Vinificazione senza traumi e vino di qualità con le pompe a lobi rotativi

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Tra le pompe volumetriche, quella a lobi rotativi è in grado di svolgere al meglio tutte le principali operazioni richieste in una cantina, dal trasporto degli acini e dei mosti alla rimozione delle fecce, riducendo al minimo lo stress del prodotto

Durante il processo di vinificazione, il trasferimento di uva, mosto e vino, tra una fase di lavorazione e l’altra, è un aspetto che spesso viene sottovaluto ma che è determinante per ottenere un prodotto di qualità. Per il trasporto si può fare ricorso a diverse tipologie di pompe, con caratteristiche e prestazioni anche molto diverse. L’adozione di macchine di qualità garantisce trasferimenti delicati del prodotto durante le varie fasi del ciclo.

Diverse tipologie di macchine

Le pompe enologiche si suddividono in due principali categorie: quelle centrifughe e quelle volumetriche. Di quest’ultime ne esistono diverse tipologie: a stantuffo, a membrana, a vite eccentrica, a rotore ellittico, peristaltiche, a lobi.
Un’importante differenza funzionale fra le due tipologie è che quelle centrifughe, per poter determinare una grande energia cinetica, devono lavorare ad alte velocità di rotazione dei rotori (1500-3000 giri/min), il che comporta un’azione molto energica sul fluido. Le macchine volumetriche invece possono lavorare a velocità più basse (100 giri/min) e quindi trasferire il prodotto in modo più delicato e meno impattante.

Tra i parametri da considerare nella scelta di una di queste attrezzature:

  • le caratteristiche del liquido da trasportare: valore economico (mosti e vini di qualità), presenza di solidi sospesi, temperatura, corrosività, viscosità, densità ecc.; nel processo enologico ci si trova infatti di fronte a diversi fluidi che non sempre sono trasferibili con la stessa pompa;
  • la portata volumetrica: volume di liquido trasportato nell’unità di tempo (m3/h);
  • la velocità consigliata è di 0,1-0,3 m/s, più è bassa la velocità minori sono le sollecitazioni. Per i vini particolarmente pregiati si può scendere anche sotto i 0,1 m/s;
  • le possibili perdite di carico.

Tante operazioni, una sola pompa volumetrica

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Pompa carrellata Vogelsang serie VX

Tra le pompe volumetriche, quella a lobi rotativi, in particolare, è in grado di svolgere al meglio tutte le principali operazioni richieste in una cantina. Si basa su una camera di pompaggio all'interno della quale si trovano due lobi controrotanti. Il loro movimento sincronizzato, assieme alla tenuta contro le pareti della pompa, crea il vuoto all'interno della camera, determinando il trasferimento del fluido dal lato di mandata a quello di pompaggio. Per le sue caratteristiche, la pompa a lobi rotativi non presenta pulsazioni, è insensibile al passaggio di corpi estranei (punti metallici, pietre e simili) anche di notevoli dimensioni, è autoadescante, ha portata regolabile e può girare a vuoto senza danni. Può essere impiegata per diverse operazioni enologiche:

  • Pigiatura: schiaccia una minima parte degli acini, lasciando intatti i vinaccioli per il suo principio di funzionamento, una pompa a lobi danneggia una minima parte di acini;
  • Trasferimento dei mosti: la pompa a lobi può spingere il mosto a notevole altezza pur ruotando a bassa velocità e quindi senza compromettere le caratteristiche del prodotto;
  • Rimontaggio: grazie al ridotto stress dei mosti è possibile aumentare il numero di rimontaggi estraendo più antociani e aromi dalle vinacce;
  • Rimozione delle fecce: la capacità di pompare senza problemi fluidi molto viscosi rende semplice l'asportazione delle fecce.

Pompe a lobi rotativi Vogelsang: il parere di chi le utilizza

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Andrea Zannoni, l’enotecnico della cantina Val D’oca, mentre è al lavoro con una pompa carrellata Vogelsang serie VX nell’edificio dedicato allo stoccaggio delle basi spumante che andranno poi caricate successivamente in autoclave

La cantina di Val D’Oca, si trova a Valdobbiadene, è nata nel 1952 e produce Prosecco superiore Docg e Prosecco Doc Treviso, per un totale di circa 18mila bottiglie all’anno. Dalla vendemmia 2018 ha adottato la tecnologia della pompa enologica Vogelsang a lobi rotativiVogelsang è un’azienda specializzata nella costruzione di pompe volumetriche per la movimentazione di diverse tipologie di fluidi.
Andrea Zannoni, l’enotecnico dell’azienda, ci racconta la sua esperienza con questa tipologia di pompe volumetriche.

Quante pompe a lobi utilizzate nella vostra cantina, e per quali processi?

«Nel nostro stabilimento abbiamo 3 pompe Vogelsang: una fissa in pigiatura, per movimentare il pigiato, e due mobili, usate per i travasi e per alimentare con mosto e vino, quello che abbiamo all’interno dell’azienda, come la centrifuga, le autoclavi e il filtro tangenziale».

Come è andata la prima vendemmia con le pompe a lobi rotativi invece di quelle a pistoni?

«Durante la vendemmia le pompe Vogelsang si sono comportate molto bene su le lunghezze di linea anche superiori ai 200 metri dalla pescata all’arrivo nella vasca. Una delle due pompe mobili ha lavorato dalle 10 alle 12 ore continuative, l’altra, addirittura, ha lavorato anche 48 ore di seguito, senza mai fermarsi. Inoltre, la pompa fissa per lo scarico dei camion è stata una vera sorpresa: i trasportatori non sentivano alcun suono o vibrazione e si stupivano della rapidità con cui i rimorchi venivano vuotati quando gli dicevamo che potavano ripartire».

Utilizzate qualche funzionalità particolare?

vinificazione«Usiamo spesso la funzione manuale di “start and stop”, direttamente dal pannello touch screen: avendo vasche molto grandi abbiamo poco tempo per movimentare grosse quantità di vino, impostando una portata alta e costante si trasportano grandi volumi in tempi rapidi, ma evitando sbattimenti; poi utilizziamo la funzione di aspirazione costante per esser sicuri di svuotare bene le vasche e per lavare le linee finito il travaso. Inoltre, utilizziamo l’applicazione da smartphone, che permette di a gestire la pompa anche a distanza facilitando il lavoro: non servono più due operatori per la pompa, ma uno da solo riesce a fare il lavoro tranquillamente».

In conclusione, quali sono i vantaggi dell’utilizzo delle pompe enologiche Vogelsang?

«Il primo è la leggerezza: si può trasportare davvero ovunque; poi una facile gestione della velocità: avendo la possibilità di regolare e invertire la portata, posso movimentare tanto o poco volume, a seconda e degli utilizzi. È una lobi, quindi non fa rumore, non ha vibrazioni, non stressa il vino, mantenendo tutte le sue proprietà. Ha alte prestazioni che non hanno altre pompe e, secondo me, in questo momento, nel campo è la migliore».


Guarda la video intervista a Andrea Zannoni, l'enotecnico della cantina Val D’Oca

 

Vinificazione senza traumi e vino di qualità con le pompe a lobi rotativi - Ultima modifica: 2019-05-07T11:41:15+02:00 da Sara Vitali

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