Riforma Dop e Igp, la bozza De Castro approvata a Strasburgo

L'apprezzamento di Unione Italiana Vini per l'efficacia dei 46 emendamenti approvati dalla Commissione agricoltura del Parlamento Europeo. La sottolineatura del Ministro Lollobrigida per gli strumenti messi a disposizione della difesa delle nostre eccellenze agroalimentari. Il monito di Federdoc sulla necessità di difendere le peculiarità del vino. Ora la bozza approvata passa alle negoziazioni del Trilogo per essere definitivamente approvata entro il prossimo ottobre

La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha approvato all'unanimità la bozza del nuovo regolamento Ue che riforma la normativa sulle indicazioni geografiche (Dop e Igp) presentata dal relatore Paolo De Castro (ne abbiamo parlato qui).

Paolo De Castro

Entro il 31 maggio il dispositivo sarà sottoposto a Strasburgo al voto alla Sessione Plenaria del Parlamento per poi avviare i Triloghi con Commissione e Consiglio ed arrivare alla votazione finale del Parlamento entro l’ottobre del 2023.

I punti cardine secondo Uiv

Unione italiana vini (Uiv), esprime piena soddisfazione per l’esito del voto. Tutti i 46 emendamenti approvati sono ampiamente condivisi dall’associazione che rappresenta l’85% dell’export italiano di vino.

Lamberto Frescobaldi, Uiv

Tra i punti cardine contenuti nella storica riforma portata avanti da De Castro Uiv sottolinea l’importanza della presenza del vino, la definizione di vini Igp, la protezione dei nomi geografici contro possibili evocazioni (come, per esempio, la questione del Prosek) e le nuove disposizioni volontarie sulla sostenibilità del vino. «Il pericolo – commenta Uiv - di tenere disancorato il vino dal sistema di protezione dei prodotti di qualità è stato scongiurato».

«E questa è la vittoria più importante ma non l’unica: la Riforma permetterà di fare passi avanti notevoli in materia di protezione delle denominazioni in ambito internazionale, di chiarimento delle regole produttive sui vini a Igt e di semplificazione delle procedure relative ai disciplinari».

Uno strumento al servizio del sovranismo alimentare

Francesco Lollobrigida, ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste

Anche il ministro Francesco Lollobrigida esprime soddisfazione mettendo in evidenza i punti della riforma che permettono di difendere al meglio le eccellenze agroalimentari italiane.

«L’obbligo di utilizzo – dice - di almeno il 50% delle materie prime realizzate nella Nazione di appartenenza del marchio IGP e quello relativo all’indicazione del nome produttore rappresenta un ulteriore passo per difenderle».

«Grazie al lavoro svolto dagli europarlamentari italiani di diversi schieramenti (Procaccini, Dorfman, De Meo, De Castro, Rondinelli, Laureti, Lizzi, Conte, Ghidoni, Basso e  Giarrusso) continuiamo a impegnarci per proteggere i nostri prodotti di qualità dal fenomeno dell’Italian Sounding che sottrae centinaia di miliardi alla nostra economia e per difendere insieme il Sistema Italia, simbolo di eccellenza nel mondo».

Federdoc: «Difendere le peculiarità del vino»

Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presindente di Federdoc

Più sfumato l’apprezzamento di Federdoc che non aveva condiviso in pieno l’inclusione del vino nel quadro della riforma.

«Quello di Strasburgo – riporta un comunicato della federazione – è un voto importante che ribadisce la fondamentale importanza della tutela delle Indicazioni Geografiche, sancendo lo stop al passaggio di gestione dei disciplinari all’Euipo, un’esternalizzazione di competenze che avrebbe rappresentato un grave vulnus per l’intero sistema».

«Viene confermata la peculiarità del settore vino – evidenzia GianGiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente di FederDoc -, caratterizzato da una politica di qualità con strumenti normativi specifici».

La bozza approvata garantisce, secondo la federazion, un livello di protezione più elevato alle IG, con specifico riferimento alla protezione online e all’impiego delle stesse come ingredienti di prodotti composti elaborati e trasformati.

«L’auspicio ora – conclude Bonaldi – è che l’orientamento scaturito dalla votazione rappresenti una traccia precisa per le decisioni future, con una particolare attenzione al “pacchetto vino” che richiede specificità che a molti sembrano sfuggire».

Riforma Dop e Igp, la bozza De Castro approvata a Strasburgo - Ultima modifica: 2023-04-21T10:49:23+02:00 da Lorenzo Tosi

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