Un team internazionale di ricercatori dell’Università degli Studi di Milano e della King Abdullah University of Science and Technology (KAUST, in Arabia Saudita), guidati da Daniele Daffonchio ha studiato l’effetto dei portinnesti sulla struttura, diversità e proprietà di networking del microbioma batterico associato al sistema radicale della vite, e ha identificato proprio il portainnesto come fattore determinante per la selezione del microbioma.
Esistono numerosi ibridi e varietà utilizzate come portinnesto, che sono state selezionate per migliorare l’adattamento della pianta ai diversi tipi di suolo e per ottimizzare l’utilizzazione di acqua e nutrienti. Utilizzando la vite come pianta modello, il gruppo di ricerca ha scoperto che il tipo di microbioma batterico che si installa nelle radici dipende dal tipo di portinnesto, indipendentemente dalla marza coltivata per la produzione dell’uva. Dato che il microbioma batterico radicale è molto importante per la salute dell’intera pianta, sia per la protezione da parassiti e patogeni, che per la nutrizione della pianta e la qualità finale dell’uva potenzialmente contribuendo a definire il cosiddetto terroir, la scoperta ha sollevato domande riguardo alle possibili conseguenze sulla salute e sviluppo della pianta. Lo studio ha potuto verificare che mentre la diversità batterica nel sistema radicale è determinata dal portinnesto, le comunità batteriche che si sviluppano mantengono comunque le medesime capacità positive di promozione della crescita della pianta indipendentemente dal tipo di portinnesto, garantendo le condizioni ottimali per lo sviluppo della pianta e la produzione dei frutti.
Leggi l'articolo completo qui