Nuova Pac, nuova Ocm unica, stesso tran-tran per la gettonatissima misura della ristrutturazione e riconversione dei vigneti.
Le nuove disposizioni nazionali sono state infatti fissate dal Dm 646643 del 16 dicembre scorso. Pochissimi i cambiamenti rispetto al precedente periodo di programmazione.
Le tempistiche
I viticoltori potranno infatti presentare domanda all’organismo pagatore di riferimento dal 28 febbraio al 31 marzo. L’esito, normalmente comunicato entro il 30 luglio, slitta solo quest’anno al 31 ottobre in relazione ai prevedibili ritardi con cui le Regioni sono chiamate a coordinare il nuovo piano nazionale di sostegno al settore con il complemento regionale di Sviluppo rurale.
Le regole non si discostano da quanto già fissato fino a oggi.
Si considera infatti riconversione varietale quando si passa ad un diverso vitigno ritenuto di maggior valore enologico o commerciale. La ristrutturazione invece consiste nel migliorare l’impianto dal punto di vista agronomico, realizzato sulla stessa superficie o in altra collocazione.
Nel vuoto la proposta di VVQ di incentivare i rimpiazzi
Nessuna risposta quindi alla proposta presentata su queste pagine di dirottare parte dei fondi Ocm di questa misura per contrastare, con i rimpiazzi, gli effetti della sindrome del mal dell’esca che sta causando il progressivo diradamento del paesaggio vitato italiano.
Più fortunati invece i viticoltori colpiti dalle nefaste conseguenze della distruttiva espansione della flavescenza dorata, che potranno accedere alle specifiche risorse del fondo nazionale, costituito dal ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare.