Man bassa di ori per il Trentodoc

La casa spumantistica Ferrari si aggiudica 11 primi posto al concorso “The Champagne & Sparkling Wine World Championships”, ovvero quello che è il vero campionato mondiale delle bollicine. Se si aggiungono le ulteriori 11 medaglie d’oro vinte da produttori trentini, si arriva alla maggiore concentrazione mondiale di premi in questa piccola ma preziosa zona di produzione. La soddisfazione di Matteo Lunelli ed Enrico Zanoni

Non poteva partire sotto auspici miglior la prima edizione del Trentodoc festival bollicine di montagna in programma dal 6 al 10 ottobre p.v. Infatti è di questi giorni la notizia che al Campionato del mondo delle bollicine, il Trentodoc Ferrari, è stato riconosciuto il miglior spumante del mondo.

Qualità batte quantità

Matteo Lunelli

Così mentre la rossa Ferrari ci lascia ancora con l’amaro in bocca, il Ferrari trentino non teme concorrenti. «Ma si badi bene – puntualizza Matteo Lunelli presidente della casa spumantistica Ferrari - non solo con i millesimati. Tutta la gamma riceve premi significativi, a dimostrazione dell’attenzione per la qualità che ci contraddistingue». La casa spumantistica non poteva celebrare in modo migliore i suoi 120 anni di vita. «Ci sono molti produttori che ogni anno iscrivono al concorso più referenze di quanto faccia Ferrari o altri produttori della Provincia autonoma di Trento».

C’è infatti chi ha presentato al rinomato concorso internazionale il doppio delle referenze. Ma per eccellere non serve la quantità, bensì la qualità.  «La  forza di Ferrari è nella costanza della qualità che anche quest’anno ha saputo dimostrare». È questo il commento di Tom Svenson autorevole degustatore del mondo delle bollicine e organizzatore del concorso “The Champagne & Sparkling Wine World Championships, sull’ennesimo successo di Ferrari Trento.

Undici medaglie d’oro più undici

La più antica casa spumantistica trentina ha ottenuto un totale di 11 medaglie d’oro, che aggiunte alle altre 11 ottenute da altre case trentine fanno di questa terra viticola non solo la più premiata d’Italia, ma di tutto il mondo, emergendo fra le 1000 etichette che hanno partecipato al concorso. A queste vanno aggiunte le 47 medaglie d’argento.

La reputazione del Trentodoc

Enrico Zanoni, presidente Istituto Trento Doc

Dal canto suo Enrico Zanoni, presidente Istituto Trentodoc commentando con soddisfazione questi dati, ha affermato: «i risultati ottenuti in questo prestigioso concorso ripagano i nostri associati del rigoroso impegno alla costante ricerca del continuo miglioramento qualitativo».

«Di più: questi premi ribadiscono l’unicità del nostro territorio e contribuiscono a rafforzare ulteriormente la reputazione del marchio Trentodoc sia a livello nazionale che internazionale».

Con questa premessa che suggella l’alta qualità riconosciuta a livello mondiale parte il festival, un’occasione eccezionale per far conoscere ancora meglio le bollicine prodotte dalle 64 case spumantistiche trentine che hanno prodotto affari per 150 milioni.  Ma sicuramente importante è il fatto che il festival è un evento diffuso che coinvolge tutte le case spumantistiche trentine che si trovano così ad essere non spettatrici ma protagoniste dell’evento, programmando presso ogni cantina oltre che dei momenti di assaggio anche dei momenti di confronto e spiegazione per i molti appassionati di questo eccezionale prodotto della montagna trentina permettendo di far apprezzare tutta la lunga storia di ogni bottiglia che viene stappata.

Balzo nelle vendite

E’ questa anche la migliore premessa per proseguire con quel trend di vendite che ha visto il 2021 superare le vendite dell’anno precedente di ben il 40% un balzo anche sul 2019 anno pre pandemia a dimostrazione dell’interesse dei consumatori sia italiani che stranieri per questo prodotto.

Man bassa di ori per il Trentodoc - Ultima modifica: 2022-09-23T16:10:36+02:00 da Lorenzo Tosi

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