La risposta ad un quesito posto dalla Confederazione italiana della vite e del vino

La repressione frodi sui lieviti in sospensione vinica

Necessari e doverosi i controlli

Reca la data del 18 giugno 2013 la circolare n. 9006 del ministero delle Politiche agricole, dipartimento repressione frodi, con la quale si dà risposta ad un quesito posto dalla Confederazione italiana della vite e del vino sul tema delle sospensioni viniche di lieviti enologici.
Si legge nella circolare: “Codesta Confederazione ha segnalato la presenza di preparati commerciali costituiti da soluzioni acquose contenenti, oltre ai lieviti, sostanze quali esteri, glicoli, solventi, stabilizzanti e conservanti, ponendo in evidenza il rischio della presenza di sostanze non consentite nella composizione dei prodotti vitivinicoli elaborati mediante l’impiego di tali soluzioni. Al riguardo (...) non può che condividersi quanto rappresentato da codesta Confederazione circa l’obbligo che la “sospensione vinica” sia esclusivamente costituita da lieviti e da materia di origine vinica (di fatto, mosto di uve o suoi derivati). La preparazione e la stabilizzazione di tali sospensioni, inoltre, deve avvenire con procedimenti fisici (ad es. pastorizzazione del mosto, refrigerazione della sospensione) usando ogni accorgimento idoneo ad evitare la contaminazione e la proliferazione di altri microorganismi, dovendosi escludere l’impiego di conservanti e/o stabilizzanti chimici. Si fa riserva di effettuare i necessari controlli in ordine a quanto segnalato da codesta Confederazione”.

La repressione frodi sui lieviti in sospensione vinica - Ultima modifica: 2013-07-14T01:00:09+02:00 da Redazione

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