Nessun rosè per l’Asolo Prosecco Docg

Ugo Zamperoni intervistato da Max rella
«Il nostro vero patrimonio è il vigneto». è la certezza di Ugo Zamperoni, presidente del Prosecco di Asolo Montello Docg. Per questo il Consorzio vuole trasmettere questo valore alle generazioni future con un corso di potatura. e riguardo alle recenti polemiche su possibili introduzioni di nuove tipologie rosè: «Nessuna modifica del disciplinare è in atto».

La video intervista di Max Rella

 

Il Consorzio dell’Asolo Prosecco Docg punta deciso sulla formazione con un corso di potatura per mille famiglie dell’Asolo Prosecco Docg, «perché la vigna è un patrimonio da trasmettere alle generazioni future», dichiara il presidente Ugo Zamperoni. Un progetto ambizioso, in via di definizione con una società specializzata, e che coinvolgerà per qualche anno i vitivinicoltori dell’intera denominazione, 2.000 ettari vitati in 18 Comuni della provincia di Treviso.

Volano le vendite

Mentre si festeggiano i positivi risultati di mercato, nonostante la pandemia (+ 10% di imbottigliato nel 2020 e + 25% nel primo semestre 2021), il Consorzio tenta la strada dell’enoturismo proponendosi come soggetto capofila di un progetto orizzontale che dialoghi con i Comuni, le agenzie di promozione locali e vari soggetti privati.

Un pacchetto per promuovere l'Asolano

L’obiettivo? Sviluppare un pacchetto territoriale che metta insieme le eccellenze dell’Asolano: arte, cultura, paesaggi, turismo attivo, gastronomia e naturalmente bollicine. Di questo e altro ci parla Ugo Zamperoni, in una video intervista realizzata pochi giorni dopo la divisione emersa nel Consorzio sulla possibilità di una tipologia rosè per l’Asolo Prosecco Docg. Ma su questo il Presidente taglia corto: «Nessuna modifica del disciplinare è in atto».

Nessun rosè per l’Asolo Prosecco Docg - Ultima modifica: 2021-08-30T20:21:47+02:00 da Lorenzo Tosi

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