Covid 19, la qualità dei vini si autocertifica

Toasting with two glasses of red wine in the vineyard
In mezzo all’emergenza sanitaria per ridurre accessi alle aziende e garantire la continuità operativa gli organismi di Asso-Odc implementano assieme a Repressione Frodi e Mipaaf una procedura basata sulle autocertificazioni per tutelare qualità e origine dei vini italiani. Il presidente Luca Sartori: «Gli Organismi di certificazione del vino italiano al fianco dei produttori. Ma in queste condizioni Vinitaly 2020 andrebbe sospeso e non solo rinviato»

La grave emergenza sanitaria ed economica che l’Italia sta vivendo non risparmia ovviamente il settore vitivinicolo.

È per questo che gli Organismi di certificazione rappresentati in Asso-OdC (Agroqualità SpA, Ceviq Srl, Parco 3A-PTA, Siquria SpA, TCA Srl, Triveneta certificazioni Srl, Valoritalia Srl) i quali, insieme, controllano oltre il 95% del vino italiano, hanno implementato di comune accordo procedure straordinarie per garantire la continuità della certificazione dei vini, il cui arresto causerebbe un ingentissimo danno al settore, già duramente colpito.

L’obiettivo di evitare blocchi della produzione

«Si tratta di fondare alcuni step del processo di certificazione su requisiti autodichiarati

Luca Sartori, presidente di Asso Odc

dagli operatori – afferma il presidente di Asso-OdC, Luca Sartori, vignaiolo veronese – e di differire alla fine dell’emergenza la verifica diretta dei requisiti stessi. Tale soluzione è stata concertata con l’Icqrf e il Mipaaf, cui va il nostro ringraziamento per la sensibilità e la vicinanza al mondo produttivo dimostrate in questo frangente».

Le procedure adottate ci permettono di conseguire degli obiettivi irrinunciabili:

  • il rispetto della normativa emergenziale,
  • la continuità del servizio e la protezione degli operatori nostri e aziendali, considerato il fatto che limitiamo al massimo gli spostamenti delle persone e gli accessi fisici nelle aziende e negli uffici.

«L’obiettivo è quello di evitare eventuali blocchi della produzione visto anche che, per ora, la filiera di entrate (consegne) e uscite (vendite), complessivamente, non ha subito particolari scossoni».

L’alternativa dei campionamenti in vasca

«Le limitazioni ai movimenti delle persone – aggiunge Sartori – non coinvolgono le merci, soprattutto quelle agroalimentari e, dunque, le vendite non sono state interessate da significativi ridimensionamenti. Dunque, in questa fase di emergenza, l’attività di controllo prosegue o in completa autocertificazione, come detto, oppure attraverso il campionamento in vasca eseguito direttamente dai produttori con consegna ai laboratori, senza che si verifichino contatti diretti tra le persone».

Le Commissioni di idoneità, per una prima verifica dei campioni, possono essere anch’esse interne. La regolare distribuzione dei contrassegni viene garantita grazie all’utilizzo dei corrieri.

Il rispetto del decreto #iorestoacasa

«Internamente, ovviamente – spiega il presidente di Asso-OdC – si rispettano le disposizioni restrittive con un numero di unità di personale ridotto rispetto al solito e ci siamo organizzati con un tavolo di confronto fra Organismi che si svolge, alla bisogna, in videoconferenza. Mi rendo conto che saremo in trincea per un lungo periodo poiché stiamo affrontando una questione assolutamente seria e nuova per l’Italia, l’Europa e il mondo intero».

In queste condizioni Vinitaly è un rischio

«Anche per questo, personalmente – conclude Sartori –, ritengo che l’edizione 2020 del Vinitaly andrebbe sospesa. Non credo che a giugno sarà già tutto come prima e non ritengo che i buyer italiani e stranieri, che oggi hanno disdetto tutti gli incontri commerciali con le imprese italiane, siano pronti per tornare a Verona. Con un danno economico significavo per le aziende che hanno acquistato gli spazi alla Fiera».

Covid 19, la qualità dei vini si autocertifica - Ultima modifica: 2020-03-17T16:49:51+01:00 da Lorenzo Tosi

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