Scongiurato il rischio del bollino nero sulle etichette di vino.
A Strasburgo l’EuroParlamento in seduta plenaria ha approvato infatti a maggioranza i 4 emendamenti bipartisan presentati da Paolo De Castro e Herbert Dorfmann (ne avevamo parlato qui) contro le forzature del Piano anti-cancro Ue che avrebbero penalizzato il consumo di vino con un’etichettatura eccessivamente allarmistica.
L’azione coordinata De Castro-Dorfmann
«Grazie al supporto trasversale – commenta De Castro - ai nostri emendamenti, da parte della stragrande maggioranza dei gruppi politici, avremo un Piano europeo contro il cancro non solo ambizioso, ma anche capace di tenere in considerazione le nostre tradizioni senza demonizzare alcun settore».
«C’è una grossa differenza – gli fa eco Dorfmann - tra l'abuso di alcol, da combattere dati i rischi che ne derivano in termini di salute pubblica, e il consumo moderato e responsabile di vino e bevande alcoliche, che può avere effetti positivi, in particolare per quanto riguarda le malattie cardiovascolari».
Il voto favorevole di quasi il 60% del Parlamento spazza via ogni dubbio su questa differenza, imponendo comunque maggiore prevenzione contro il consumo nocivo di bevande alcoliche.
È forte la soddisfazione dei due Eurodeputati per il supporto ricevuto «superiore rispetto al previsto» che consente di «eliminare la richiesta insensata di inserire sulle bottiglie di vino avvertenze sanitarie come sui pacchetti di sigarette».
Etichette più trasparenti
«Al contrario chiediamo sistemi di etichettatura delle bevande alcoliche più trasparenti, che forniscano ai consumatori più informazioni sul consumo moderato e responsabile. Non da ultimo, abbiamo garantito un approccio più equilibrato in merito alle sponsorizzazioni di eventi sportivi da parte dei grandi produttori di bevande alcoliche, limitando eventuali future restrizioni agli eventi frequentati dai più giovani».
Il dettaglio degli emendamenti
Gli emendamenti De Castro-Dorfmann approvati a Strasburgo (il 34 passato con 381 voti favorevoli, 276 contrari e 32 astenuti; 35: 345 voti favorevoli, 274 contrari e 32 astenuti; 36: 392 favorevoli, 251 contrari e 48 astenuti; 37:386 favorevoli, 270 contrari e 32 astenuti) riguardano infatti:
- l’introduzione del concetto di “consumo dannoso” (harmful consumption) in luogo del consumo di alcol senza aggettivazione, con un impegno a promuovere la moderazione nei consumi e il consumo responsabile;
- l’eliminazione degli “avvertimenti per la salute” che saranno sostituiti con il concetto di “informazioni sul bere moderato e responsabile”;
- l’attenuazione del concetto di mancanza di livello minimo di sicurezza (no safe level) sostituito dall’allocuzione: “non esiste un livello di consumo totalmente sicuro” (the safest level of consumption is none);
- la limitazione delle sponsorship degli eventi sportivi per le bevande alcoliche solo per gli eventi che coinvolgono minori.
Secondo gli EuroParlamentari, con il voto sulla relazione della Commissione parlamentare contro il cancro (Beca), l’Unione si dota di un «ambizioso piano europeo contro il cancro, che rappresenta un passo avanti fondamentale e decisivo nella lotta ai tumori, basata su prevenzione e riduzione dei rischi nocivi associati a stili di vita poco sani. Vogliamo colpire ogni forma di abuso non discriminare interi settori senza il supporto di evidenze scientifiche».
I nodi residui
Per il vino permangono però alcuni scogli da superare. Innanzitutto riguardo al rischio di un ridimensionamento della misura della promozione sui mercati, che oggi rappresenta la voce maggiore del piano di sostegno al settore dell’Ocm unica. E poi per un possibile aumento del livello di tassazione, visto che un emendamento che la escludeva non è passato.
Ampio il fronte del consenso per il successo raggiunto dall’iniziativa dei nostri Europarlamentari, che coinvolge tutte le organizzazioni professionali, da Uiv a Fivi passando da Coldiretti, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative e Cia.