Al via il Distretto di filiera del vino in Umbria

Vi potranno accedere, oltre a 108 tra cantine e Consorzi di Tutela delle diverse aree vitivinicole della regione, tutti i soggetti operanti nell'ambito della filiera enologica del "cuore verde" d'Italia

La presentazione del Distretto del Vino Umbro a Palazzo Donini, sede della Giunta regionale
Cresce l'attesa per l'uscita del bando ministeriale, annunciata entro l'anno, con una dotazione complessiva di 1,2 miliardi di euro; i Distretti accreditati sono ormai oltre 150 in tutta la penisola

Agli oltre 150 Distretti del Cibo accredidati dal Ministero dell'Agricoltura (alla data del 18 novembre), meno di venti sono "vino-tematici". Vi troviamo quello dei Vini d'Abruzzo, dei Vini d'Irpinia, del Vino dell'Oltrepò Pavese e una quindicina legati alle Strade del Vino toscane.
All'elenco, dal quale è nato già un coordinamento nazionale, si aggiunge ora anche il Distretto di Filiera del Vino Umbro, di recente riconosciuto dalla Regione e accredidato dal Mipaaf.

Capofila del Distretto sarà Umbria Top Wines

Capofila dell'attività sarà Umbria Top Wines, che nei giorni scorsi ha promosso la presentazione. Gli altri soggetti interessati sono il Parco Tecnologico Agroalimentare, Camera di Commercio dell'Umbria, Unioni dei Comuni del Trasimeno, Strade dei Vini dell'Umbria, Movimento Turismo del Vino Umbria e e ITS Umbria Made in Italy.
Si occuperanno, ciascuno per le proprie competenze, di progettare e coordinare le diverse attività finalizzate alla crescita e al potenziamento della viticoltura umbra.

108 le cantine e i consorzi presenti nella regione

Al neonato Distretto potranno accedere, oltre a 108 tra cantine e Consorzi di Tutela delle diverse aree vitivinicole della regione, anche tutti i soggetti operanti nell'ambito della filiera enologica. L'attività del Distretto si svilupperà su tre assi: la creazione e il rafforzamento di una identità unitaria e coesa del comparto; la crescita in termini produttivi e la valorizzazione dei vini autoctoni e di qualità secondo quanto previsto dalle norme UE (DOC-IGT-BIO); lo sviluppo delle imprese in linea con i temi della ricerca, della sostenibilità e dell'innovazione.

Modello di crescita all'insegna della sostenibilità

Su questi assi portanti il Distretto "dovrà favorire un modello di crescita per il territorio aderente e sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale, come previsto dal programma comunitario Green Deal; essere stimolo e strumento di dialogo verso le istituzioni al fine di promuovere politiche, proposte, attività di ricerca, formazione e progetti finalizzati a una crescita condivisa per le imprese del comparto vitivinicolo".

Infrastrutturazione e politiche intersettoriali

"Ancora più importante - si legge in una nota - sarà strutturare proposte, progetti per l'infrastrutturazione del distretto coerentemente con le esigenze di qualità delle produzioni enologiche e la salvaguardia ambientale e paesaggistica, nonché implementare le attività che favoriscano il consolidamento di politiche intersettoriali tra produzione agricola, produzioni enologiche, ospitalità rurale, agriturismo, enoturismo, valorizzazione dei beni storico-culturali".

Attesa per l'uscita del bando ministeriale entro l'anno

I Distretti del Cibo, di cui si attende l'uscita del bando ministeriale entro l'anno, rappresenta in questo momento uno strumento idoneo per garantire al settore le opportunità offerte dalla programmazione complementare al PNRR.
A questo proposito sono previsti, complessivamente, 1,2 miliardi di euro per l'agricoltura sostenibile nella forma di contributi in conto capitale e finanziamento agevolato a copertura parziale degli investimenti (con possibilità di cofinanziamento con Cassa Depositi e Prestiti fino al 50%).

La presentazione del Distretto del Vino Umbro

Il Distretto di Filiera del Vino umbro è stato presentato nell'ambito di una conferenza stampa che si è tenuta giovedì 17 novembre a Palazzo Donini a Perugia, a cui hanno partecipato l'assessore all'agricoltura della Regione dell'Umbria Roberto Morroni, Massimo Sepiacci, Presidente di Umbria Top Wines, Marcello Serafini, Amministratore Unico di 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria, insieme agli altri partner di mandato.

Il Distretto farà la differenza per la promozione

"Il nostro obiettivo - ha detto il presidente di Umbria Top, Massimo Sepiacci - deve essere quello di promuovere in maniera unitaria il nostro territorio attraverso uno strumento potentissimo come il vino. Finora questa immagine unica e forte dell'Umbria del vino si è vista poco, soprattutto all'estero, ma lavorando insieme riusciremo ad affermarla. Su questo il Distretto farà la differenza".

Brand unico per guardare al mercato internazionale

Per l'Amministratore Unico del Parco Tecnologico 3A Marcello Serafini il Distretto non è un punto di arrivo ma di partenza per i prossimi anni. "Non dobbiamo fare l'errore - ha sottolineato - di dare a questo distretto una caratterizzazione nazionale o, tantomeno, locale, ma lo dobbiamo pensare a livello internazionale. Per questo sarà fondamentale la costruzione regionale del brand del vino umbro quale leva importante in termini di mercato".

In Umbria due Distretti già esistenti, altri due in arrivo

"La Regione - ha concluso l'assessore regionale all'agricoltura Roberto Morroni - ha voluto con forza che questa iniziativa nascesse, come peraltro è stato per altre analoghe quali il Distretto del Cibo del Trasimeno e Distretto del Cibo dell'Orvietano, con un'attività di animazione che ancora prosegue e che presto vedrà la nascita di altri due distretti del cibo. Dobbiamo, dunque, essere pronti per l'uscita dei bandi imminenti".

Al via il Distretto di filiera del vino in Umbria - Ultima modifica: 2022-11-20T17:03:36+01:00 da Gilberto Santucci

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