“L’Unione Italiana Vini ha sempre guardato alla dematerializzazione delle procedure come ad una grande occasione di modernizzazione del settore, riduzione del carico burocratico delle imprese e miglioramento del sistema dei controlli. Insieme alle altre importanti innovazioni introdotte dal Testo Unico della Vite e del Vino, la dematerializzazione rappresenta un punto di svolta radicale nel rapporto imprese e pubblica amministrazione. E, come ogni elemento di novità, è comprensibile che alimenti speranze ma anche timori. Stiamo aiutando da mesi le imprese ad entrare in questo nuovo sistema così come abbiamo sempre denunciato i ritardi del Sian e continueremo a monitorare la corretta applicazione del registro telematico. Siamo consapevoli delle difficoltà che incontreremo, ma anche delle prospettive che apre verso il mercato e i consumatori un sistema di controllo così efficace. Se il sistema funzionerà migliorerà l’efficacia dei controlli sull’intera filiera abbattendo l’impatto delle visite ispettive in cantina. E, finalmente, gli imprenditori onesti saranno premiati così come sarà certificata la trasparenza produttiva della filiera vitivinicola italiana. Premessa indispensabile per un nuovo salto di valore del vino italiano”.
Paolo Castelletti – Segretario generale Uiv
Commento a Editoriale VVQ 2, Marzo 2017