Ammodernata e semplificata, la politica agricola comune (PAC), una delle politiche più longeve dell’Unione europea, sarà in grado di offrire migliori risposte alle attuali sfide sociali, politiche, economiche e ambientali. La Commissione europea ha avviato il 2 febbraio 2017 la prima fase di ammodernamento e semplificazione della politica agricola comune (PAC) con una consultazione pubblica di tre mesi. I contributi ricevuti la aiuteranno a definire le future priorità della politica agricola. Una politica agricola comune più moderna e semplificata consentirà di rispondere alle sfide principali che l’agricoltura e le zone rurali si trovano ad affrontare, contribuendo nel contempo a conseguire le priorità strategiche della Commissione (in particolare crescita e occupazione), nonché allo sviluppo sostenibile e a un bilancio incentrato sui risultati, sulla semplificazione e sulla sussidiarietà. Annunciando il processo di consultazione, Phil Hogan, Commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: “Oggi iniziamo a muovere i prossimi passi verso la modernizzazione e la semplificazione della politica agricola comune per il XXI secolo. Con l’avvio di questa consultazione pubblica chiediamo a tutte le parti in causa e a coloro che sono interessati al futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura in Europa di partecipare alla definizione di una politica per tutti i cittadini europei. Questa consultazione pubblica contribuisce in modo diretto alla tabella di marcia per la futura politica agricola comune annunciata dal Presidente Juncker nel mese di dicembre. La politica agricola comune sta già producendo importanti benefici per tutti i cittadini europei in termini di sicurezza alimentare, vitalità delle aree rurali, ambiente rurale e contributo alla lotta ai cambiamenti climatici. Mettendo a punto una tabella di marcia per il futuro, sono convinto che i risultati possano essere ancora maggiori. Ma perché ciò accada, la politica deve essere perfezionata, rivitalizzata e – ovviamente – finanziata in modo adeguato”. La consultazione pubblica resterà aperta per 12 settimane e consentirà agli agricoltori, ai cittadini, alle organizzazioni e alle altre parti interessate di esprimersi sul futuro della politica agricola comune. La Commissione si avvarrà dei contributi forniti dalla consultazione per redigere una comunicazione, prevista per la fine del 2017, contenente un bilancio dell’attuale funzionamento della politica agricola comune e possibili opzioni politiche per il futuro fondate su prove affidabili. I risultati della consultazione pubblica saranno pubblicati online e presentati dal Commissario Hogan nell’ambito di una conferenza prevista a Bruxelles nel luglio 2017. Contesto Varata nel 1962, la politica agricola comune è una delle politiche di più lunga tradizione dell’UE e si è evoluta negli anni per rispondere alle mutevoli sfide dei mercati agricoli. Benché le riforme più recenti risalgano al 2013, vari importanti sviluppi registrati successivamente, tra cui l’aumento dell’incertezza sui mercati, il calo dei prezzi e i nuovi impegni internazionali in materia di cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile, richiedono dalla politica agricola comune una risposta più efficace. Queste e altre sfide rendono essenziale che la politica agricola comune sia modernizzata, semplificata per ridurre ulteriormente gli oneri amministrativi e resa ancora più coerente con le altre politiche dell’UE al fine di massimizzare il suo contributo alle 10 priorità politiche della Commissione, agli obiettivi di sviluppo sostenibile e all’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Per ulteriori informazioni Link alla consultazione Link alle Domande e Risposte sulla DG AGRI Ulteriori informazioni sulla politica agricola comune Gli Europei, l’agricoltura e la politica agricola comune: Eurobarometro 2016.
Per una PAC più moderna e semplificata
Al via una consultazione pubblica sul futuro della politica agricola comune
Hogan: "Chiediamo a tutte le parti in causa e a coloro che sono interessati al futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura in Europa di partecipare alla definizione di una politica per tutti i cittadini europei"