La crisi che non ti aspetti: Il Prosecco doc allo stoccaggio fino al 2020

Il rischio di nuovi dazi Usa e le conseguenze della Brexit hanno determinato quello che fino a ieri sembrava impensabile: la crisi delle vendite e soprattutto, il rallentamento delle esportazioni del Prosecco Doc che rischia di rimanere invenduto nelle cantine. Così il presidente del Consorzio Stefano Zanette ha ricevuto mandato per fare fronte a questa situazione con ogni soluzione possibile

Il Consorzio di Tutela nella sua ultima Assemblea ha deciso di attivare tutte le misure necessarie a regolare l’offerta per continua a pianificare il suo futuro e a mettere in campo strumenti per gestire l’offerta ed evitare gravose conseguenze per i produttori in termini di redditi a seguito del crollo dei prezzi.

Riclassificare l’invenduto

La prima misura decisa ha riguardato le giacenze invendute di Prosecco Doc per cui è stato deciso di “riclassificare” oltre 600.000 ettolitri della riserva da Prosecco Doc a “vino bianco con o senza indicazione geografica”, in modo da facilitare la commercializzazione senza il condizionamento della denominazione geografica.

Stoccare La Nuova Produzione

La seconda misura riguarda la prossima vendemmia 2019 per la quale occorre attivare uno stoccaggio privato di una parte della produzione fino al 31 dicembre 2020 salvo svincolare il prodotto prima di tale data se le condizioni di mercato lo consentiranno. La regolazione dell’offerta attraverso uno stoccaggio privato era già stata adottata in altre campagne come nel 2014 e gli effetti positivi si erano fatti subito sentire con un rialzo dei prezzi di mercato, per cui già a luglio dell’anno successivo alla vendemmia era stato tolto il vincolo e consentita la libera immissione nel mercato del Prosecco Doc.

La decisione del consorzio di tutela

Stefano Zanette

L’assemblea dei soci del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc, spiega una nota, ha dato mandato al presidente, Stefano Zanette, con voto pressoché unanime, di chiedere alle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia “l’attivazione del provvedimento di stoccaggio, fino al 31 dicembre 2020” di produzioni idonee alla rivendicazione della Doc provenienti dalla vendemmia 2019, che eccedano i 150 quintali per ettaro o i 90 per vigneti al secondo ciclo vegetativo.

Con il provvedimento richiesto si calcola che verrà messo da parte il 16% della normale produzione di 180 quintali per ettaro al fine di affrontare una eventuale perdita dettata da ragioni politico economiche come il caso Brexit o dazi Usa, in quanto regno Unito e Usa costituiscono i due principali mercati della Doc.

Nel frattempo i dati a disposizione del Consorzio vanno nella direzione ipotizzata dagli studi, e se il Regno Unito conferma la sua posizione di leader di mercato quanto a volumi, è, invece, degli Stati Uniti il primato in termini di valore.

“Le ragioni alla base della scelta - ha detto Zanette - sono state comprese da tutti”. Il Consorzio sta, inoltre, lavorando ad una prossima proposta secondo la quale non si potrà immettere sul mercato la produzione della vendemmia prima del 1 gennaio successivo.

La crisi che non ti aspetti: Il Prosecco doc allo stoccaggio fino al 2020 - Ultima modifica: 2019-07-31T03:00:32+02:00 da Lorenzo Tosi

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