cornice delle Piccole Dolomiti, le valli Leogra, del Chiampo  e dell’Agno si mostrano nei mille volti che, le colline verdeggianti, assumono snodandosi lungo i 16 comuni che le attraversano: Arzignano, Castelgomberto, Chiampo, Cornedo Vicentino, Gambellara, Isola Vicentina, Malo, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Monteforte d’Alpone, Montorso Vicentino, San Vito di Leguzzano, Schio, Sovizzo, Trissino, Zermeghedo. Visitare questi luoghi significa camminare nella storia che dialoga armoniosamente con la natura, regalando scorci di ineguagliabile fascino, di cui godere dall’alto di una cima o nel cuore del paese. Qui, i vicoli e le stradine si inerpicano lungo i borghi disseminati di antiche cinte murarie come la Rocca Scaligera di Arzignano; il Castello della Bella Guardia  Montecchio Maggiore, Villa Trissino- Barbaran Castelgomberto; chiese come quella trecentesca dell’Immacolata Concezione a San Vito di Leguzzano; santuari come quello di Santa Maria Liberatrice a Malo; il Convento di Santa Maria del Cengio a Isola Vicentina, maestosi luoghi di culto indissolubilmente legati a miracoli ed apparizioni: la Grotta di Lourdes a Chiampo, la salma di Santa Bakhita a Schio. Il percorso è ricco di sontuose ville, torri e palazzi che ricordano gli antichi splendori delle nobili famiglie che ne hanno consacrato lo sviluppo: Il palazzo Vescovile di Monteforte d’Alpone, Villa da Porto a Montorso Vicentino, Villa Curti di Sovizzo, Villa Trissino da Porto a Trissino, Villa da Porto a Malo, le cui colonne, unico elemento visibile, sono le più grandi mai realizzate da Andrea Palladio. Uno straordinario percorso naturalistico come l’oasi naturalistica le Poscole a Cornedo Vicentino e paesaggistico come le strade del vino a Gambellara sono occasioni uniche per riappropriarsi di quel vivere “slow”, di cui questi territori ricchi di antichi saperi, storia cultura e tradizione, riescono ad evocare e mantenere vive anche nella gastronomia con tantissime specialità gastronomiche tra cui  “il Gobeto di Zermeghedo” un biscotto della tradizione.  

Le Valli del Vino, progetto PIAR per la promozione del territorio - Ultima modifica: 2013-11-04T16:06:14+01:00 da Redazione

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