
La stabilizzazione del vino rappresenta una delle fasi più delicate e decisive del percorso enologico. Se la vinificazione e l’affinamento hanno il compito di costruire l’identità sensoriale del vino, la stabilizzazione ha la funzione di preservarla nel tempo, proteggendo il lavoro svolto dal vigneto alla cantina. Un vino che non raggiunge la piena stabilità rischia infatti di andare incontro a inconvenienti che ne compromettono i caratteri originari e la riconoscibilità, ma anche la limpidezza, la brillantezza visiva e la freschezza aromatica.
Per VASONGROUP garantire la stabilità significa quindi offrire al consumatore un prodotto che mantenga inalterate le sue qualità fino al momento del consumo, al fine di poter apprezzare quella preziosa piacevolezza che solo l’abbinata terroir-varietale può donare, se ben espressa. Questo aspetto risulta tanto più rilevante in un mercato globale, in cui le bottiglie sempre più spesso affrontano lunghi trasporti e stoccaggi non sempre ideali.
Stabilità enologica: i quattro pilastri fondamentali
Il concetto di “stabilità” si fonda su quattro pilastri, ognuno con le proprie criticità, ma con interdipendenze ben connesse:
- stabilità tartarica, necessaria per prevenire la formazione di cristalli in bottiglia, percepiti dal consumatore come un difetto estetico
- stabilità proteica, che evita fenomeni di torbidità e alterazioni visive
- stabilità ossidoriduttiva, indispensabile per conservare la fragranza aromatica e il colore del vino, proteggendolo dall’ossidazione ma anche da squilibri riduttivi
- stabilità microbiologica, che assicura il controllo dei microrganismi potenzialmente responsabili di rifermentazioni indesiderate o alterazioni sensoriali
La ricerca di VASONGROUP e le nuove soluzioni tecniche
Ognuno di questi ambiti richiede un approccio scientifico rigoroso, supportato da conoscenze tecniche aggiornate e da strumenti adeguati. Negli ultimi anni la ricerca enologica del VASONGROUP ha fatto grandi passi avanti, sviluppando brevetti, sistemi impiantistici, pratiche e prodotti capaci di rispondere a queste esigenze con maggiore precisione, riducendo al minimo l’impatto sulla matrice vino e garantendo soluzioni più sostenibili e sicure.
Grazie a un costante lavoro di ricerca e sviluppo coordinato fra le società del gruppo (Enologica Vason e Juclas), propone soluzioni studiate per affrontare in maniera mirata ciascun aspetto della stabilità. Si tratta di interventi che uniscono efficacia tecnica, affidabilità operativa e attenzione agli aspetti economici, per consentire anche alle cantine di medie e piccole dimensioni di tutelare al meglio i propri vini.
Investire in stabilità significa investire nel futuro del vino
Affrontare il tema della stabilizzazione non significa applicare iter produttivi standardizzati, ma saper leggere le specificità di ogni vino e di ogni cantina. Solo così è possibile costruire un percorso che assicuri risultati duraturi, valorizzando il patrimonio qualitativo che il produttore ha saputo esprimere.
Investire in stabilità significa quindi investire nel futuro del vino, garantendo che la sua identità arrivi intatta al consumatore e rafforzando la credibilità del marchio e della denominazione di origine.