Francia, Italia e Spagna, fronte comune per non perdere un ettaro di vigneto

I tre paesi leader del vino europeo chiederanno a Bruxelles di prorogare fino al 2022 la validità delle autorizzazioni all'impianto di viti non utilizzate nel 2020 a causa della pandemia. La decisione a Madrid nel corso della riunione che ha sancito l’entrata dell’Italia nel Comitato congiunto assieme a Francia e Spagna

Francia, Italia e Spagna non vogliono perdere ettari di vigneto a causa del covid.

I tre principali paesi produttori di vino dell'UE-27 (che insieme valgono l'85% della produzione comunitaria) chiederanno alla Commissione europea di prorogare fino al 2022 la validità delle autorizzazioni all'impianto dei vigneti non esercitare nel 2020 a causa del contesto di crisi dovuto alla pandemia.

Riunione plenaria in Spagna

Fernando Miranda, segretario generale del MInistero spagnolo dell'Agricoltura e dell'alimentazione

Lo ha deciso in occasione della sua quarta riunione plenaria il Comitato misto franco-spagnolo-italiano del settore vitivinicolo, presieduto giovedì 17 giugno dal segretario generale dell'Agricoltura e dell'alimentazione spagnola, Fernando Miranda, insieme al direttore generale dell'Economia e Sviluppo Ambientale delle Imprese, del Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari della Francia, Valérie Métrich-Hecquet, e del Direttore Generale delle Politiche Internazionali e dell'Unione Europea, del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali d'Italia, Luigi Polizzi, in cui è stato ha analizzato la situazione del mercato e le sue prospettive, le questioni settoriali relative alla futura PAC, nonché altri aspetti di questo settore, come le politiche sanitarie e di promozione. Lo riporta il settimanale spagnolo Agronegocios (clicca per approfondire).

L’entrata dell’Italia nel club

Valérie Métrich-Hecquet, Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari della Francia

dei Top3

L'incontro è servito anche a formalizzare ufficialmente l'estensione di questo Comitato Congiunto all'Italia, configurando così il Comitato Congiunto Franco-Spagnolo-Italiano come un forum di incontro per professionisti e Amministrazioni dei tre principali Paesi produttori di vino dell'UE che, congiuntamente, rappresentano oltre l'85% della produzione comunitaria.

Luigi Polizzi, Direttore Generale delle Politiche Internazionali e dell'Unione Europea, del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Gli obiettivi congiunti

Nel corso dell'incontro, che ha visto anche la partecipazione, in prima persona o in videoconferenza, delle principali organizzazioni rappresentative del settore vitivinicolo dei tre Paesi, sono stati ricordati gli obiettivi di tale Comitato, che sono quelli di migliorare i rapporti tra i professionisti e le Amministrazioni dei loro rispettivi paesi membri; creare il clima appropriato di dialogo e fiducia per lavorare insieme; stabilire posizioni comuni in difesa degli interessi del settore a livello europeo e internazionale e condividere punti di vista in materia economica e imprenditoriale.

A tal fine hanno contribuito i bollettini che, congiuntamente, le Amministrazioni francese e spagnola diffondono trimestralmente per 3 campagne, e che ora si arricchiranno con l'incorporazione dell'Italia.

Come cambia il Pns con la nuova Pac

Secondo il MAPA (Ministero dell’agricoltura spagnolo), i tre paesi si ritengono soddisfatti per il mantenimento dei programmi di sostegno specifico per il vino nella prossima Politica Agricola Comune (PAC). In questo senso, si sta lavorando a livello europeo per garantire la transizione senza problemi dagli attuali programmi nazionali di sostegno (Pns) ai nuovi interventi della prossima Pac.

Mantenere la promozione

Allo stesso modo, un altro tema chiave è stato quello di ricordare alla Commissione Europea l'importanza di mantenere la politica europea di promozione del consumo responsabile del vino, un prodotto che genera diversità, ricchezza e cultura di ineguagliabile valore nei territori europei, ora che i prossimi cambiamenti a questa politica all'interno il quadro del Green Deal europeo e della strategia "Farm to Fork".


Più impegno nel monitoraggio del mercato

L'incontro si è concluso con la proposta di professionisti del settore di convocare un prossimo Gruppo di contatto per affrontare alcune questioni sul commercio internazionale, di massima importanza per gli interessi dei tre paesi, tenendo conto della leadership globale dell'export di tutti loro.

In questo senso, le tre delegazioni hanno celebrato l'accordo raggiunto martedì 15 al vertice tra Unione Europea e Stati Uniti, che dovrebbe prorogare la sospensione delle tariffe reciproche per altri cinque anni, a partire dall'11 maggio.

L'eliminazione di queste tariffe aggiuntive sulle nostre esportazioni di vino negli Stati Uniti, insieme al graduale recupero dell'ordinaria normalità della vita quotidiana, che consentirà la vaccinazione dopo la pandemia, consentirà, si segnala, di attendere un riequilibrio il mercato.

Tuttavia, Francia, Italia e Spagna hanno concordato sulla necessità di effettuare un monitoraggio esaustivo dell'evoluzione del mercato nei prossimi mesi, che consenta di richiedere, se del caso, alla Commissione Europea l'adozione di misure aggiuntive in caso di nuove produzioni. campo del commercio internazionale.

La prossima riunione della Plenaria del Comitato congiunto si svolgerà in Italia entro l'estate del 2022, a seguito del turno a rotazione, recuperando la sua forma faccia a faccia se le condizioni sanitarie lo consentiranno.

Francia, Italia e Spagna, fronte comune per non perdere un ettaro di vigneto - Ultima modifica: 2021-06-18T11:37:17+02:00 da Lorenzo Tosi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome