Vino e ortofrutta: le filiere più trascurate dalla Commissione nelle azioni di rilancio post covid 19.
E se il Commissario polacco Janusz Wojciechowski soffre di un’amnesia selettiva sui prodotti mediterranei, ci pensa Paolo De Castro dal Parlamento europeo a rinfrescargli la memoria.
Le richieste dell’EuroParlamento
«Sono scritte nero su bianco le richieste pressanti dei settori vitivinicolo e ortofrutticolo italiano, da noi fatte proprie e oggi ufficializzate in una lettera del presidente della commissione agricoltura del parlamento europeo, Norbert Lins, al Commissario alla politica agricola, Janusz Wojciechowski».
Il coordinatore S&D alla commissione agricoltura del parlamento europeo precisa anche: «Sono pronto a continuare il pressing politico fino a quando il Commissario europeo presenterà un terzo atto delegato in cui ci aspettiamo di trovare nuove misure eccezionali, di cui i due comparti hanno estrema necessità per riemergere dalle conseguenze nefaste della crisi del coronavirus».
«Il commissario Wojciechowski martedì ha fatto delle promesse a Bruxelles nella riunione dei capigruppo della commissione agri al Parlamento europeo, ma non abbasseremo la guardia finchè non vedremo il contenuto del nuovo atto».
Nella lettera inviata dall’Europarlamento si chiede, per il settore ortofrutticolo, di aumentare i tassi di cofinanziamento dell'Ue per i fondi operativi, senza costi aggiuntivi per il bilancio europeo.
Più flessibilità per riserva, vendemmia verde e promozione
E riguardo al settore del vino viene chiesta una maggiore flessibilità in materia di etichettatura per l'anno di raccolta e la possibilità di utilizzare aiuti di stato per le misure più urgenti, dalla riduzione produttiva alla promozione congiunta.
Enoturismo da rilanciare
«Ma abbiamo anche necessità – precisa De Castro - di estendere alle attività enoturistiche il campo di applicazione delle misure finanziate dai piani nazionali di sostegno per il vino, in linea con l'obiettivo annunciato dalla Commissione di rilanciare il turismo locale, culturale e rurale».
«Non ultimo, per ristabilire la fiducia tra la Commissione, il Parlamento e il comparto vitivinicolo, proponiamo di istituire un gruppo di alto livello per il rilancio economico del settore e valutare la possibilità di estendere la flessibilità e le misure di crisi anche al 2021».
«Stiamo facendo – conclude De Castro - un passo importante per dare finalmente risposte ai nostri produttori e siamo fiduciosi che questo sia l'inizio di un dialogo costruttivo tra tutte le parti coinvolte per i prossimi anni».