In Romagna un’estate da turismo “on the road”
Riapre la strada dei vini e dei sapori di Romagna con un progetto per mettere in rete tutti i percorsi della regione e protocolli per aiutare le cantine ad allestire un’accoglienza tra i filari in piena sicurezza
Fase2, le misure per il rilancio penalizzano i vignaioli
Distillazione di crisi e vendemmia verde mal si adattano a chi già contiene le rese per puntare alla qualità. Federica Pantaloni (TerroirMarche): «Le piccole realtà sono quelle che disegnano i territori, sostengono le economie dei piccoli borghi, fanno crescere l’enoturismo: vanno messi in campo interventi diretti per aiutarci, non per incentivarci a distruggere»
Enoturismo, l’alternativa sostenibile e sicura per le vacanze post lockdown
Invece che spiagge costellate di pannelli di plexiglass, meglio la quiete dei vigneti e la sicurezza di cantine con degustazioni monoporzione. Ecco come si preparano i diversi territori al ritorno degli ospiti costretti a mesi di domicilio coatto. Donatella Cinelli Colombini:«Prepariamoci ad un’estate veramente italiana»
Enoteca dell’Emilia Romagna pronta a ripartire
L’enoturismo diventa slow e Ambrogio Manzi, direttore dell’Enoteca regionale è pronto a lanciare nuove iniziative di comunicazione come Seter per mettere in rete l'offerta territoriale, un nuovo canale di vendita digitale e l’avvio di nuove proposte per garantire agli ospiti nuove esperienze emozionanti e sicure di visita alle cantine del territorio
Vino Nobile pronto alla ripartenza
Un territorio come quello di Montepulciano, legato indissolubilmente al suo vino, vive in apnea dall’inizio della crisi sanitaria. Andrea Rossi, i presidente del Consorzio della Docg: «Puntiamo ancora su una ripresa del turismo di qualità, ma teniamo in considerazione armi di riserva per la gestione di esuberi produttivi». Ma oltre alla misure di emergenza servono veri piani per fare partire l’economia
Mobrici: «Chiediamo la rimodulazione dei fondi Ocm»
Più flessibilità per la gestione della produzione in vigneto e cantina. Per questo obiettivo il presidente del Consorzio del Barbera d'Asti e Vini del Monferrato chiede l’attivazione di distillazione e vendemmia verde coordinata alla riduzione di resa. Ma anche misure specifiche per il territorio come l’aumento del taglio d’annata e incentivi allo stoccaggio
«Nella fase due deve trovare posto l’enoturismo»
Andrea Ferraioli presidente del Consorzio dei vini doc della provincia di Salerno: «Il nostro è un territorio fatto di piccole e medie cantine di qualità che stanno soffrendo per lo stop al settore Horeca. Serve un’apertura controllata dell’enoturismo per dare ossigeno a queste produzioni»
Bertolino (Il Nizza): «Meglio ridurre le rese che distillare le eccedenze»
Dopo una pausa “di studio”, la Barbera di qualità sta reagendo sostanzialmente bene. Ma senza misure di sostegno anche qui molte cantine rischiano di soffrire. «Allora meglio sostenere interventi come la vendemmia verde, almeno si risparmiano le spese». Tutti i meriti della campagna di solidarietà dei produttori del Nizza nei confronti di affronta l’emergenza in prima linea
Italia post Covid19, un’immagine da ricalibrare
Per territori che vivono di vino, di socialità, di capacità di raccontare la gioia del condividere, lo stop per pandemia sarà più difficile da ammortizzare. Pierpaolo Guelfo, presidente dell’Enoteca Regionale del Roero: «Ci prepariamo alla riapertura sapendo che non sarà tutto come prima». La promozione del territorio sarà un mestiere da reinventare, con obiettivi e azioni studiate e coordinate a livello centrale
Rallo (Donnafugata): «Il vino è social, serve il contatto con i...
Prime timide aperture dell’economia nazionale. Per Antonio Rallo, patron di uno dei brand siciliani e nazionali più conosciuti all’estero il primo passo da fare è quello di recuperare il rapporto personale con tutti gli acquirenti. E dice: «L’emergenza coronavirus cambierà per sempre la nostra concezione di qualità, mai più slegata dai concetti di solidarietà e sostenibilità