Con l’approvazione del regolamento di attuazione, diventa operativa la nuova legge della Regione Toscana Disciplina per la gestione e il controllo del potenziale viticolo (L.R. 68/2012). Una legge che si pone l'obiettivo di semplificare la vita ai produttori e ai consorzi di tutela. Il regolamento definisce i procedimenti amministrativi inerenti il potenziale viticolo, tra cui le disposizioni per l’utilizzo del termine vigna da parte del produttore che voglia iscrivere nello schedario viticolo un toponimo o un nome tradizionale con cui designare i propri vini. Altri aspetti importanti del nuovo regolamento riguardano il superamento degli albi dei vini a DO e gli elenchi delle vigne a IGT, la concessione dei diritti di reimpianto della riserva regionale e la rivendicazione delle produzioni dei vini a denominazione di origine. Su quest’ultimo tema è previsto anche un meccanismo che permette ai consorzi di tutela di evitare eventuali sovrapproduzioni e mantenere l’equilibrio di mercato per una determinata denominazione di origine. Infine il regolamento disciplina le Commissioni di degustazione e gli elenchi dei tecnici e degli esperti degustatori, competenze che in precedenza appartenevano alle Camere di Commercio e adesso sono attribuite alle Regioni. I procedimenti amministrativi previsti dal regolamento sono gestiti tramite il Sistema Informativo di ARTEA, l’agenzia della Regione Toscana per le erogazioni in agricoltura.
Con l'entrata in vigore della legge sulla gestione e il controllo del potenziale viticolo
La Regione Toscana semplifica la vita a produttori e Consorzi di Tutela
Un occhio attento al mercato