Vitigni resistenti, via libera all’inserimento nei disciplinari delle doc

L'intervento di Attilio Scienza al primo concorso nazionale vini Piwi organizzato da Fondazione Mach
Lo ha stabilito Bruxelles e lo ha annunciato Attilio Scienza, neopresidente del Comitato nazionale vini, in occasione della premiazione del primo concorso dei vini Piwi organizzato a San Michele da Fondazione Mach. Un concorso a cui hanno partecipato 95 diverse etichette e che ha visto come vincitore assoluto il Solaris 2020 di Weingut Plonerhof.        

La qualità è questione di tempo. Il tempo necessario ad esempio per capire qual è il vitigno resistente più adatto per ogni territorio di coltivazione e lo stile di vinificazione migliore per farlo esprimere al meglio. Alla fine di questo percorso però i risultati arrivano. Lo ha dimostrato la 1a Rassegna dei vini Piwi organizzata dalla Fondazione Mach di San Michele all’Adige (Tn).

Un concorso, il primo nel suo genere, organizzato da Marco Stefanini, responsabile dell'Unità di genetica e miglioramento genetico della vite, Andrea Panichi, coordinatore del Dipartimento istruzione post secondaria e Maurizio Bottura, responsabile dell'Unità viticoltura, a cui hanno aderito 56 aziende con 95 vini di 5 categorie diverse: rossi, bianchi, orange, frizzanti, spumanti.

Una diversità destinata a finire

Il 2 dicembre si è tenuta la cerimonia di premiazione che ha attribuito 15 premi e 13 menzioni di onore. Paradossalmente potrebbero essere gli ultimi a gareggiare in questa categoria speciale perché, a partire dal prossimo gennaio 2022, i Piwi (sigla tedesca che sta per Pilzwiderstandfähig, letteralmente “viti resistenti ai funghi”) potranno essere inseriti nei disciplinati delle denominazioni d’origine anche italiane (ovviamente di quelle regioni che li hanno già autorizzati, che sono la minoranza), smettendo di essere considerati “diversi”.

Ad annunciarlo è Attilio Scienza, fresco di nomina come presidente del Comitato nazionale vini proprio in occasione del seminario scientifico che ha tenuto banco nel corso della cerimonia di  premiazione organizzata da Fem. «I responsabili di Consorzi e denominazioni –raccomanda Scienza - si mettano in fila per chiedere al Comitato l’inserimento dei vitigni resistenti nei loro vini (per ora però la fila non si vede: si può andare senza dover prenotare, ndr)».

Il seminario scientifico, da sin: Mario Pezzotti, Attilio Scienza, Fulvio Mattivi, Luigi Moio, Marco Stefanini

Etica ed estetica a braccetto

«Etica ed estetica – aggiunge Luigi Moio, presidente dell’Oiv – devono andare di pari passo affinche anche i vitigni resistenti possano avere un futuro luminoso, contribuendo all’esaltazione del terroir attraverso un’enologia leggera, non invasiva».

«Molti studi di metabolomica – sottolinea Fulvio Mattivi, docente all’Università di Trento - dimostrato che non ci sono differenze analitiche significative in grado di incidere sulla qualità  organolettiche tra i vini ottenuti da vitigni resistenti e quelli da varietà classiche». «Il vantaggio attuale in favore di quest’ultime è tutta nel tempo, nella perfetta combinazione con il territorio espressa nei secoli grazie all’impegno di generazioni di produttori».

I Piwi meritano più fiducia, ed è proprio grazie a rassegne come quella organizzata dalla Fondazione trentina che la loro coltivazione si può affermare.

Scarica le relazioni:

Attilio Scienza, "Il meticcio ci salverà o meglio salverà la viticoltura" 

Fulvio Mattivi, “Uguali, diversamente: la composizione dei vini dai vitigni tolleranti ai patogeni fungini”,

Luigi Moio , "Il futuro del vino nell'era della sostenibilità".

L’impegno delle istituzioni

«Questa prima rassegna nazionale – spiega Mirco Maria Franco Cattani, presidente di Fem -   rappresenta un pass, importante verso la valorizzazione dei vini resistenti. Frutto di un’evoluzione scientifica e colturale che vede protagonisti, da anni, anche alcuni dei nostri più sensibili ed appassionati produttori locali».

Giulia Zanotelli

«Uve e vini resistenti – testimonia l'assessore provinciale Giulia Zanotelli -  sono strumenti preferenziali per realizzare la transizione ecologica auspicata dal  Green Deal e dalla nuova PAC. Il Trentino ha saputo anticipare questi temi puntando su innovazione e ricerca in particolare legata al miglioramento genetico».

Enrico Giovannini, presidente del Consorzio Innovazione Vite, riconosce come in questi  ultimi anni  i vivaisti viticoli abbiano cercato di raccogliere i segnali e le indicazioni dei viticoltori e delle cantine  per mettere in atto nuove strategie di sviluppo sostenibile.

Per Alex Morandel, presidente di Piwi international, il tema della viticoltura sostenibile viene alimentato dall’impegno e dalla passione di tecnici, ricercatori e produttori.

Mario Pezzotti, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, moderatore del seminario scientifico, ribadisce come il tema della sostenibilità in viticoltura dipenda dall’innovazione e da impegnativi programmi di miglioramento genetico.

I vini premiati

VINI FRIZZANTI
classificato Nome azienda Nome vino
3 Cantina Pizzolato Hoppa 2020
2 Sartori Organic Farm Diadema 2020
1 Azienda Agricola Dellafiore Achille Johanniter 2020

I vini in concorso

VINI SPUMANTI
classificato Nome azienda Nome vino
Menzione Azienda Agricola Filanda de Boron Lauro 2020
Menzione Cantina Montelliana “4.07”
Menzione Lieselehof Brut 2017
Menzione Tenuta Crodarossa Derù 2020
3 Cantine Umberto Bortolotti Oltre 2018
3 Cantina Sociale di Trento Santacolomba 2019
2 Le Carezze Iris 2020
1 Le Carline Resiliens
I produttori premiati alla prima rassegna vini Piwi della Fondazione Mach
VINI BIANCHI
classificato Nome azienda Nome vino
Menzione Azienda Agricola Ceste Franco Ratio 2018
Menzione Terre di Ger Feltro Bianco 2020
Menzione Il Brolo Società Agricola I Cavalieri della seta
Menzione Cantina Kurtatsch Bronner 2020
3 Lieselehof Vino del Passo 2020
3 Villa Persani Aromatta 2019
2 Terre di Ger Arconi Bianco 2020
1 Weingut Plonerhof Solaris 2020

  

VINI ORANGE
classificato Nome azienda Nome vino
Menzione Azienda Agricola Doladino Sbreg 2020
Menzione Azienda Agricola Filanda de Boron Tre 2019
Menzione Casa Vinicola la Torre Vagabondo Bianco le Anfore 2018
3 Azienda St. Quirinus Planties Amphora 2017
2 Giannitessari Società Agricola Rebellis 2019
1 Lieselehof Julian Orange 2019

  

VINI ROSSI
classificato Nome azienda Nome vino
Menzione Parco del Venda Cigno nero 2019
Menzione Terre di Ger Caliere rosso 2019
3 Cantina Pizzolato Novello 2021
2 Le Carezze Urano 2019
1 Terre di Ger El Masut 2019

 

VINCITORE ASSOLUTO
Nome azienda Nome vino
Weingut Plonerhof Solaris 2020

 Per rivedere la diretta streaming: https://www.youtube.com/user/fondazionemach

Vitigni resistenti, via libera all’inserimento nei disciplinari delle doc - Ultima modifica: 2021-12-03T09:44:20+01:00 da Lorenzo Tosi

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