Assemblea annuale Cavit: la forza del gruppo

Lornezo Libera ed Enrico Zanini
Si è tenuta l'assemblea annuale del Consorzio di secondo grado delle 11 cantine sociali del Trentino aderenti a Cavit. I numeri, i brand, i mercati, l'impegno per la sostenibilità e nella ricerca

Si è tenuta l'assemblea annuale del Consorzio di secondo grado delle 11 cantine sociali del Trentino aderenti a Cavit, presso il Centro Congressi di Riva del Garda. L’assemblea annuale aveva all’o.d.g. l'approvazione del bilancio della capogruppo relativo all'esercizio 2023-2024, chiuso a maggio 2024. Ma con l'occasione è stato presentato anche il bilancio consolidato del Gruppo.

In scadenza di mandato il CdA che l'Assemblea ha riconfermato in blocco, dal presidente Lorenzo Libera alla guida del Gruppo dal 2018, confermando così la fiducia nella continuità della gestione.
Quest’anno, il bilancio consolidato del Gruppo Cavit include le controllate Cesarini Sforza SpA (100%), GLV Srl (80%) e Kessler Sekt & Co KG (50,10%), a seguito della fusione per incorporazione di Casa Girelli SpA, società precedentemente controllata al 100% da Cavit. L’operazione era finalizzata all'ottimizzazione della struttura societaria e all'efficientamento gestionale.

I risultati

Ma qual è stato il risultato di bilancio in un anno con un quadro macroeconomico ancora instabile? Va registrato un graduale rientro delle dinamiche inflazionistiche sui costi energetici e delle materie prime. Tuttavia, il rallentamento dell'economia mondiale e il deterioramento della fiducia dei consumatori hanno impattato significativamente sui consumi, specialmente nel settore vitivinicolo, delineando uno scenario complesso nel quale il Gruppo ha dovuto operare con particolare attenzione alle dinamiche di mercato. La domanda di vino si è ridotta ovunque, afferma il direttore generale Enrico Zanoni, vero stratega dell’azienda.

Ebbene, in questo contesto, il fatturato consolidato del Gruppo Cavit ha registrato una flessione del 5,2%, attestandosi a 253,3 milioni di euro rispetto ai 267,1 milioni dell'esercizio precedente. Ma la riduzione va ricercata principalmente nella dismissione delle attività di Casa Girelli, meno 18,2 milioni, per incorporazione. Il calo dei volumi è stato in parte bilanciato dalle positive performance delle attività core del Gruppo.

Aumentato il risultato netto consolidato (4,9 milioni di euro rispetto ai 4,8 dell'esercizio precedente), nonostante la contrazione del fatturato, conferma il successo delle scelte strategiche e la solidità operativa mantenendola in linea con gli obiettivi strategici prefissati.

La spumantistica protagonista

Il fatturato della capogruppo Cavit SC raggiunge i 224,7 milioni di euro, con un incremento dell'8,3% che include il contributo dell'incorporazione di Casa Girelli.

Anche per Cavit prosegue la crescita delle linee di spumantistiche del Gruppo, che ha raggiunto il 20% del fatturato, a fronte di una cifra irrisoria appena 10 anni fa con un portfolio completo che spazia dal Metodo Classico allo Charmat attraverso i marchi Altemasi Trentodoc, Cesarini Sforza, Kessler Sekt e lo Spumante Müller di Cavit. Percentuale che si ritiene di raddoppiare.

La Cantina Altemasi, dal nome del principale spumante del gruppo, ha visto importanti interventi di efficientamento energetico e ampliamento degli spazi, con il rifacimento dell'isolamento della copertura e la realizzazione di una nuova area polifunzionale. In fase progettuale per l'ampliamento della Cantina Spumante,

Brand e mercati

L'incremento del patrimonio netto oltre i 120 milioni (+6,1%) rappresenta un ulteriore elemento di forza e testimonia il contributo positivo di tutte le società del Gruppo alla creazione di valore.

La forte vocazione internazionale del Gruppo si riflette nella ripartizione del fatturato che, anche grazie all'apporto di Casa Girelli tradizionalmente orientata ai mercati esteri, vede l'export attestarsi al 75,7% e il mercato italiano al 24,3%.

Negli Usa, primo mercato di sbocco, Cavit dimostra maggiore tenuta rispetto alla generalizzata contrazione del mercato, performando meglio della media di settore e consolidando la leadership nel segmento Pinot Grigio. Nei mercati europei, nonostante il rallentamento generalizzato dei consumi, il Gruppo registra una moderata crescita, con performance positive nel Regno Unito grazie al canale Horeca, ripresa in Germania nella GDO e trend costante in Olanda.

Segnali incoraggianti per la spumantistica giungono, infine, dai mercati asiatici, in particolare Corea del Sud e Giappone, mentre in Cina, nonostante la forte contrazione del mercato, sono state avviate promettenti partnership con due compagnie aeree nazionali.

L'e-commerce, dopo la forte crescita del periodo pandemico, registra un fisiologico assestamento, in linea con il generale riequilibrio del canale.

Il portfolio si è inoltre arricchito con una nuova referenza nella prestigiosa gamma Altemasi Trentodoc.

Sostenibilità e ricerca

Il consolidato sistema di gestione ambientale ISO 14.001 continua a guidare l'impegno del Gruppo verso pratiche gestionali orientate alla riduzione dell'impatto ambientale. Questo impegno si concretizza attraverso l'ottimizzazione nell'uso delle risorse naturali, l'impiego di energie rinnovabili e la minimizzazione delle emissioni.

Cavit continua a investire in programmi di ricerca pluriennali in collaborazione con la FEM e la Fondazione Kessler. Oltre alle attività sulla spumantistica e sugli effetti del clima, particolare rilevanza hanno assunto i progetti di innovazione viticola, con l'impiego di intelligenza artificiale per il monitoraggio degli insetti infestanti, droni per la valutazione dei danni da gelate e studi sull'ecosistema del vigneto. Queste ricerche confermano l'impegno del Gruppo verso una viticoltura sempre più sostenibile e tecnologicamente avanzata.

Assemblea annuale Cavit: la forza del gruppo - Ultima modifica: 2024-11-30T08:38:37+01:00 da Redazione

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