Stoccaggio privato, la misura anticrisi di maggiore successo rischia di trasformarsi in un flop.
Dopo sei mesi di clausura in cantina i vini stoccati non sono ancora infatti stati sottoposti ai controlli obbligatori. Le imprese in crisi di liquidità potrebbero decidere lo stesso di vendere il vino per soddisfare gli ordini finalmente in ripresa, ma così perderebbero gli aiuti (9,5 milioni di euro il plafond).
La denuncia di Confagricoltura Siena
Lo denuncia Confagricoltura Siena ma il problema è di portata nazionale.
«Dobbiamo in tutti i modi annullare i ritardi accumulati sui controlli necessari per poter erogare i contributi e per consentire ai produttori di mettere in commercio il vino, alla vigilia del termine ultimo previsto per lo stoccaggio obbligatorio di 6 mesi sancito dal decreto ministeriale di novembre scorso».
Lo raccomanda il Senatore Dario Stefano, presidente della Commissione Politiche dell'Unione europea in una nota urgente inviata al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli.
Il peso della burocrazia
«Dopo la paralisi di questo importante settore a causa della pandemia da covid, non possiamo in alcun modo permettere che il comparto patisca anche il peso della burocrazia. sarebbe ingiusto oltre che insopportabile».
Vendemmie imminenti
Stefàno chiede per questo di individuare una rapida procedura per lo svolgimento dei controlli finali per la chiusura dello stoccaggio. «Dobbiamo recuperare i ritardi sino ad oggi accumulati e che rischiano di compromettere, da un lato, l'accesso al pagamento dell'aiuto e allo svincolo delle garanzie fideiussorie e, dall'altro, lo svolgimento ordinato degli impegni derivanti dalla prossima imminente vendemmia».