Bilancio d’oro per il Gruppo Lunelli

Gruppo Lunelli
Un anno ricco di soddisfazioni per il Gruppo Lunelli: oltre ai numeri positivi si riconfermano importanti riconoscimenti

Dopo l’anno dei record, il 2022, il Gruppo Lunelli è già in grado di dare i numeri sull’andamento dell’anno che si è appena concluso, il 2023. Lo fa con grande puntualità il presidente e amministratore delegato del Gruppo Matteo Lunelli «Per noi il 2023 si è chiuso con un bilancio che è il secondo di sempre - afferma Lunelli. Il fatturato complessivo ha raggiunto i 143 milioni, con un leggero calo solo sul 2022, anno che è stato veramente eccezionale un’autentica liberazione dopo la pandemia del Covid. Il segno meno del 2023 sul 2022 è del 6%, ma è stato superiore del 7% al bilancio dell’anno precedente, il 2021 - prosegue Lunelli. E questo nonostante che l’export di tutti i vini nel 2023 abbia subito un netto calo dell’8% sul 2022. Il fatturato per le Cantine Ferrari si aggira sui 100 milioni, il resto viene dalle altre aziende acquisite dal gruppo».

«Per noi - prosegue il presidente - è stato un anno ricco di soddisfazioni perché per la sesta volta su 10 edizioni abbiamo vinto The Champagne & Sparking Word Championship, il campionato del mondo delle bollicine di Tom Stivenson. Ma non solo, il gruppo Ferrari ha vinto anche il premio “Cantina Sostenibile” al Global Drinks Intel e della Governance. Tutto questo senza che il Gruppo si sia dimenticato dei più poveri e di chi sta peggio di noi, riservando ben 400 mila euro di liberalità e attività sul territorio. Si tratta del sostegno a progetti scolastici, ma anche al sostegno delle iniziative benefiche portate avanti dalla Fondazione Gino e Francesca Lunelli, particolarmente il "Lar della speranza”, una  casa per bambini soli ed abbandonati a Pemba in Mozambico che assorbe la cifra maggiore, ma anche altri progetti in Africa e non solo».

«Abbiamo continuato il nostro percorso di crescita sulla sostenibilità non facile - spiega Matteo Lunelli - ma crediamo di aver trovato un grande professionista di nazionalità francese, Cyril Brun che ha sostituito lo “chef de cave” Ruben Larentis, che ha trascorso una vita professionale alle Cantine Ferrari e che ora si gode la meritata pensione. Brun si è inserito molto bene nella nostra squadra di enologi, e siamo convinti che questa sia una straordinaria opportunità di crescita per tutti. L’azienda Ferrari è “carbon neutral” da oltre 2 anni. I vigneti in proprietà sono tutti certificati biologici, e i nostri viticoltori conferenti sono tenuti a rispettare un rigido protocollo di viticoltura sostenibile di montagna».

«Ma grandi soddisfazioni sono venute anche dalle altre attività del Gruppo: l’acqua minerale Surgiva ha avuto un autentico boom di esportazioni particolarmente in Corea e negli Emirati Arabi ed in altri paesi dove abbiamo esportato un milione di bottiglie - ci ricorda il presidente - cosa che ritenevamo impossibile fino a pochi anni fa. Nel frattempo prosegue lo sviluppo della Tassoni, il cui fatturato nel 2023 ha avuto una crescita dell’8% sul 2022 toccando i 13.3 milioni di euro. Grandi riconoscimenti sono arrivati dagli USA anche negli ultimi giorni dell’anno, con un grande riconoscimento per tutti i brand del Gruppo. Abbiamo apprezzato - conclude il presidente Matteo Lunelli - anche il fatto che l’America Airlines abbia inserito gli spumanti Ferrari nella carta dei vini dei propri voli. La grande catena di alberghi “Four Seasons” ha scelto il Ferrari Rosè tra i vini selezionati per gli hotels d’America».

Bilancio d’oro per il Gruppo Lunelli - Ultima modifica: 2024-01-08T11:45:54+01:00 da Claudia Notari

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