Ha da pochi mesi trasferito la propria attività in una sede di nuova costruzione, che le consente non solo di sfruttare una superficie maggiore di circa il 30% rispetto all’immobile precedentemente occupato, ma anche e soprattutto di organizzare in modo più razionale e funzionale i flussi di lavoro e di utilizzare macchinari più attuali e tecnologicamente avanzati.
Stiamo parlando della Tecnovict di Pianello Val Tidone, paese della media collina di una delle principali vallate piacentine, dove l’azienda è sorta in prima battuta e dove la proprietà ha deciso di rimanere anche nel momento del trasloco, andando in controtendenza rispetto ad altre realtà produttive. Per almeno due motivi, come spiega il fondatore e manager di Tecnovict, l’ingegner Giancarlo Spezia.
Una nuova sede su misura
“Non abbiamo acquistato uno dei tanti immobili industriali che la crisi economica degli ultimi anni ha reso disponibili sul mercato, perché - racconta - volevamo una nuova sede che rispondesse esattamente alle nostre esigenze. Abbiamo deciso di rimanere a Pianello Val Tidone, anziché trasferirci altrove, come nelle vicine Piacenza o Castel San Giovanni, che sarebbero state più vantaggiose dal punto di vista delle infrastrutture, della viabilità e della logistica, per continuare a garantire un servizio di assistenza di altissima qualità ai clienti storici della Valtidone e del piacentino in generale, oltre che del vicino Oltrepò. Una clientela che ha sempre mostrato una solida fedeltà alla nostra azienda e che abbiamo voluto in qualche modo premiare rimanendo qui”.
L’apertura all’export
Del resto Tecnovict, pur annoverando da sempre nel proprio parco clienti aziende di spicco di alcuni Paesi europei, Francia e Germania in particolare, ha sempre privilegiato il mercato nazionale. “Prima di tutto occorre essere forti a casa propria”, osserva Spezia, che così prosegue: “Il trasferimento nella nuova sede ci permette di pensare con più serenità all’export e più in generale a un incremento del nostro business, cosa che prima non avremmo potuto fare se non sacrificando la qualità del servizio offerto alla clientela nazionale. Tecnovict ha scelto di crescere a piccoli passi, puntando a una gestione sana”.
I cavalli di battaglia
“I nostri fiori all’occhiello – spiega ancora Spezia - sono le macchine che da sempre produciamo e che generano all’azienda un flusso costante di lavoro. Prima di tutto le cimatrici. Siamo una delle poche realtà sul mercato che le costruisce interamente al proprio interno e siamo in grado di proporre tutte le soluzioni di taglio: barra falciante, coltelli veloci, coltelli lenti. Le nostre cimatrici sono ormai note per la qualità del lavoro e l’affidabilità che sono in grado di assicurare e per questo motivo vengono scelte da grandi gruppi del settore, che devono lavorare superfici vitate molto ampie: qui le nostre macchine vengono utilizzate in doppio turno di lavoro, per 16 ore al giorno”.
Anche nel campo della spollonatura e della pulizia del sottofila Tecnovict vanta una lunga esperienza. Racconta Spezia: “Stiamo continuando a produrre le spollonatrici chimiche, nonostante l’inarrestabile crescita del bio in viticoltura le stia rendendo meno popolari. Le nostre macchine sono tuttavia in grado di lavorare in modo chirurgico, distribuendo il prodotto solo laddove effettivamente serve, senza sprechi e dispersioni inutili nell’ambiente”.
Parallelamente proseguono le attività di messa a punto dello Schiumone. Già premiata come novità tecnica in occasione di Eima 2016, questa macchina per il diserbo ecologico con schiuma ad alta temperatura ha calamitato molto l’interesse e ha già visto la generazione di una nutrita serie di prototipi, in quanto molti sono stati i problemi tecnici inaspettati che si sono presentati nel percorso di sviluppo, anche se Giancarlo Spezia rimane fiducioso sulle potenzialità del progetto.
Una menzione particolare va alla sfogliatrice ad accostamento automatico 111AA, che sta dando all’azienda grandissime soddisfazioni. “È in questo momento – spiega Spezia - la macchina di riferimento sul mercato mondiale, per la delicatezza con cui opera. Può essere tranquillamente utilizzata dalla fioritura al prevendemmia senza arrecare danno: il numero di acini toccati è contenutissimo”. La sfogliatrice può lavorare sia sulla base di una regolazione manuale dell’intensità di sfogliatura sia in modalità automatizzata e sito-specifica, guidata da una mappa di prescrizione: questi aspetti del funzionamento della 111AA le sono valsi il premio come Novità Tecnica a Eima 2010, mentre il sistema di accostamento automatico, particolarmente importante per la defogliazione di vigneti a spalliera, le ha fruttato il medesimo riconoscimento nel 2014. Ma non è tutto.
Elettronica user friendly
“L’elettronica – spiega ancora Spezia - sin dal suo avvento in agricoltura ha spaventato gli operatori, che temono di non essere in grado di intervenire autonomamente in caso di guasto. Così un anno fa abbiamo apportato alla defogliatrice innovazioni importanti, cercando di renderne l’elettronica più user friendly. L’idea è stata quella di fornire direttamente ai viticoltori un tester originariamente pensato per i distributori. Così, ancor prima che si iniziasse a parlare di agricoltura 4.0, abbiamo messo a punto una funzionalità Wi-Fi che consente, avvicinando uno smartphone alla macchina, di registrarne i parametri di funzionamento ed effettuarne la diagnostica, individuando eventuali pezzi o meccanismi che potrebbero dare problemi. Un ulteriore passo avanti ci ha permesso di dare una chance agli agricoltori che si trovino a operare in assenza di smartphone o di Wi-Fi e, al contempo, di restituire un volto umano alla tecnologia. Abbiamo così ideato un modulo con scheda GPRS multioperatore, in grado di funzionare in ogni parte del mondo, provvisto di un tasto Help. Tenendolo premuto per 10 secondi, si inviano a un sistema centralizzato tutti i dati funzionali della macchina, mentre contemporaneamente parte un Sms per l’assistenza tecnica che spiega esattamente cosa sia in default. In risposta, a seconda delle necessità, i tecnici intervengono direttamente o viene inviato il pezzo di ricambio necessario. Il modulo Help ha ricevuto la Segnalazione come Novità Tecnica EIMA 2018”.
Sfogliature ben calibrate
Il suddetto modulo Wi-Fi è dotato di sistema GPS a bordo, e questo è molto utile per generare uno storico delle attività in vigneto e garantire scelte future oculate, sulla base dei risultati ottenuti, soprattutto in merito all’intensità delle sfogliature. “Gli errori – spiega Spezia - possono infatti essere di due tipi: una sfogliatura eccessiva può determinare scottature, una troppo leggera può non sortire l’effetto benefico desiderato sotto il profilo sanitario”.