Prima il freddo e le gelate tardive in primavera, poi il caldo e la perdurante siccità estiva. E per concludere le piogge violente in prossimità della vendemmia.
Il millesimo 2021 è stato particolarmente impegnativo per molti viticoltori italiani. Condizioni meteorologiche estreme che non hanno solo influito negativamente sullo sviluppo vegetativo e sulle produzioni, ma hanno anche reso i vigneti più suscettibili alle malattie e agli attacchi degli insetti nocivi.
Articolo pubblicato su Terra e Vita 31/2021
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Dal Roero nel mondo
Difficoltà che non hanno impedito all’azienda piemontese Angelo Negro, realtà famigliare che con i propri vini ha fatto grande il nome del Roero nel mondo, di perseguire i propri obiettivi di sostenibilità e qualità.
«La nostra famiglia – spiega Giovanni Negro, il titolare – coltiva questi terreni a Monteu Roero dal 1670. La nostra forza è il legame con il territorio».
Un legame reso esplicito dalla scelta di affidarsi fin dal principio solo a vitigni autoctoni come il Nebbiolo o a bianchi come La Favorita e soprattutto l’Arneis, sconosciuto ai più solo pochi anni fa e ora noto in tutto il mondo grazie anche alle invenzioni di Giovanni come il cru Serra Lupini o a etichette come il “7 anni” che hanno dimostrato come il Piemonte sia terra anche di grandi vini bianchi.
Partecipare allo sviluppo dell’innovazione
«Non solo tradizione però – puntualizza -, nell’unione tra vecchie e nuove generazioni abbiamo sempre mantenuto un approccio attento alle innovazioni e alle nuove esperienze». «L’adesione alla rete Interra Farm Syngenta, ad esempio, ci permette di partecipare allo sviluppo di progetti tecnici agronomici che mirano all’esaltazione dell’alta qualità enologica rispondendo al tempo stesso al crescente bisogno di sostenibilità e rispetto per la terra».
«La collaborazione con Syngenta – conferma Angelo Negro, enologo figlio di Giovanni e omonimo del nonno che ha dato il nome all’azienda – ci ha consentito di trovare soluzioni efficaci e sostenibili al problema peronospora e oidio. E ora di sperimentare promettenti contromisure anche nei riguardi della Flavescenza dorata, patologia il cui controllo sta diventando particolarmente problematico in questo angolo di Piemonte».
Flessibilità e tempestività
Una scelta consapevole, quella di aderire al modello di agricoltura intensiva sostenibile di Interra Farm, effettuata dopo avere sperimentato diversi approcci nei 70 ettari totali in cui è articolata l’azienda.
I vigneti di Angelo Negro sono infatti dislocati in 4 corpi diversi situati in tre differenti aree a denominazione d’origine:
- la storica Cascina Perdaudin a Monteu Roero e la Cascina San Vittore in Canale (Roero Docg);
- la Cascina Basarin in Neive (Barbaresco Docg);
- la Cascina Baudana, nel comune di Serralunga d’Alba (Barolo Docg).
Una biodiversità di suoli che arricchisce la gamma dei vini di Angelo Negro, dove ogni membro della famiglia può trovare la sua etichette preferita (il 100% Nebiolo Sudisfà Roero riserva è quello di Giovanni; il vivace Nicolon Barbera d’Alba doc lo è invece di sua moglie Maria Elisa). Gusti diversi ma la stessa filosofia accomuna anche i quattro figli Gabriele, Angelo, Emanuela e Giuseppe.
«Abbiamo provato anche l’agricoltura biologica – testimonia Gabriele Negro, agronomo – ottenendo buoni risultati. Ma nelle nostre condizioni climatiche per la difesa fitosanitaria occorre assicurare una copertura costante ed è come tornare a modelli di lotta a calendario. Il programma di produzione integrata attuato all’interno di Interra Farm ci consente invece di essere più flessibili e di rispondere con maggiore tempestività alle bizzarrie climatiche indotte dal global warming».
La sicurezza di Heliosec
Nel wine tour tra i cru del Roero la visita alla Cascina San Vittore di Canale (Cn) diventa così una tappa forzata per vedere all’opera soluzioni come Heliosec.
Lo strumento ideato e brevettato da Syngenta per prevenire inquinamenti puntiforme da agrofarmaci ad esempio nella fase di pulizia degli atomizzatori. Costituito da una vasca (da 4 o 6 m2 di superficie evaporante) rivestita e protetta da una griglia metallica, coperta da un tetto trasparente che accelera l'evaporazione per azione della luce solare. I residui di agrofarmaci, ridotti a residuo secco, vengono poi raccolti risolvendo i problemi di smaltimento, che avviene in modo preciso, nel rispetto delle leggi locali.
I colori di Operation Pollinator
Le fasce fiorite di Operation Pollinator accolgono i visitatori appena entrati in azienda. Si tratta della soluzione sviluppata da Syngenta per la gestione multifunzionale dell’azienda agricola. Implementata grazie a ricerche scientifiche che hanno consentito di individuare il giusto mix di essenze in grado di assicurare biodiversità (aumentando i pronubi e la fauna locale), tutela delle acque (creando zone cuscinetto a protezione dei corpi idrici), tutela del suolo (riducendo erosione e perdite per ruscellamento). Una soluzione in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo che anticipa alcuni ecoschemi della prossima Pac.
Le strategie di difesa dell’azienda Negro si avvalgono poi del supporto e dell’assistenza tecnica del Syngenta Grape Quality Agreement. Un protocollo di sostenibilità che assicura il rispetto dei vincoli normativi dei mercati internazionali più esigenti, in linea con le priorità di sostenibilità tracciate dalle Nazioni Unite con i millennium Goals.
La rete di Interra Farm
L’azienda Angelo Negro è una delle 21 realtà internazionali che fanno parte dell’Interra Farm Network, una rete di aziende innovative che operano in diversi settori (frutta, vite e uva da tavola, cereali, mais e orticole) e che adottano il modello di agricoltura intensiva sostenibile. Un progetto sostenuto da Syngenta, in linea con l’azione ambientale dell’Unione europea. Gli obiettivi principali sono:
- Implementare direttamente in campo, presso aziende agricole virtuose e innovative, le migliori pratiche agricole per:
- la gestione dei prodotti fitosanitari, all'interno e oltre i confini aziendali;
- la tutela delle risorse naturali (acqua, suolo, biodiversità);
- Sviluppare e illustrare le migliori soluzioni per conformarsi ai vincoli normativi;
- Formare, informare e coinvolgere agricoltori, tecnici, autorità locali e nazionali.
All’interno di Interra Farm Syngenta collabora con gli agricoltori, gli istituti locali, le organizzazioni accademiche per mettere in atto le migliori gestioni pratiche per aumentare la produttività, ma anchevalorizzare la biodiversità, proteggere il suolo e l'acqua e garantire che gli agricoltori utilizzano i prodotti per la protezione delle colture in modo sicuro per sè stessi e per l'ambiente.
Il protocollo di Grape Quality agreement
È difficile affrontare in vigneto le condizioni estreme causate dai cambiamenti climatici. Ancora più difficile fornire assistenza tecnica quando questi eventi estremi colpiscono in maniera differenziata lungo la penisola.
«Se il problema del Roero e del Piemonte in generale – spiega Mauro Coatti, responsabile del supporto tecnico per la protezione delle colture di Syngenta in Italia – veniva quest’anno soprattutto dalla siccità estiva, nel Veneto i 500 millimetri di pioggia caduti nei mesi primaverili hanno innescato un aumento di malattie e parassiti che hanno spinto a serie contromisure». Problematiche da affrontare con flessibilità, con tecnologie e approcci diversi, in grado di coniugare efficacia e sostenibilità.
«In questo quadro -assicura Coatti - Il Grape quality agreement fornisce strumenti e implementa un protocollo che aiuta i viticoltori a portare avanti con tempestività i loro sforzi di sostenibilità certificata». Nel corso degli anni il programma messo a punto da Syngenta si è ampliato per includere circa 150 viticoltori che gestiscono un totale di 25.000 ettari di vigneto in Italia.
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