Vino biologico, pronta a nascere UIVbio

L'Unione Italiana Vini e Federbio rilanciano il protocollo di collaborazione dando vita alla Federazione delle imprese biologiche certificate

Lamberto Frescobaldi, Uiv
Tra gli obiettivi l'attivazione di specifici programmi di promozione e l'integrazione dei percorsi di certificazione biologica con ulteriori aspetti della sostenibilità

L'Unione Italiana Vini e Federbio hanno annunciato il rilancio del protocollo di collaborazione in essere per dare vita, già nel mese di giugno, ad una specifica Federazione delle imprese biologiche certificate (UIVbio) per sviluppare dinamiche virtuose e possibili aspetti migliorativi del fenomeno bio nel mondo del vino anche attraverso l'attivazione di specifici programmi di promozione.

Certificazione della sostenibilità in primo piano

Altri obiettivi della nuova Federazione riguardano l'integrazione dei percorsi della certificazione biologica con ulteriori aspetti della sostenibilità – come quelli legati a energia e imballaggi – ancora poco dettagliati dall’attuale quadro normativo europeo della produzione biologica e la risoluzione di criticità ancora non superate, quali ad esempio come la sostituzione del rame e di alcuni ausiliari di vinificazione.

Superficie del vigneto biologico italiano vicino al 20%

Oggi la pratica biologica incide sul vigneto Italia per una quota del 18-19%, con una superficie di circa 120 mila ettari coltivati. Stando al report Mipaaf-Ismea a livello produttivo, nella campagna 2019-2020, le circa 870.000 tonnellate di uva prodotte hanno dato origine a 2,2 milioni di ettolitri di vino biologico, corrispondenti al 4,6% della produzione enologica nazionale. Nel 2020 ben 4 bottiglie di vino su 100 avevano in etichetta l’indicazione “biologico”.

Una filiera con 25.000 operatori attivi

Maria Grazia Mammuccini

In Italia si contano oltre 18 mila i viticoltori bio, ai quali si aggiungono gli altri attori della filiera, per un totale di operatori del settore vitivinicolo biologico che viene valutato vicino alle 25.000 unità. In questo contesto, già da alcuni anni, tra le due organizzazioni, Uiv e Federbio, risultava già attiva una collaborazione sugli aspetti tecnici e normativi relativi al vino biologico che si intende appunto ora mettere a sistema.

Esportazioni in forte crescita

"Rilanciare le attività del protocollo tra UIV e FederBio è un segnale particolarmente importante in un momento in cui si rischiano contrapposizioni sugli approcci alla sostenibilità", ha dichiarato la presidente di FederBio, Maria Grazia Mammuccini, a margine dell'incontro con Lamberto Frescobaldi, presidente dell'Unione Italiana Vini.
"Il vino biologico - è stato sottolineato - rappresenta un’opportunità per la viticoltura italiana sui mercati, sempre più attenti alla sostenibilità, soprattutto in un contesto più generale di forte crescita delle esportazioni di prodotti biologici Made in Italy. La viticoltura bio cura la fertilità del suolo, la biodiversità e non utilizza sostanze chimiche di sintesi e per questo ha un ruolo centrale all’interno del processo di transizione ecologica verso un’agricoltura sempre più sostenibile. Tali valori uniti all’identità territoriale delle denominazioni d’origine possono contribuire a rafforzare ulteriormente il settore vitivinicolo".

Vino biologico, pronta a nascere UIVbio - Ultima modifica: 2022-05-25T23:07:35+02:00 da Gilberto Santucci

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