Marchesini: “Occorre sfatare il luogo comune secondo il quale il valore del vino dipende solo dal numero di stelle”

Anteprima Amarone: per il 2012 il territorio supera l’annata

Bussinello: "Un ulteriore incremento delle aziende partecipanti, segno della sempre maggiore importanza della Denominazione e della coesione fra i suoi soci"

Annata da molto buona ad ottima, con punte di eccellenza, forza e profondità, pur non presentando mediamente la ricchezza aromatica del 2011. Sono quindi 4 le stelle attribuite all’annata 2012 e annunciate sabato 30 gennaio 2016 nel corso del convegno inaugurale di Anteprima Amarone, organizzata dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella e giunta alla sua 13esima edizione. Il territorio supera l’annata Elemento distintivo è stato l’andamento climatico, che è riuscito a mettere in maggiore evidenza le diverse caratteristiche delle zone di produzione. Un’annata molto calda con note di grande concentrazione ed espressione aromatica che conferiranno all’Amarone della Valpolicella un sempre maggior appeal internazionale pur mantenendo la sua forte tipicità. “L’influenza del territorio ha superato l’effetto dell’annata”, dice Diego Tommasi direttore del CRA di Conegliano, “il 2012 ha registrato un andamento climatico che si è stabilizzato solo alla fine d’agosto. Il caldo estivo ha determinato una netta differenziazione fra le zone e la gestione idrica del vigneto. Quindi annata molto buona con una spiccata riconoscibilità fra le vallate, legata ai valori ambientali e alle diverse forme di allevamento”. L’Amarone della Valpolicella 2012 avrà un alto grado di morbidezza con tannini non aggressivi, sentori di frutta nera matura con leggere note di confettura e floreale, risultando un vino potente ma allo stesso tempo complesso ed elegante. ,, sottolinea Christian Marchesini, Presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella. “Il vino è un elemento vivo che dipende da molti fattori. Non tutte le annate possono e devono essere 5 stelle. Quello che deve rimanere immutato e riconoscibile è la tipicità e l’identità“. Brand ambassador del territorio nel mondo Se l’estero rappresenta una componente fondamentale del mercato dell’Amarone, la mappatura di quello interno rivela una presenza importante di questo vino nel canale Horeca (25%) ed un ruolo altrettanto importante della vendita diretta in cantina che, sebbene sia pari a circa il 12% a livello medio di aziende, arriva a superare il 20% nel caso dei produttori più piccoli. Quei produttori che faticano ad arrivare agli scaffali della GDO, canale di vendita presidiato dalle aziende di maggiori dimensioni (con oltre 10 milioni di fatturato). Un dato positivo, emerso dall’Osservatorio dei Vini della Valpolicella curato da Wine Monitor di Nomisma e presentato nel corso del convegno inaugurale di Anteprima Amarone 2012, che, come dice Christian Marchesini, presidente del Consorzio, “conferma il ruolo di brand Ambassador del territorio nel mondo del Grande Rosso Veronese, ma soprattutto volano per lo sviluppo dell’economia locale e la sua valorizzazione turistica”. “Secondo il 35% dei produttori, è la denominazione d’origine a rappresentare il principale fattore di successo dell’Amarone all’estero, prima ancora della notorietà del brand aziendale (lo pensa il 21%) e dell’origine italiana (15%)”, sottolinea Denis Pantini di Wine Monitor di Nomisma. “In effetti, quasi 1 produttore su 2 ritiene anche che la zona di produzione rappresenti il principale fattore strategico su cui puntare per valorizzare maggiormente l’Amarone all’estero”. Per le aziende, i mercati di punta sui quali vale la pena investire nella promozione dell’Amarone (e quindi sui quali si intravvedono prospettive di crescita) figurano Stati Uniti, Cina, Russia e Canada. Aree queste, assieme al Nord Europa, dove si concentra il 60% dell’Amarone della Valpolicella che varca i confini del Bel Paese. D’altronde, circa il 45% dei produttori ritiene che sui mercati esteri si riesca a spuntare un prezzo mediamente più alto a quello del mercato nazionale (1 produttore su 5 dichiara di ottenere prezzi più alti di oltre il 10%). La percezione dei produttori trova conferma anche nelle statistiche. Stati Uniti, Cina e Canada figurano tra i primi mercati al mondo per valore di consumo di vini rossi oltre ad essere quelli che negli ultimi cinque anni hanno registrato le crescite più alte di tali valori, assieme proprio alla Russia. Non solo. Guardando alle prospettive di sviluppo per il prossimo quinquennio, sono gli stessi mercati ad evidenziare le crescite più alte. Andando nel dettaglio del posizionamento e delle quote di mercato dell’Amarone all’estero, la Germania  (18%), la Svizzera (14%) e il Canada (13%) si configurano come i principali paesi di destinazione. A ruota seguono gli Stati Uniti (10%), la Scandinavia (principalmente con Danimarca e  Svezia) e il Regno Unito . Proprio alla luce della rilevanza che questi mercati detengono, l’Osservatorio sui Vini della Valpolicella ha dedicato quest’anno un approfondimento sul consumatore canadese e sulle abitudini di comportamento che esprime nei confronti dell’Amarone. Dalla survey condotta da Wine Monitor di Nomisma su un campione di circa 1.200 responsabili di acquisto delle famiglie, è emerso un tasso di penetrazione dei vini rossi italiani pari al 44%, con i rossi della Valpolicella a quota 25% e, tra questi, l’Amarone con il 19%. L’identikit del consumatore canadese interessato all’Amarone della Valpolicella lo descrive con un buon reddito familiare (oltre 75.000 dollari canadesi annui), con alto titolo di studio e che soprattutto e, per motivi diversi, ha viaggiato in Italia. Un elemento questo che conferma la strategicità della valorizzazione del territorio della Valpolicella – come anche segnalato dagli stessi produttori – nella comunicazione dei suoi vini attraverso alcuni tratti distintivi chiave quali: l’italianità, la capacità di abbinarsi con i cibi e il peculiare processo di produzione. Tremila presenze e stampa proveniente da 15 Paesi Sono state circa tremila le presenze fra operatori, stampa e appassionati, alla tredicesima edizione di Anteprima Amarone che si è conclusa il 31 gennaio 2016 a Verona. L’evento ha visto la partecipazione di 210 giornalisti con una massiccia presenza estera, (15 i paesi di provenienza: Austria, Brasile, Canada, Corea del Sud, Francia, Germania, Gran Bretagna, Hong Kong, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Singapore, Stati Uniti e Svizzera), oltre a delegazioni AIS, FISAR e ONAV. Oltre 2200 gli ingressi registrati fra operatori e winelover che hanno affollato le sale del Palazzo delle Gran Guardia alla scoperta dell’annata 2012, raccontata dalle 74 aziende espositrici. Dice Olga Bussinello, Direttore del Consorzio: “L’edizione di quest’anno ha visto un ulteriore incremento delle aziende partecipanti, segno della sempre maggiore importanza della Denominazione e della coesione fra i suoi soci. Un aspetto importante per i visitatori è  l’opportunità offerta da Anteprima di conoscere le differenti espressioni del nostro Grande Rosso attraverso il racconto di aziende blasonate e ormai conosciute in tutto il mondo, nuove realtà produttive che incuriosiscono e produzioni di nicchia. L’annata 2012, presentata in questi giorni, riserverà grandi soddisfazioni soprattutto leggendo il forte legame con il territorio che caratterizza l’Amarone della Valpolicella”. Anteprima Amarone 2012 è stata organizzata dal Consorzio di Tutela Vini Valpolicella con la partecipazione di 74 aziende che presentano l’annata 2012 ed una selezione di annate storiche. L’evento, in collaborazione con la Regione Veneto, la Banca Popolare di Verona e la Camera di Commercio di Verona, ha avuto luogo al Palazzo della Gran Guardia sabato 30 e domenica 31 gennaio 2016.    

Anteprima Amarone: per il 2012 il territorio supera l’annata - Ultima modifica: 2016-02-01T10:26:48+01:00 da Redazione

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