«L’Italia è il primo Paese a dotarsi di un sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola».
Lo annuncia Filippo Gallinella (M5S), presidente della commissione Agricoltura della Camera.
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Istituito il Cosvi
«Con l’approvazione del decreto del Ministero delle Politiche agricole che istituisce il Cosvi (comitato della sostenibilità vitivinicola a cui partecipano Mipaaf, Regioni, Crea, Accredia e, a titolo consultivo, i produttori) prende concretamente avvio il percorso tracciato dalla norma da me introdotta al Decreto Rilancio, che raccoglie il lavoro fatto negli ultimi anni dall’intera filiera del vino».
Gallinella è infatti il primo firmatario dell’emendamento che ha istituito il sistema unitario di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola, che utilizza le modalità del Sqnpi (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata).
Valore aggiunto per la filiera
Grazie a questa iniziativa, attraverso un logo distintivo, i vini italiani potranno rassicurare i consumatori sul fatto di essere realizzati seguendo specifiche regole di produzione che diano importanza e attenzione ai relativi impatti ambientali. «Si tratta – commenta il deputato – di un valore aggiunto per tutta la filiera vitivinicola nazionale e di un elemento di chiarezza per i consumatori».
«In linea con la nuova Pac (Politica Agricola Comune) e le strategie comunitarie (Green Deal e Farm to Fork), stiamo indirizzando il lavoro delle imprese agricole italiane verso innovativi e elevati standard qualitativi che prevedano il connubio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale mettendo al primo posto la qualità dei prodotti».
Verso sistemi analoghi per zootecnia e olivicoltura
«È nostra intenzione – informa Gallinella – raggiungere questi risultati anche in altri settori, ad iniziare dal comparto zootecnico e da quello olivicolo».
«Non possiamo che esprimere, dunque, soddisfazione per la costituzione del CoSVi che ci condurrà all’approvazione del disciplinare di produzione contenente le buone pratiche da seguire in campo e in cantina per garantire il rispetto dell’ambiente, la qualità e la sicurezza alimentare, la tutela dei lavoratori e dei cittadini e un adeguato reddito agricolo».
«A ciò si aggiungeranno il sistema di monitoraggio e l’individuazione degli indicatori necessari alla valutazione della sostenibilità della filiera vitivinicola».