Nel corso degli ultimi anni l’industria vitivinicola si è trovata sempre più spesso a doversi confrontare con problematiche legate al tema vino e sicurezza alimentare e si è rivolta all'OIV per ottenere risposte armonizzate, che garantiscano la protezione della salute dei consumatori e contribuiscano alla sicurezza sanitaria dei prodotti vitivinicoli. La 12ª Matinée des Œnologues ha consentito all'OIV di fare il punto su questi argomenti. La Matinée des Œnologues, che riunisce ogni anno numerosi esperti della filiera e che si è tenuta il 14 febbraio 2014 a Gradignan, è stata luogo di scambio e di dibattito sui temi che hanno interessato il settore vinicolo in materia di sicurezza alimentare. In questa occasione, il capo unità Enologia e metodi di analisi dell'OIV, Guido Baldeschi, ha passato in rassegna le principali attività condotte in quest'ambito, in particolar modo presso le Commissioni Enologia e Sicurezza e salute dell'OIV: Allergeni: determinazione dei limiti di rivelabilità e di quantificazione I lavori sono stati coordinati dalla task force Allergeni dell’OIV. Grazie all’intervento dell'OIV, esiste la possibilità che non sia resa obbligatoria l'etichettatura dei vini trattati con composti potenzialmente allergenici a base di uova o di latte, ammesso che la loro presenza nel prodotto finale sia inferiore alla soglia di rilevabilità fissata dall'OIV (Reg. n. 579/2012 della Commissione). Ftalati: determinazione dei metodi di analisi A fronte di una nuova situazione del commercio internazionale, nel 2013 l'Assemblea generale dell'OIV ha adottato per consenso due risoluzioni relative al dosaggio degli ftalati nel vino e nelle bevande spiritose. Le risoluzioni OIV-SCMA 477-2013 e OIV-SCMA 521-2013, che completano la Raccolta dei metodi internazionali di analisi dei vini e dei mosti, forniscono degli strumenti intesi a promuovere condizioni di scambio e concorrenza più appropriate nel settore del vino e degli alcolici. Inoltre, è stato stabilito un test inter-laboratorio internazionale, con Stati membri e non membri dell'OIV, al fine di ottenere i parametri di precisione di questi metodi. Additivi in Cina: competenza internazionale Sotto il coordinamento dell'OIV è stata istituita una task force Additivi che conta sul sostegno degli Stati membri dell'OIV e che è composta da Francia, Argentina, Australia, Grecia e Italia, al fine di fornire alle autorità cinesi dei dossier di valutazione tecnica che consentano un'evoluzione della loro regolamentazione in materia di additivi autorizzati per l'elaborazione dei vini. Codex Alimentarius: riconoscimento della specificità del settore L'OIV partecipa come osservatore ai lavori del Codex Alimentarius sugli additivi per assicurare un monitoraggio delle proposte della Norma generale per gli additivi alimentari elaborata dal Codex Alimentarius. L'OIV ha pertanto istituito una task force specifica, aperta non solo ai membri e agli osservatori dell'OIV, ma anche ai membri del Codex Alimentarius, al fine di valutare le proposte concernenti gli additivi per il vino non ancora ammessi dall'OIV che saranno sottoposte al Codex Alimentarius. Mediante questi dossier, nati da situazioni sanitarie spesso impreviste, il rappresentante dell'OIV ha sottolineato la capacità di reazione degli Stati membri dell'Organizzazione, che ha consentito di proporre soluzioni condivise, basate su fondamenti scientifici, al fine di offrire risposte alle problematiche dei produttori e garanzie sanitarie per i consumatori. Ricordando la forte crescita degli scambi internazionali di vino, Guido Baldeschi ha indicato che, conformemente alla propria missione, sempre più spesso l'OIV dovrà contribuire all'armonizzazione internazionale delle pratiche e delle norme esistenti, al fine di migliorare le condizioni di elaborazione e di commercializzazione dei prodotti vitivinicoli e la considerazione degli interessi dei consumatori. (Fonte: www.oiv.org)
Regole armonizzate per garantire il consumatore
Vino e sicurezza alimentare: l’OIV fa il punto
Allergeni, ftalati e additivi al centro dell'attenzione