Nasce ufficialmente il superconsorzio di tutela del Lambrusco

Fusione per incorporazione degli ex consorzi di Modena, Reggiano - Colli di Scandiano e Canossa e vini del Reno Doc. Il superorganismo rappresenterà 170 milioni di bottiglie e otto denominazioni lungo la via Emilia. Claudio Biondi (Gruppo Italiano Vini): «Tante anime, ma serviva una regia unica per rappresentare meglio la nostra immagine sui mercati internazionali».

Con la piena unanimità da parte delle assemblee plenarie dei tre consorzi, il Consorzio Tutela Lambrusco è realtà e sarà pienamente operativo a partire dal 1° gennaio del 2021.

Dopo il parere favorevole espresso all’unisono lo scorso 26 giugno da parte dei Consigli di Amministrazione, ora è arrivata anche la tappa definitiva con l’approvazione da parte delle assemblee dei rispettivi consorzi.

Fusione di tre consorzi del Lambrusco

Riunitesi lunedì 28 settembre, le assemblee hanno sancito la fusione per incorporazione di:

  • “Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena”,
  • “Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa”,
  • “Consorzio di Tutela Vini del Reno Doc”.

    Claudio Biondi

«Il voto favorevole all’unanimità – afferma Claudio Biondi, presidente del Consorzio di Tutela del Lambrusco di Modena – delle assemblee dei soci era l’ultimo passaggio che ci consente di guardare al futuro con speranza e ottimismo: abbiamo un grande lavoro da pianificare per valorizzare l’immagine di uno dei vini più rappresentativi vini d’Italia».

Otto denominazioni, più di 16mila ettari

«Il nuovo consorzio - prosegue, consente ad un distretto che ha numeri importanti, di poter decidere insieme le strategie di comunicazione e condividere progetti di promozione internazionale, pur lasciando l’assoluta indipendenza decisionale delle singole denominazioni».

Il nuovo Consorzio rappresenta otto denominazioni che si trovano tra Modena e Reggio Emilia:

  1. Lambrusco di Modena doc,
  2. Lambrusco di Sorbara doc,
  3. Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc,
  4. Lambrusco Salamino di S. Croce doc,
  5. Reggiano doc,
  6. Colli di Scandiano e di Canossa doc,
  7. Reno doc
  8. Bianco di Castelfranco Emilia igt.

In totale viene coperta:

  • una superficie di circa 16.600 ettari vitati,
  • una produzione che nel 2019 è stata di poco più di 42 milioni di bottiglie di Lambrusco doc,
  • che salgono a quasi 170 milioni prendendo in considerazione anche quelle certificate igt. fonte: Regione Emilia-Romagna, gennaio 2020 e Valoritalia Srl.

Più forza all'immagine del Lambrusco sui mercati esteri

«Numeri importanti - chiosa Biondi - per un vino che ha tante anime e interpretazioni a seconda delle molteplici varietà utilizzate e dei differenti territori nei quali ha trovato dimora. I tempi erano ormai da tempo maturi per la creazione di un unico Consorzio che facesse da regia. Il Lambrusco è già conosciuto in tutto il mondo, ma ora può rappresentare meglio e con più coerenza rispetto al passato l’immagine dell’Italia in moltissimi contesti sia nazionali che internazionali».

Giacomo Savorini

Come Direttore unico del superconsorzio è già stato nominato Giacomo Savorini, che ricopre lo stesso incarico anche presso il Consorzio Vini Colli Bolognesi (dal 2008) e del Consorzio Pignoletto Emilia Romagna (dal 2013). «Ritengo  - ha ribadito Savorini in una recente intervista - che l’Emilia debba presentarsi unita sui mercati internazionali. E parlando di Emilia mi riferisco anche al Pignoletto, il bianco frizzante più diffuso nella nostra regione. La sinergia con il Lambrusco potrà essere vincente a livello mondiale».

Spicca l'assenza dell'Igt Emilia

La mega fusione non copre tutto l'universo Lambrusco. A rimanere fuori, per ora, oltre alle produzioni extra regionali del Lambrusco mantovano, è il grande mondo dell’Igt Emilia e il Lambrusco Maestri del Consorzio di tutela dei Colli di Parma Dop.

Ma la collaborazione con il Consorzio tutela Emilia «sarà stretta perché l’obiettivo nel medio termine è rimettere in piedi un’equilibrata piramide qualitativa tra produzioni Doc e vini Igt, che oggi viaggiano come mercati paralleli».

Nasce ufficialmente il superconsorzio di tutela del Lambrusco - Ultima modifica: 2020-09-29T14:25:37+02:00 da Paola Pagani

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